I Carabinieri hanno arrestato a Furnari tre messinesi per tentata estorsione.
Giuseppe Palermo (nella foto), 40 anni, Letterio Cosenza, 37, e Carmelo Basile, 29, hanno approfittato della buona fede di due fratelli in difficoltà economiche; disoccupato lui, invalida civile lei, avevano pensato di fare un prestito di 100 mila euro ed aprire un chiosco per la vendita delle bibite.
I due fratelli si sono, dunque, rivolti al trio perché era stato detto loro che questi avrebbero potuto intercedere con le banche.
Era il gennaio del 2007 ma, con il passare del tempo, è stato chiaro che i 50 mila euro ricevuti in prima battuta dai messinesi nulla avevano a che vedere con un prestito bancario.
Sono trascorsi dodici mesi nel corso dei quali il terzetto riscuoteva settimanalmente quelle piccole somme che i due potevano restituire, sino a quando, data la difficoltà oggettiva di restituire una somma di denaro che si incrementava a causa degli elevati interessi (circa il 20% mensile), il gruppo di messinesi ha avanzato la proposta di sanare il debito con una casa del valore di 250 mila euro appartenente ai due fratelli i quali, a questo punto, si sono rivolti ai Carabinieri.
I militari dell’Arma hanno, dunque, piazzato una telecamera all’interno della casa delle vittime del raggiro e registrato le richieste avanzate sabato dal Basile nel corso dell’ultima “riscossione-.
Il discorso è stato, però, rinviato alla sera quando tutti e tre si sono recati dai fratelli per chiedere la somma dovuta oppure la casa.
Intercettati dai Carabinieri, i tre sono stati arrestati allo svincolo di Falcone.
