Mazzarino: "Il Messina Sea Jazz Festival è una delle migliori kermesse italiane"

Mazzarino: “Il Messina Sea Jazz Festival è una delle migliori kermesse italiane”

Antonella Casuscelli

Mazzarino: “Il Messina Sea Jazz Festival è una delle migliori kermesse italiane”

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lunedì 14 Luglio 2014 - 07:00

Il musicista torna in città per bissare il successo ottenuto lo scorso anno al quartiere fieristico. Quest'anno, la location è la stessa, il programma ancora più accattivante. Si inizia domani e si chiude martedì 22 luglio con Fabio Concato e Fabrizio Bosso

Grande attesa in città per l'evento culturale estivo di Giovanni Mazzarino, che ripropone una nuova edizione del "Messina Sea Jazz Festival" . La manifestazione avrà inizio il 15 luglio con l' "Unime Summer Fest", la festa del jazz, presso il Cortile del Rettorato dell'Università di Messina e proseguirà, con una rassegna di interessanti concerti di musicisti rinomati , nazionali e internazionali, che si concluderà giorno 22 luglio con il concerto di Fabio Concato e Fabrizio Bosso.

Anche quest'anno, oltre i concerti, il Messina Sea Jazz Festival prevede Master Class e seminari, conferenze, workshop e laboratori tenuti da musicisti e musicologi di grande fama e affermata professionalità come : Francesco Martinelli, Franco Cerri, Maria Pia De Vito, Maurizio Giammarco, Stjepko Gut, Marcello Pellitteri, Stefano Bagnoli, Huw Warren, Riccardo Fioravanti, e i siciliani Mimmo Cafiero, Giuseppe Mirabella, Nello Toscano e Rino Cirinnà. Si tratta di corsi di alta specializzazione per la Musica Jazz e, per gli studenti più meritevoli, sono previste alcune borse di studio che consentiranno loro di perfezionarsi nei luoghi più importanti del jazz, e di farsi conoscere. L'attività didattica si svolgerà presso la prestigiosa sede universitaria "Villa Pace" e il Festival proseguirà il suo percorso musicale tra il Sottovento, la Fiera e il Marina del Nettuno.

Interessante la novità del laboratorio performativo "'Open Space Jazz", ovvero il momento interattivo di condivisione di apprendimenti ed esperienze artistiche e didattiche, a completamento dei seminari. "Open" in quanto libero e a disposizione degli allievi che ne diventano protagonisti nel duplice ruolo di performers e spettatori. "Space" nel doppio significato di spazio fisico ed artistico affidato agli studenti che interagiscono con i musicisti professionisti e i docenti, proponendo i propri progetti musicali.

Ci sono tutti gli elementi necessari per fare di questo evento culturale una splendida occasione di vivere la buona musica. I musicisti scelti da Mazzarino per i concerti in Fiera, soddisferanno anche quest'anno gli ascoltatori più esigenti, e susciteranno grande interesse con le proposte musicali più nuove ed interessanti del panorama jazzistico locale. E la musica proseguirà, in tarda serata, con le attese Jam Session che tanto hanno entusiasmato il pubblico nella precedente edizione.

Sarà un meraviglioso cammino musicale che Giovanni Mazzarino ci presenta con le sue parole:

-L'estate messinese, anche quest'anno, vede protagonista Mazzarino ed il suo “Messina Sea Jazz Festival”. La manifestazione è alla sua seconda edizione, dopo il successo dell'anno scorso: vuol farmi un bilancio dell'esperienza del 2013 e fare una previsione per il festival imminente?

Sono molto contento che la manifestazione culturale Messina Sea Jazz sia arrivata alla sua seconda edizione attestandosi peraltro come il Festival del Jazz della città peloritana e una delle migliori kermesse italiane, per struttura, attività didattica e soprattutto grande attenzione per i giovani talenti.

Il Messina Sea Jazz è un grande contenitore culturale che vuole fortemente radicarsi all’interno del territorio offrendo qualità assieme alle eccellenze istituzionali e imprenditoriali della città stessa. Per questo motivo si è voluto, sin dal primo momento, chiamare la manifestazione con il nome stesso della città, sottolineando l’importante e la totale appartenenza al territorio in riva allo Stretto. Il Festival che vivremo dal 15 al 22 luglio avrà lo stesso palinsesto organizzativo di quello della scorsa edizione laddove competenza, qualità, passione saranno, anche per quest’anno, le colonne che reggeranno il tutto.

Da “Piazza Jazz” a “Messina Sea Jazz”….il passo è breve. Qual è la differenza tra i due eventi, a parte la posizione geografica, sempre e comunque significativamente siciliana?

La differenza tra i due Festival è solo legata a una posizione geografica diversa e a un contorno territoriale che caratterizza le due città. La collina del centro della Sicilia con il suo barocco, contro il clima mite e ventilato di una città distesa completamente sul mare. Il contenitore culturale, il cosiddetto Format, è perfettamente identico. L’obiettivo è sempre lo stesso creare opportunità artistica e culturale(oltre che lavorativa) per i giovani talenti offrendo loro occasione di incontro e confronto con i più importanti nomi della scena nazionale e internazionale sia per quanto concerne l’attività didattica che concertistica.

Ci descrive brevemente la manifestazione, il significato per la nostra città e il suo svolgimento?

Per qualunque città o comunità che sia, la presenza di un Festival e in genere di un evento culturale che si ripete anno dopo anno, acquistando importanza sempre più e rientrando, a pieno titolo, nella tradizione del luogo stesso dove esso si svolge, ha un significato importante sia per quanto concerne la divulgazione dell’attività culturale stessa, ma anche per la produzione del cosiddetto turismo culturale, con il suo indotto e il suo target che sempre paga e in genere assolutamente fidelizzato.

Messina Sea Jazz Festival 2014 è una manifestazione culturale che si terrà a Messina dal 15 al 22 luglio organizzata dall’Associazione Culturale Minerva che ha già prodotto, negli ultimi anni, diversi eventi di qualità con grande successo di pubblico nel territorio della città di Messina.

L’evento oltre ad un’interessante rassegna concertistica, prevede una “Summer School” che propone conferenze, workshop e seminari di alta specializzazione per la Musica Jazz, affidati a docenti di fama nazionale e internazionale in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina.

L’attività didattica si svolgerà presso la prestigiosa Villa Pace, luogo incantevole di fronte allo stretto di Messina, con i suoi ampi spazi e giardini, oltre che ampie e luminose aule attrezzate, luogo ideale per lo svolgimento delle lezioni.

L’intensa rassegna concertistica prevede ben cinque concerti al giorno che si effettueranno in luoghi differenti: dal Lido “Sottovento” per il Jazz Brunch e l’Open Space for Singers , al complesso fieristico della città per i “Main Concert”( due per sera), al Jazz Club ricavato all’interno dell’incantevole Yacht Club Marina del Nettuno che ospiterà il concerto di mezzanotte e sarà palcoscenico di strepitose Jam Session notturne.

Insomma una Full Immersion di Cultura in grado di offrire istruzione e formazione musicale, concerti e conferenze inseriti nella splendida cornice dello Stretto di Messina, meraviglioso patrimonio naturale della città. Vi ricordo che l’Unesco ha riconosciuto il Jazz 'patrimonio dell’umanità' quale strumento di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca.

Anche quest'anno, per i giovani musicisti allievi, sarà una splendida occasione di imparare la musica dai jazzisti più interessanti del nostro panorama musicale, e di poterli ascoltare nei concerti programmati e, forse, suonare con loro. Quanto è importante, per la loro formazione?

Questo è l’obiettivo finale: la costruzione, nel tempo, di un ambiente musicale costituito da musicisti che si seguono, che suonano insieme, che costituiscono una vera e propria comunità musicale dalla quale inevitabilmente scaturisce la propensione alla cura e all’attenzione della nascita e crescita di nuovi talenti. Un meraviglioso circolo “virtuoso” che ripetendosi nel tempo diventa luogo di confronto, che emargina, con forza, invidie, cattiverie tipiche delle comunità povere, in termini culturali s’intende.

Messina ha l'occasione di diventare un polo d'attrazione per i cultori del jazz con questo Festival estivo , che sembra destinato a diventare un appuntamento fisso , e che potrebbe diventare importante e illustre come il più noto “Umbria Jazz”. Siamo pronti per essere altrettanto “autorevoli” e famosi?

La differenza tra i Festival di qualità è quella relativa esclusivamente al “budget ” a disposizione. Questo è un aspetto che spesso si sottovaluta. Un Festival è importante per quello che produce, non già se è famoso o meno. Il Messina Sea Jazz (e prima ancora Piazza Jazz) ha scoperto, aiutato, offerto opportunità a tantissimi giovani, oggi diventati professionisti affermati. Per questo motivo ci riteniamo autorevoli e siamo pronti da tempo per poter percorrere la strada della “notorietà”.

La collaborazione fattiva, concreta e preziosa dell’Università degli Studi di Messina ci rende orgogliosi, stimolandoci a far meglio, e ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta! Speriamo che altre Istituzioni cittadine possano avere la stessa intuizione e lungimiranza. Se si lavora tutti insieme per un progetto importante, identificativo e autorevole, tutta la comunità non può non ricevere beneficio in termini culturali, turistici e economici.

Da un paio di anni la città sembra aver risvegliato l'interesse, a lungo sopito, nei confronti di questo raffinatissimo genere musicale. Cosa ne pensa?

Gli interessi si svegliano o risvegliano in considerazione di proposte più o meno serie e importanti. Il Brass Group di Messina ha fatto nel tempo un buon lavoro facendo appassionare un’utenza piuttosto numerosa, raccogliendo tanto pubblico non soltanto della città, ma va sottolineato che il Brass Group, così come altre associazioni che s’interessano tutt’oggi di musica colta, hanno ricevuto negli anni, centinaia di milioni (oggi decine di migliaia di euro), aiuto economico direi fondamentale per la produzione di stagioni concertistiche di rilievo. Il Messina Sea Jazz Festival non gode di questi privilegi.

Mi piace sentirle dire che il Jazz è nato in Sicilia o da siciliani, vuole ricordarci le origini?

L'assunto è veramente interessante: i musicisti siciliani hanno dato il maggior contributo alla nascita del Jazz insieme ai nero-americani. Quei siciliani che nel secolo scorso invasero l'America e che spesso venivano ghettizzati dalla popolazione anglosassone non meno dei "fratelli" afro-americani.

I siciliani venivano trattati quasi come quelli di colore. Ci sono documenti che testimoniano che a New Orleans si sono registrati veri atti di linciaggio verso i siciliani. E proprio da New Orleans veniva uno dei primi grandi nomi del Jazz, colui che registrò il primo disco della storia del Jazz, nel 1917, con la Original Dixieland Jazz Band: si chiamava Nick La Rocca, ed era figlio di genitori trapanesi.

I siciliani che arrivavano in America si riunivano fra loro e l'unico conforto erano spesso gli strumenti delle bande del loro paese che ognuno aveva portato con sè . Il papà di Tony Scott, che era un barbiere, suonava la chitarra. Molti fecero fortuna come produttori. Ed ecco che nomi come Louis Prima, che divenne celeberrimo, era di origine palermitana (si chiamava Di Prima). Uno dei grandi pianisti di be bop era un bianco, George Wallington, all'anagrafe Giacinto Figlia, palermitano. E ricordiamo ancora Frank Sinatra e Chick Corea(di madre messinese). Vincent Cacioppo, in arte Rose, nato a Palermo nel 1880, scrisse pezzi per Benny Goodman e Frank Sinatra.

“C'è sicuramente una sicilianità nel Jazz – sostiene il regista palermitano Maresco -, perché questi musicisti si sono formati con le musiche di famiglia, con le bande, le tarantelle. Anche i nuovi jazzisti come Pat La Barbera o Chuck Mangione sono tutti siciliani. E se i neri hanno il ritmo nel sangue, i siciliani hanno il fuoco dentro. C'è una rabbia, una storia, una tenerezza, una mediterraneità che vuol dire pathos, sentimento, grinta: tutto questo è stato trasferito in musica”…

L'ultima domanda, anche quest'anno, è la stessa: cosa si aspetta Mazzarino dal Messina Sea Jazz Festival?

Emozioni… si vive per darle e riceverle! Questo è il più grande “reddito” umano. Buon Jazz a tutti Voi. Vi aspettiamo numerosi al Messina Sea Jazz Festival dal 15 al 22 luglio.

Tutte le informazioni relative alla Manifestazione e ai concerti potranno essere reperite nel sito

www.messinaseajazz.it

www.unime.it

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