Presentazione dell'evento sul sito archeologico della Tomba di Antonello. L'area, la cui connotazione identitaria e culturale travalica i confini cittadini, si potrà visitare venerdì 27 e sabato 28 gennaio.
Salvalarte torna Messina e chiama tutti sul luogo di sepoltura di Antonello. È questo l’invito di Enzo Colavecchio, presidente di Legambiente dei Peloritani,Silvana Paratore, Pippo Previti e Nino Principato, che oggi nel corso di una conferenza stampa hanno presentato il programma dell’iniziativa che si terrà venerdì 27 e sabato 28 gennaio. Due le attività principali: le visite guidate degli scavi e il convegno nel teatro parrocchiale della Chiesa S. Maria del Gesù. Le prime si svolgeranno venerdì mattina tra le 10 e le 12, e sabato tra le 10 e le 13, e tra le 16 e le 18. Il convegno invece si terrà alle ore 17 di venerdì 27 e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Carlo Vermiglio, assessore regionale ai beni culturali, Giovanni Ardizzone, presidente dell’ARS, e Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
«A Messina, SALVALARTE ha tracciato negli anni un percorso che ha evidenziato l’esistenza di beni storici e culturali non indifferenti», sottolinea Colavecchio. «L’ evento sottolinea l’importanza e la centralità di Antonello, genio della pittura. Peraltro, gli studiosi hanno raggiunto determinate certezze sul luogo di sepoltura di Antonello, che lo collocano nel sito archeologico del Convento di S. Maria di Gesù Superiore a Ritiro». Di questo sono sempre stati strenui sostenitori i volontari della cooperativa Trapper, l’ex presidente del Consiglio Comunale di Messina, Pippo Previti el’architetto Nino Principato. I volontari hanno giocato un ruolo di primo piano, donando una seconda vita al sito, liberandolo dalle erbacce e dal degrado. Tuttavia questi sforzi non sono adeguaamente riconosciuti e premiati. «Proprio la settimana scorsa – commenta Previti – abbiamo dovuto avviare una pulizia straordinaria dell’area a causa della consistente quantità di rifiuti e pattume gettato lì dai soliti incivili. Per tali ragioni, abbiamo deciso di procedere con la denuncia alle autorità»(FOTO).
«Ciò nonostante – aggiunge Colavecchio – in città si respira aria nuova ed è palpabile l’aumento di sensibilità nei confronti di cultura e ambiente. A questo punto, l’unica grande assente è una visione strategica per il futuro. È compito delle autorità politiche accorgersi che il patrimonio culturale è cospicuo e può diventare fondamento per un settore produttivo trainante. Occorre una strategia politica che parta da tutto ciò che nel settore si presenta centrale. E cosa ci può essere a Messina di più centrale di Antonello?»
Appuntamento dunque a Venerdì e Sabato sul luogo di sepoltura di Antonello da Messina.