L'ultimo regalo del giovane di Letojanni è stata la donazione degli organi. Il verdetto sullo schianto tra due ruote a Spisone
Messina – Ha patteggiato la pena di due anni e mezzo il 40enne di Santa Teresa Riva imputato per la morte di Francesco Caruso, il 23enne di Letojanni vittima di un incidente stradale avvenuto a Taormina lo scorso anno.
Patteggia il conducente della moto
L’uomo è comparso davanti alla giudice per l’udienza preliminare Tiziana Leanza difeso dall’avvocato Antonio Scarcella, che ha concordato la pena col Pubblico Ministero Roberto Conte, rappresentate dell’accusa. La giudice ha ratificato il patteggiamento e revocato la patente all’uomo. Al processo la famiglia Caruso non era costituita parte civile, essendo stata risarcita dall’assicurazione.
Lo scontro a Spisone
Francesco, amato nel centro dove abitava anche per le sue attività nel volontariato, quel 20 aprile viaggiava in sella al suo Piaggio Beverly sulla Ss 114 per recarsi a lavoro a Taormina quando, all’altezza di Spisone, si è scontrato con la moto Ktm 1200 condotta dall’allora 39enne. Lo schianto ha sbalzato entrambi sull’asfalto. Francesco è spirato qualche ora dopo all’ospedale San Vincenzo Sirina di Taormina, dove era arrivato in gravissime condizioni.
L’ultimo regalo di Francesco
I genitori hanno prestato il consenso alla donazione degli organi e grazie al 23enne di Letojanni altre vite hanno avuto speranza. Ricoverato al Policlinico di Messina anche l’uomo in sella alla moto, lievemente ferito.
