Vertenza Liberty Lines. L'Ugl sollecita il Ministero e la società

Vertenza Liberty Lines. L’Ugl sollecita il Ministero e la società

Vertenza Liberty Lines. L’Ugl sollecita il Ministero e la società

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sabato 10 Novembre 2018 - 05:38

Il Ministero non ha ancora fissato la data di convocazione delle parti. E alla società il sindacato chiede una diversa utilizzazione dei lavoratori

MESSINA – No al licenziamento collettivo dei lavoratori Liberty Lines. L’ha ribadito l’Ugl a margine dell’incontro odierno tra i vertici di Liberty Lines e i sindacati. «Ad oggi – affermano Antonino Sciotto e Giacomo Nicocia, rispettivamente segretario generale della Ugl di Messina e segretario provinciale della Federazione Ugl Mare – sia il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che quello del Lavoro non hanno ancora fissato la data di convocazione delle parti. E’ sconsolante che a distanza di ben 40 giorni non si sia ancora lontanamente giunti ad un accordo tra le parti, soprattutto a causa dell'indisponibilità dell'interlocutore principale, cioè il Ministro dei Trasporti, a cui indubbiamente spetta il compito di individuare e indicare un percorso per giungere al buon esito della vertenza».

Contestualmente, il segretario nazionale Ugl Mare & Porti, Pasquale Menella, ha sollecitato un incontro con i vertici del dicastero, «cui compete l’avvio, in coerenza con le indicazioni e le funzioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, di opportune procedure per il bando di gestione e la convocazione, congiuntamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di un tavolo deputato ad individuare le modalità di preservazione occupazionale del personale che per anni ha prestato servizio su quella linea».

Scongiurare la procedura di licenziamento già attivata è, dunque, l’obiettivo principale di tutte le componenti dell’Ugl: «La vertenza – concludono Sciotto e Nicocia – ha già generato una macelleria sociale tra il personale non stabilizzato, che rimarrà senza impiego a prescindere dall'esito della procedura di licenziamento. Il nostro auspicio è che sia quantomeno percorribile una soluzione alternativa al licenziamento e che si concretizzi la possibilità di ottenere una diversa utilizzazione di tutti o di alcuni lavoratori all'interno dell'azienda, anche attraverso forme di flessibili di gestione dell'organizzazione del lavoro».

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