E' l'esponente del Pd il primo consigliere a rispondere alla lettera del sindaco

Il primo consigliere a rispondere a De Luca è Libero Gioveni. L’esponente del Pd si riserva comunque di integrare ulteriori considerazioni, suggerimenti e proposte. Gioveni dice NO all’intergruppo, idea che considera inutile ed elenca i punti della piattaforma per i quali è favorevole o contrario. Il consigliere si sofferma sulle modifiche al Regolamento d’Aula richieste dal sindaco e che lui considera non del tutto condivisibili.

Il gettone di presenza

“Trovo ingiusto e discriminatorio escludere il gettone di presenza per quei consiglieri che magari hanno partecipato alla seduta per diverse ore fornendo anche contributi e che per qualsiasi motivo (politico, personale o addirittura, come spesso accade di incompatibilità) non risultano presenti all’atto della votazione. Mi trova concorde però sul fatto che se si esce dall’Aula si possa e si debba esplicitare ufficialmente il motivo dell’uscita. Senza poi considerare il fatto che non sempre le sedute di Consiglio Comunale, ancorché quelle di Commissione, prevedono necessariamente una votazione. Basti pensare alle sedute di Questione Time, alle sedute aperte, ad eventuali sedute straordinarie su temi di grande interesse, alle sedute in cui il sindaco presenta delle relazioni, alle Commissioni di studio e approfondimento, alle Commissioni esterne.”

Gioveni considera invece l’abolizione della “presenza fisica” che viene considerata assenza se il consigliere non vota, una proposta illegittima perché in palese contrasto e violazione con la vigente normativa.

Emendamenti anche in Aula

Contrario anche alla possibilità di presentare emendamenti solo in sede di Commissione dal momento che non tutti i consiglieri comunali sono presenti in tutte le Commissioni. Anche in questo caso, si vieterebbe ai consiglieri comunali che non risultano componenti in quella determinata Commissione in cui si è esaminata una delibera di poter presentare emendamenti in Consiglio prima del voto definitivo.

“No all’intergruppo”

Gioveni definisce la proposta dell’intergruppo superflua e inopportuna. “ Ritengo che Lei, sig. sindaco, goda già di una maggioranza più o meno delineata, che, salvo per qualche piccolo incidente di percorso che avrebbe avuto anche un sindaco eletto insieme ad una maggioranza uscita dalle urne Le ha permesso di portare avanti parecchi punti del suo programma. Quindi è una proposta superflua. E’ inoltre inopportuna perché ufficializzare o blindare una maggioranza “bulgara” fatta di singoli consiglieri appartenenti ai vari gruppi, provocherebbe anche inconsciamente nei singoli componenti dell’intergruppo una sorta di “freno” ad un’ eventuale visione politica differente da esprimere sugli atti, fatto questo che io ritengo oltraggioso verso i principi democratici che dovrebbero ispirare l’azione dei rappresentanti del popolo all’interno di una istituzione”.

Sì al programma 2020

Quanto al ricco programma politico-amministrativo allegato alla lettera Libero Gioveni si trova concorde in quasi tutti i punti, certamente da condividere e, se occorrerà, da integrare con eventuali spunti che possono provenire durante il dibattito in Aula, soprattutto per ciò che riguarda gli strumenti di pianificazione urbanistica.

Guardiamo avanti

“Spero che lei possa riuscire a trovare la serenità necessaria per proseguire l’importante percorso di risanamento economico-finanziario avviato, guardando da ora in avanti invece a prospettive di sviluppo economico-sociale, turistico e occupazionale che certamente, una interruzione brusca di questo mandato, proprio ora, ritengo risulterebbe parecchio deleteri”

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