Alessandro Grande, regista catanzarese presenta la sua Regina.
Una lunga gavetta quella del regista catanzarese Alessandro Grande, già Vincitore del David di Donatello 2018 per il Miglior Cortometraggio, e lo premia ancora al 38esimo Film Festival di Torino, la rassegna cinematografica che promuove e predilige i film d’autore. Regina la sua opera prima è l’unico film italiano, tra i dodici, in concorso. “Il cinema te lo devi guadagnare con la gavetta seria” – ci dice Alessandro – perché bisogna essere all’altezza del sogno quando si concretizza”.
Regina, interpretata dalla giovane e promettente Ginevra Francesconi, ha 15 anni e sogna di fare la cantante. A supportarla c’è suo padre Luigi, Francesco Montanari, che è tutta la sua famiglia perché Regina ha perso la madre anni prima. Il loro è un legame indissolubile, almeno fino a quando, un giorno, un evento imprevedibile cambierà le loro vite. Prodotto da BIANCA FILM con RAI CINEMA, con il contributo del MiBACT, della Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission, in associazione con Asmara Films.
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Cosa ti ha spinto a raccontare una storia di generazioni, di rapporti in un momento storico in cui la famiglia è cosi fragile.
“Il mio è un film volutamente di formazione. Mi interessava approfondire il rapporto padre-figlia, indagare dentro questo legame speciale in cui le figlie sono vere “regine” nei cuori e nelle aspettative paterne. Loro da un certo punto del film crescono insieme, si evolvono, si “raccontano” l’uno all’altra all’interno di un episodio che sconvolgerà e metterà tutto in discussione. Mi affascinava capire come un rapporto così esclusivo potesse “sopravvivere” e cambiare all’interno di dinamiche imprevedibili come quelle che offre la vita.”
Hai deciso, anche, di ambientare gran parte del film in Calabria
“Si, e ho scelto una Calabria molto lontana dallo stereotipo del sole, del mare e di tutti quei temi che spesso vengono trattati. Una Calabria che nulla ha a che vedere con le origini di Regina e Luigi, ma li accoglie ed è complice della loro trasformazione. E volevo la parte più misteriosa, sconosciuta. Quel lato della montagna difficile da penetrare tanto simile ai misteri della psiche umana. E ho scelto la Sila, i suoi paesaggi “freddi”, che si sciolgono e si aprono piano piano, rivelando aspetti nuovi come nuovo sarà il rapporto dei nostri protagonisti.”
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Cosa c’è nel prossimo futuro di Alessandro Grande?
“Intanto il prossimo 25 novembre, data in cui Regina sarà presentato in
anteprima mondiale, e poi la sua promozione, verrà distribuito da Adler Entertainment. Insomma seguirò Regina e voglio anche dire un’ultima cosa: lavorare in questo periodo così complicato assume una significato ancora più importante, riuscire ad “esserci” nonostante l’emergenza, poter portare i sogni sul grande schermo è un’ulteriore vittoria per me. Poi sicuramente, come sempre, sentirò la necessità di raccontare un’altra storia.“