Solo 8 le unità previste per la Vigilanza tecnica. Tagli anche ai fondi per le missioni.
«Siamo alle solite logiche autoreferenziali della politica». L’accusa è di Clara Crocè, segretaria provinciale della Fp (Funzione pubblica) Cgil di Messina, che spiega così le ragioni per le quali non è stato firmato il Piano lavoro 2007 proposto dal direttore provinciale dell’Ispettorato Elio Coletta, proclamando lo stato di agitazione. Un no motivato da un’organizzazione del lavoro e delle risorse che «penalizza la fase ispettiva e quindi quella della prevenzione agli infortuni. Facile – aggiunge la Crocè – all’indomani di ogni incidente dire belle parole e fare promesse, ma le parole restano tali se poi si tagliano fondi e si trasferisce il personale».
Il punto focale della protesta della Fp Cgil è il calo delle unità di personale addette alla Vigilanza tecnica per pensionamenti, trasferimenti o promozioni: 8 le unità previste dal Piano 2007, più una nona a tempo parziale, per quell’area che si occupa di prevenzione e infortuni sul lavoro sull’intero territorio provinciale. A questo si aggiunge la riduzione, da parte dell’assessore regionale al Lavoro Santi Formica, del budget dell’Ispettorato, da cui il taglio ai fondi per le missioni.
«Come si può pensare – chiede la Crocè – di fare prevenzione sull’intero territorio della nostra provincia con appena 8 ispettori e mezzo? Senza contare che il direttore dell’unità operativa è stato trasferito, non si capisce bene se per promozione o rimozione, e che la direzione è stata assunta ad interim dal direttore generale Coletta». E sulle missioni: «Se non ci sono soldi per le missioni non si possono fare le ispezioni, è evidente. In compenso, si destinano risorse per il lavoro straordinario dell’archivio».
Ecco, dunque, cosa chiede la Fp Cgil all’assessorato presieduto da Santi Formica. «Chiediamo – dice la Crocè – una nuova Pianta organica che stabilizzi il personale precario là dove effettivamente serve per svolgere l’attività dell’Ispettorato, cioè la prevenzione e repressione dei comportamenti che mettono a rischio i lavoratori. Riteniamo – in conclusione – inoltre pregiudizievole per gli Ispettori avere doppi incarichi, operativi e tecnici per esempio, che sottraggono tempo e energie alla attività ispettiva che va invece privilegiata».
