Crocetta canta "La cura" e licenzia Franco Battiato e Antonio Zichichi

Crocetta canta “La cura” e licenzia Franco Battiato e Antonio Zichichi

Crocetta canta “La cura” e licenzia Franco Battiato e Antonio Zichichi

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mercoledì 27 Marzo 2013 - 14:56

Dopo le dichiarazioni di Battiato sulle "troie in Parlamento" il governatore Crocetta revoca gli incarichi d'assessore al cantautore ed allo scienziato Antonio Zichichi. I due esponenti della giunta erano da tempo al centro di polemiche, Scatta il toto-assessori e spunta il nome di Antonio Presti

Era nell’aria da settimane, ma alla fine, in un colpo solo, Crocetta ha revocato l’incarico ai due assessori più discussi della sua giunta: Franco Battiato e Antonino Zichichi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso in realtà è stato un diluvio, le dichiarazioni di Franco Battiato che in sede di Parlamento europeo dove era intervenuto come assessore regionale al Turismo ha detto a proposito della politica italiana: "Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E' una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino".

Ha poi chiarito meglio le sue dichiarazioni ma nel frattempo la frittata era fatta, peraltro l’ultima di una serie. Un mese fa, non trovando soldi nelle casse dell’assessorato aveva detto a proposito dei suoi predecessori: “Qui hanno rubato tutto”. La frase di Battiato al Parlamento europeo ha scatenato una bufera con reazioni da ogni parte politica al punto che lo stesso Crocetta si è scusato pubblicamente: "Battiato ha fatto affermazioni gravi e inaccettabili- ha dichiarato inviando le scuse del governo siciliano- Quando si sta nelle Istituzioni si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse. Siamo orgogliosi di appartenere al popolo italiano e di avere un Parlamento, l'espressione della sovranità del popolo e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica. Quando si offende il Parlamento, si offende tutto il popolo italiano. Mi dispiace veramente molto, sono addolorato”.

Le dichiarazioni del cantautore hanno offerto su un piatto d’argento l’occasione a quanti hanno sottolineato “se è questo il modello Sicilia….”. Ed oggi, dopo le scuse il governatore ha firmato le revoche degli incarichi per i due assessori che da giorni erano in realtà con la valigia in mano: “Preso atto della disponibilità degli assessori Battiato e Zichichi di rinunciare al loro mandato ho revocato l’incarico”.

Le polemiche sul cantautore erano iniziate sin da subito, legate soprattutto all’impossibilità di conciliare la sua attività artistica con quella di assessore. Da gennaio ad esempio Battiato è in tour in giro tra Italia ed Europa e se l’8 maggio sarà a Messina, al Teatro Vittorio Emanuele non lo farà per incontrare sindacati e orchestrali ma per cantare. Altre polemiche sono scaturite dalle sue dichiarazioni in merito alla gestione dell’assessorato da parte dell’ex Daniele Tranchida. Al suo primo intervento all’Ars inoltre fu rimproverato dal Presidente Giovanni Ardizzone perché si era presentato senza cravatta.

Da tempo quindi Crocetta meditava un rimpasto in giunta ed oltre alla poltrona di Battiato a vacillare era quella di Zichichi, che quanto ad esternazioni, sia pure di tutt’altro tenore, non era stato da meno.

"Di Zichichi non se ne poteva più, bisognava lavorare e invece lui parlava di raggi cosmici- ha detto oggi Crocetta- Forse, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto". Lo scienziato nei giorni scorsi si era detto tranquillo e soprattutto impegnato nelle sue ricerche sul supermondo. L’assessore in questo mondo, quello siciliano, c’era stato ben poco e i suoi interventi all’Ars tra raggi cosmici, pensiero pre-aristotelico e centrali nucleari a tappeto in tutta l’isola, resteranno negli annali. A chi gli contestava la sua assenza in assessorato replicava “Siamo in piena Hiroshima culturale”. A non andare giù al governatore era stata anche la questione relativa al figlio di Zichichi che ha partecipato con la sua società a un bando dell’assessorato ai Beni culturali. Insomma Zichichi aveva le ore contate. Si è conclusa quindi “La stagione dell’amore…” tra la Regione Sicilia e i due assessori di stretta nomina crocettiana. Il rimpasto, anche se si vocifera che la Scilabra potrebbe quanto prima essere la terza, non vedrà coinvolti nella scelta gli altri partiti. Mentre tutto l’arco partitico siciliano plaude alla scelta di Crocetta, “speriamo nomini adesso degli assessori veri” tuona l’opposizione, è già toto-nomine. In pole position c’è Antonio Presti, il mecenate di Fiumara d’arte, che per storia personale, carisma, capacità e competenza, per la verità potrebbe ricoprire sia l’incarico ai Beni culturali che quello al Turismo. Tra i papabili si fa anche il nome del dirigente Alessandro Rais, che ha sopperito alle assenze di Battiato. In panchina si sta scaldando anche Nello De Pasquale, ex sindaco di Ragusa, che dopo un’iniziale sbandata post-elettorale con il gruppo di Salvo Andò è ritornato da tempo all’ovile del Megafono.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. Crocetta, meno male che ci sei tu. L’onore è salvo. Grazie.

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  2. Ma Zichichi, con uno dei suoi raggi cosmici non poteva colpire la testa di chi ci governa in Parlamento per metterli in moto ……..

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  3. montalbanosono 28 Marzo 2013 08:36

    il grande BATTIATO ha solo detto la veritaaaaaaa e questa verità è costata tanto ….. BATTIATO FOR PRESIDENT

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