Lo spettacolo offerto da una squadra che può ormai essere considerata una big del campionato, trascinata dall’entusiasmo e dallo spirito che si vive solo nelle vere famiglie
«Tutti in piedi per l’Amatori!». E il PalaTracuzzi risponde presente all’incitamento degli Amatori Fans. Perché nessuno si può esimere dal tributare una meritatissima standing ovation ad una squadra che sta stupendo tutti, andando oltre ogni più rosea aspettativa. Chi pensava che il momento più alto fosse stato toccato coi 98 punti interni contro Gela, ieri si è dovuto ricredere: sconfitta la vicecapolista del campionato, la quotata Racalmuto finalista dello scorso torneo, quando in panchina sedeva coach Francesco Anselmo. Sconfitta con un clamoroso +19, e parliamo di una squadra che fino a ieri aveva 76 punti di media e soprattutto la seconda miglior difesa del campionato dopo la mostruosa Trapani. Un +19 che assume ancora più valore se si considera che il primo parziale si era chiuso con un passivo di 15 punti. Insomma, una partita da fantascienza, in cui i ragazzi di coach Anselmo hanno fatto vedere il meglio del proprio repertorio: grandissima intensità in difesa, rapidità e qualità in attacco. E soprattutto grande grinta e spirito di gruppo nel momento che poteva essere della svolta in negativo e che invece ha dato il là alla rimonta: l’espulsione del presidente Centorrino, coi conseguenti quattro tiri liberi per il tecnico.
Lì è scattata la molla, il grande orgoglio di un gruppo cresciuto assieme, che ha i colori neroarancio impressi sulla pelle e che ha nei suoi Fans un’arma in più in una categoria come la Dnc. Una serie di contropiede degli strepitosi Centorrino e Fazio, un muro in difesa rappresentato dal mostruoso Arrigo, la tripla di Carnazza che mette paura a Racalmuto, quella di Galletta che vuol dire pareggio, la schiacciata di Vecchiet in apertura di terzo quarto che da il là alla volata finale, una passerella che porta addirittura al +20, con i biancorossi annichiliti da una furia in maglia bianca che non lascia scampo, chiunque entri in campo, da Adorno a Restuccia. Sugli spalti è il tripudio, i giocatori si fermano a pochi secondi dalla sirena finale. Può bastare così.
Il risultato parla solo. E rende più solido un quarto posto in solitaria che nessuno dei soliti “esperti” del pre-campionato avrebbe mai potuto pronosticare. Come se il cuore e la solidità di una compagine si possano misurare solo in base ai freddi numeri del budget. Il budget sarà pure basso, ma queste prime dodici giorni dicono che l’Amatori è lì, dopo aver perso solo contro la fuori categoria Trapani, la più quotata Acireale, consapevole di aver sbagliato partita solo a Canicattì e col rammarico di due punti letteralmente buttati via in quel di Racalmuto. Per il resto solo gloria per capitan Centorrino e compagni, otto vittorie, due in trasferta, una delle quali in casa di una Vis che tra le proprie mura era imbattuta e che ieri ha sbancato Rosarno mettendo a segno 90 punti. E ieri il “gioiello” contro Racalmuto, che aveva perso solo contro le “big” del campionato, Trapani e Acireale. Adesso ha perso anche contro l’Amatori e ha perso pesantemente. Il punto è, allora: possiamo considerare l’Amatori di coach Anselmo una nuova “big” del campionato? I numeri suggeriscono di sì, ma soprattutto fanno dire: perché no? Un fuoriclasse in panchina, un fuoriclasse come presidente, un gruppo di giocatori che nobilita il nome di Messina sul parquet, un gruppo di tifosi che amano, nel vero senso della parola, una realtà che è come una famiglia. E allora: perché no?
