La protesta avrà inizio a partire dal 28 gennaio
Non si riesce a porre fine ad una vertenza, che subito c’è l’avvicendamento di un’altra.
E così, la Cisl torna sul piede di guerra!
Questa volta a protestare è il Slp che dichiara che “a fronte del silenzio dell’Azienda Poste, il sindacato ha dichiarato una prima tornata di sciopero nazionale dalle prestazioni straordinarie e aggiuntive di tutti i lavoratori che comincerà il 28 gennaio prossimo.
Il Sindacato Lavoratori Poste della CISL – si legge nella nota – ha avviato nei giorni scorsi, a livello nazionale, un duro confronto con l’Azienda sui problemi che da tempo sono presenti in categoria.
Alla luce di una riorganizzazione fallimentare del settore recapito è stato chiesto con forza un radicale cambiamento del modello organizzativo logistica, dovuta ad un progetto aziendale carente, basato su dati inesatti, in corso di implementazione; la riduzione dei tagli delle zone di circa 1000 unità e carichi di lavoro più equilibrati e la copertura delle carenze di personale strutturali e dovute alle lunghe assenze) attraverso l’assunzione di un maggior numero di ex precari-.
“Un problema che a Messina ha assunto i connotati della tragedia – afferma il Segretario della Slp Cisl Messina, Gisella Schillaci – a causa l’eccessivo taglio di zone considerata la conformazione del territorio e le esigenze e necessità reali del servizio.
Infatti sono quasi giornaliere le lamentele degli utenti che non ricevono la posta-.
“Anche per la sportelleria – aggiunge Gisella Schillaci – abbiamo fatto sempre pressioni per il potenziamento del settore e fatto notare la grave carenza di operatori che determina file interminabili negli uffici e disservizi. L’ultima richiesta di copertura della carenza d’organico risale a non più di una settimana fa-.
-La ripresa dell’inflazione, l’impennata dei prezzi e delle tariffe erodono ogni giorno il potere di acquisto del salario dei lavoratori, che non riescono più ad arrivare a fine mese; in occasione della riunione sulla produttività abbiamo chiesto l’aumento del Premio di Risultato di 100 Euro al mese e una migliore distribuzione dello stesso, anche per non penalizzare i lavoratori dello staff e le nuove figure professionali-
