Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Fera: « un elemento importante per il recupero della memoria storica»

Acquistate ad un’asta a Roma le lettere che Giovanni Pascoli scrisse tra il 1909 e il 1911 a Virgilio La Scola e Fulvio Cantoni.

Nelle lettere il poeta, che era stato professore di Letteratura Latina all’Università di Messina tra il 1897 e il 1903, manifesta la sua nostalgia per la città e il dolore per la sciagura del terremoto. Giovanni Pascoli non ha esitato a definire gli anni di Messina i più operosi e i più lieti della sua vita.

A parte il pregio intrinseco delle lettere autografe, le stesse potranno essere uno strumento di studio sia per il rapporto Pascoli – Messina sia per il ruolo che gli anni trascorsi nella città hanno avuto nella formazione del poeta.

Il Rettore ha manifestato la sua soddisfazione per questo importante risultato che arricchisce la raccolta di reperti di particolare pregio culturale del nostro Ateneo.

Non a caso all’asta l’Università degli Studi di Messina è stata rappresentata dal suo Direttore Amministrativo, Avv. Giuseppe Cardile.

Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Prof. Vincenzo Fera, ha dichiarato: “L’Università di Messina ha la necessità di riappropriarsi del proprio passato inesorabilmente cancellato dal terremoto e queste lettere di Giovanni Pascoli rappresentano un elemento importante per il recupero di una memoria storica da ancorare alla realtà della ricerca militante di oggi”.