Policlinico, presentato oggi il progetto Elisea

Policlinico, presentato oggi il progetto Elisea

Policlinico, presentato oggi il progetto Elisea

mercoledì 12 Dicembre 2007 - 12:31

E’ stato presentato oggi al Policlinico il progetto “Elisea-, destinato alla raccolta di fondi per realizzare una camera sterile al reparto Ematologia del Policlinico.

Il progetto nasce dall’abnegazione e dalla sensibilità dell’Abal (l’associazione per adulti e bambini leucemici) e del giocatore di calcio del Messina, Carmine Coppola (nella foto), che insieme all’Università di Messina e all’Aou, si sono impegnati per la raccolta di fondi da destinare all’iniziativa che è stata fortemente voluta dal Rettore dell’Università di Messina, Francesco Tomasello e dal Presidente del Messina Calcio, Pietro Franza.

Questa ha già preso il via con momenti di solidarietà nelle scuole. In decine di istituti scolastici infatti, grazie all’interessamento del direttore del Csa di Messina, Gustavo Ricevuto, sono stati raccolti dei fondi da devolvere per l’iniziativa attraverso la vendita di statuine di Babbo Natale. La Direzione Aziendale e quella Sanitaria del Policlinico, comprendendo subito l’utilità del progetto, hanno poi deciso di chiedere per Natale un ulteriore segno di partecipazione alla campagna di solidarietà ai cittadini messinesi per raccogliere al più presto i 100.000 euro necessari per costruire in tempi brevi la camera sterile. D’altronde, è di fondamentale importanza la realizzazione all’interno dell’Unità Operativa di Ematologia di una stanza sterile di tipo modulare, visto il numero sempre maggiore di pazienti con malattie onco-ematologiche ad alto rischio di recidiva (quali leucemie, linfomi, mielomi) che viene già oggi trattato al Policlinico con successo mediante l’impiego di terapie sovramassimali, seguite talora da trapianto di cellule staminali emopoietiche circolanti periferiche, consentendo così di ottenere, in una elevata percentuale di casi, una guarigione definitiva in patologie un tempo considerate mortali. L’isolamento “protettivo- del paziente in una camera con aria filtrata è difatti, una procedura di isolamento standard, utilizzata in tutti i centri onco-ematologici dove vengono eseguiti trapianti di cellule staminali. In questo tipo di camera, l’aria passa attraverso filtri assoluti (HEPA) e, per mezzo della pressione positiva, continuamente ricambiata: l’ambiente interno risulta perciò isolato da quello esterno eliminando così la contaminazione da particelle, virus e batteri.

Il Dipartimento di Medicina Interna del Policlinico, cui afferisce dal 1997 l’Unita Operativa. di Ematologia come entità autonoma, ha ormai una esperienza quasi trentennale nel campo delle empatie, attestata da numerose pubblicazioni scientifiche apparse sulle più importanti riviste di Ematologia italiane ed estere. Il vantaggio per l’Unità Operativa di poter disporre di una camera sterile è evidente sia in termini di prevenzione delle infezioni, che in termini di possibilità di guarigioni che possono avvenire mediante procedure trapiantologiche eseguibili solo in strutture di questo tipo.

La Direzione Sanitaria dell’Aou si impegnerà quindi, nel completare la realizzazione della camera sterile entro il 23 settembre 2008, ricorrenza della morte di Elisea, una donna deceduta per una grave malattia all’AOU. La Direzione Aziendale dell’ Aou ha inoltre deciso di trasferire in locali più ampi e adeguati tutto il reparto di Ematologia per fornire un‘assistenza sempre più efficiente e efficace a tutti i pazienti del Policlinico.

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