"Fotografia" del Consiglio comunale alla luce dei cambi di casacca e delle alleanze siglate o sfumate

“Fotografia” del Consiglio comunale alla luce dei cambi di casacca e delle alleanze siglate o sfumate

Danila La Torre

“Fotografia” del Consiglio comunale alla luce dei cambi di casacca e delle alleanze siglate o sfumate

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giovedì 21 Giugno 2012 - 21:53

In questi quattro anni, non è cambiata solo la composizione dei vari gruppi , ma si sono trasformati anche gli equilibri politici dell’aula con la coalizione di centro-destra che ha perso pezzi e il centro-sinistra costretto a cercare in casa i propri nemici

Dal 2008 – anno delle ultime elezioni amministrative – ad oggi, il Consiglio comunale ha cambiato “pelle”. In questi quattro anni, la composizione dei gruppi politici si è infatti trasformata o per l’innesto/ uscita di consiglieri trasmigrati da un partito all’altro o a causa di sostituzioni obbligate, come nel caso di rinuncia al ruolo di consigliere comunale per traslocare dal Civico Consesso alla Giunta (vedi casi Sparso e Muscolino). In vista del rinnovo dei componenti che andranno ad occupare i banchi del Consiglio comunale, previsto per maggio 2013, abbiamo voluto scattare una “ fotografia” dell’attuale composizione dell’organo elettivo di Palazzo Zanca, al fine di fare confronto tra com’era quattro anni fa, appena uscito dalle urne, e come è diventato oggi, alla luce delle alleanze siglate o sfumate in questi quattro anni e dei tanti cambi di casacca.

L’ultimo in ordine cronologico è quello del presidente del Consiglio, Giuseppe Previti, che con lettera trasmessa agli uffici di affari di Giunta e Consiglio ed ai capigruppo consiliari, ha lasciato l’Mpa, tra le cui file era stato eletto, e ha ufficializzato la sua adesione al Gruppo misto, in cerca di nuova collocazione. Nel frattempo continua a sedere nello scranno più alto dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale, peraltro in buona compagnia, in quanto affiancato da altri due consiglieri comunali che hanno abbandonato la vecchia casa trovando “riparo” politico altrove . Uno è Giuseppe Trischitta, ex fedelissimo di Buzzanca oggi suo acerrimo nemico, che ha ufficialmente lasciato il Pdl e “sposato” il progetto di Fini, passando al Fli (Futuro e libertà dell’Italia), andandosi ad aggiungere a Nello Pergolizzi e Claudio Canfora, “reduci” dal divorzio nazionale tra Berlusconi e il presidente della Camera ; l’atro è Angelo Burrascano ,anche lui ex Pdl oggi al Gruppo misto ma – secondo voci insistenti – in avvicinamento all’Udc, area D’Alia.

E del gruppo consiliare “Il centro con D’Alia” fanno già da molto tempo parte anche Marcello Greco, nel 2008 candidato nel Pd, e Giuseppe Melazzo , eletto nel Pdl ai tempi in cui era molto vicino politicamente al deputato Francesco D’Alcontres e all’assessore all’arredo urbano Elvira Amata, anche loro “in fuga” dal partito oggi guidato da Angelino Alfano e rispettivamente coordinatore comunale e vice-coordinatore comunale del Grande Sud. Il partito fondato da Gianfranco Micciché, seppur nato da poco, ha già anche un proprio esponente in Consiglio comunale, Sebastiano Tamà, che ha salutato l’Mpa per buttarsi in questa nuova avventura. Al partito di Raffaele Lombardo non resta che “aggrapparsi” all’unico consigliere comunale rimasto fedele, almeno sino ad oggi, Antonio Restuccia.

Sembra per il momento sfumato , nonostante mesi di flirt “semi- clandestino” ma noto praticamente a tutti , l’ingresso nell’ MPA di Nicola Barabalace, Giorgio Caprì e Daniele Zuccarello, tutti e tre appartenenti al partito democratico, la cui separazione ufficiale e non solo ufficiosa da Francantonio Genovese sembrava imminente ma che alla fine hanno deciso di restare lì dove sono stati eletti , piantando in asso l’onorevole Giuseppe Picciolo, sempre più vicino al governatore siciliano sebbene sia ancora ufficialmente un deputato regionale in quota Pd. Al suo fianco resta invece il consigliere comunale Tanino Caliò ,eletto nel 2008 con l’Udc ( area Naro) ma già esponente della Margherita , volato nel P.I.D.” dopo la “scissione” di Totò Cuffaro dall’Udc. Fuori dall’Mpa è anche Ivano Cantello , seguace convinto del parlamentare regionale e sindaco di Santa Teresa di Riva Cateno De Luca , che ha rotto con Lombardo e fondato il movimento Sicilia vera.

Doppio salto con ritorno al punto di partenza per Paolo Saglimbeni, uscito e rientrato nel Pd dopo una breve permanenza nel Gruppo misto e un’ipotesi di apparentamento con il deputato regionale del Pdl Roberto Corona, nel frattempo incappato in disgrazie giudiziarie. Resta ufficialmente al Gruppo misto Salvatore Serra, candidato ed eletto con Risorgimento messinese , che non nasconde le sue simpatie per il Pdl.

Il nuovo assetto del Consiglio comunale ha ragioni politiche ma anche di contingenza: sedevano in aula consiliare Roberto Sparso del Pdl e Giorgio Mucolino dell’Udc, oggi assessori della giunta Buzzanca con delega al risanamento il primo e all’e-government il secondo. Al loro posto sono subentrati rispettivamente Roberto Nicolosi e Luigi Barbaro.

Dalle amministrative del 2008 sono trascorsi ben quattro anni e a cambiare non è stata solo la composizione dei vari gruppi , ma si sono trasformati anche gli equilibri politici dell’aula . La coalizione di centro-destra, inizialmente composta da Pdl, Udc e Mpa, si ritrova oggi senza gli autonomisti e priva dell’appoggio dei fratelli ribelli del Fli. La maggioranza numerica è garantita, sulla carta, dai voti dei centristi e degli azzurri , ma è un asse perennemente in bilico e più volte sull’orlo di una crisi politica. Non va meglio nella sponda opposta, quella del centro-sinistra, dove i nemici del partito democratico spesso vanno cercati in casa e non altrove.

La situazione è in continuo divenire e nei prossimi mesi, c’è da scommetterci, non mancheranno le sorprese. (Danila La Torre)

COMPOSIZIONE CONSIGLIO COMUNALE

PDL: Chiarella Giuseppe , Conti Carmelo, Magazzù Giuseppe; Ticonosco Salvatore ; Capurro Giuseppe Cocivera Giovanni, Crifo’ Giovanna, Fazio Antonio, Iannello Pietro, Nicolosi Roberto e Spicuzza Antonino

UDC : Ansaldo Giuseppe Antonio, Barbaro Luigi, Cilento Bruno , Greco Marcello, Guerrera Domenico, Melazzo Giuseppe, Messina Vincenzo, Rizzo Mario

MPA “Alleati per il Sud”: Restuccia Antonio

FUTURO E LIBERTA’ : Canfora Claudio; Nello Pergolizzi, Giuseppe Trischitta

PD: Barbalace Nicola; Cucinotta Nicola, David Paolo, Isaja Gaetano, Vaccarino Benedetto; Capillo Marcello, Caprì Giorgio ,Gennaro Gaetano, Sauta Elio, Barrile Emilia, Calabrò Felice , Contestabile Simona, Zuccarello Santi Daniele, Saglimbeni Paolo

P.I.D.: Caliò Gaetano

GRANDE SUD : Tamà Sebastiano

SICILIA VERA: Cantello Ivano

RISORGIMENTO MESSINESE: Carreri Antonino

GRUPPO MISTO Burrascano Angelo, Previti Giuseppe, Serra Salvatore

9 commenti

  1. La brava Danila La Torre dipinge a tinte sbiadite il quadro dei CANCIA BANNERA del più scarso Consiglio Comunale di sempre. Questi signori hanno giocato con il numero legale, non facendo funzionare Consiglio e Commissioni,della stragrande maggioranza di loro non si conosce il tono della voce, non si sono sognati di utilizzare gli strumenti di controllo che lo Statuto mette a disposizione. Si avvicina il tempo della loro dipartita dal Consiglio e dalla politica messinese, i 45 ci sono costati annualmente 1.142.856,tra gettoni di presenza e indennità di carica, alla fine dei cinque anni si saranno messi in tasca 6.000.000 di euro,che abbiamo buttato al vento. Il costo complessivo di funzionamento degli ORGANI ISTITUZIONALI è annualmente di circa 5.160.528 (dato del 2010), per tenere in piedi questa parte della scassata macchina comunale,che ci restituisce solo bla bla bla bla.

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  2. Dimenticavo l’altra spesa inutile relativa ai consiglieri di circoscrizione, i vecchi quartieri, cui non si da la possibilità di amministrare alcunchè. Annualmente pesano per le nostre tasche € 189.360, alla fine del mandato si metteranno in saccoccia quasi 1.000.000 di euro per non fare niente.

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  3. Mi auguro (e mi aspetto) che i messinesi accolgano come meritano le prossime richieste di ri-elezione di questi “signori”…

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  4. puzza di bruciato 22 Giugno 2012 09:56

    Ragazzi solo aleggere in corsivo i nomi di questi illustri sconosciuti ho avuto un attacco di panico!!!!!
    Ma come è possibile che “noi” cittadini messinesi abbiamo eletto questi individui……
    Non vorrei che nel periodo di elezione nebulizzano qualche “droga” che ci rende il ns cervello ancora meno pensante…..

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  5. puzza di bruciato 22 Giugno 2012 10:14

    Altro che calcio mercato….

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  6. Che bella accozzaglia di colori politici. Gente che cambia partito con la stessa facilità di un cambio d’abito. Gente che non ha a cuore le problematiche delle persone che stanno male, sia fisicamente che moralmente. Gente che non si è mai adoperata per far uscire questa città dall’oscurità che la sta avvolgendo. Gente che io vorrei sprofondasse nel baratro dell’indifferenza generale e nella povertà più assoluta ma che invece dettano legge e che dilapidano il denaro pubblico.
    Inutile pensare ad un cambiamento politico, il vestito si cambia ma la persona che lo indossa resta sempre la stessa.

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  7. Ma no, quale droga!!!
    Basta che il “politicante” di turno faccia aleggiare anche solo l’odore di un lavoro (sia pure in qualche fantomatica cooperativa con qualche fantomatico appalto col comune..), o la sanatoria per qualche lavoretto non del tutto a regola d’arte…

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  8. Sono vergognosamente sfacciati.Com’è possibile che la società vera,sana,quella società fatta di giovani,non alzi la testa e reagisca.Una città morta in mano a coloro, a cui abbiamo concesso la nostra fiducia, che non usano gli strumenti per un cambiamento di questa nostra “povera società”.Io sono del parere che tutti hanno il diritto cambiare idea o ideale.Ma nel momento in cui questo accade,se non ci si dimette si è tradito il mandato degli gli elettori che li hanno votati per quel progetto politico.Ritengo che, oggi nel Paese ed in particolare a Messina, la politica sia abulica.Sono sicuro che all’interno della politica messinese e della società civile ci sono tanti ragazzi che sono in grado di amministrare questa città allo sbando,agonizzante,in stato comatoso e fortunatamente non ancora irreversibile, molto meglio di questi.Auspico,per il bene dei nostri figli, che alle prossime amministrativa quste forze giovani e volenterose vengano fuori evitando,così,ai loro colleghi che li hanno preceduti -salti mortali quadrupli, carpiati e con avvitamento-! Giovanni Licata

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  9. 44 CHUPACABRAS, come il leggendario animale che in Messico uccide le proprie vittime, ne succhia il sangue e poi le mutila. Questi sono i componenti del Consiglio Comunale di Messina. Altro che persone che rispettano i loro ruoli e che dovrebbero difendere gli interessi dei cittadini che, sfortunatamente, li hanno votati ( a cominciare dal sottoscritto).

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