Le prime indicazioni del medico legale dopo l'esame. Adesso la famiglia potrà riavere le spoglie di Sara
Messina – E’ stata afferrata alle spalle e colpita con almeno quattro, forse 5 coltellate Sara Campanella, la 22enne di Misilmeri vittima del suo compagno di corso Stefano Argentino. Il 27enne l’ha colpita con almeno 5 coltellate, al collo e alla scapola, conficcandole in profondità un ultimo colpo, dopo averle reciso i vasi sanguigni. L’emorragia che ne è eseguita è stata talmente vasta da non consentire ai sanitari del pronto soccorso di arrestarla: Sara è spirata nel giro di pochissimo, arrivata al Policlinico.
L’autopsia
E’ questa la prima indicazione che arriva dall’autopsia eseguita per conto della Procura dalla professoressa Elvira Ventura Spagnolo nel pomeriggio. Il dossier completo del medico legale sarà consegnato agli inquirenti tra qualche settimana. Intanto però la prima relazione svela la furia con la quale Stefano si è accanito sul corpo della giovane.
All’autopsia hanno partecipato anche il dottore Nino Bondì, medico legale della famiglia Campanella, assistita dagli avvocati Salvatore Marino e Cettina La Torre e il dottor Giuseppe Bulla per gli Argentino, difesi dagli avvocati Stefano Andolina e Rosa Campanella.
Adesso il corpo di Sara potrà essere restituito alla famiglia, dopo l’ok della Procura, e tornare a Misilmeri dove lunedì sarà celebrato il funerale.
Sequestrato l’appartamento a Messina di Stefano
Intanto i Carabinieri hanno posto i sigilli all’appartamento dove Stefano abitava quando rimaneva a Messina, dopo le lezioni al corso di laurea in Tecniche di Laboratorio dell’Università di Messina. I militari, che hanno effettuato una prima ricognizione la stessa sera del delitto, vogliono setacciare meglio l’appartamento di centro città, alla ricerca di qualunque traccia utile a ricostruire il prima e il dopo del femminicidio.
Durante gli accertamenti sono infatti emersi sospetti che hanno convinto gli investigatori a chiedere l’aiuto anche del Ris di Messina. L’ipotesi al momento è che, dopo aver accoltellato Sara abbandonandola in una pozza di sangue, il ragazzo non sia tornato affatto nell’appartamento, abbandonando in fretta Messina. Ma lì dentro, si ipotizza, potrebbero comunque trovarsi elementi utili che il Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma andrà poi ad analizzare.
Al vaglio del reparto scientifico anche il coltellino pieghevole ritrovato poco lontano dal luogo del delitto che secondo gli investigatori potrebbe essere quello usato da Stefano.
