“404 Error Mad”. Giovedì la mostra fotografica

“404 Error Mad”. Giovedì la mostra fotografica

Emanuela Giorgianni

“404 Error Mad”. Giovedì la mostra fotografica

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mercoledì 03 Novembre 2021 - 06:54

Giovedì 4 novembre, alle ore 11,00, presso il Cospecs, il progetto fotografico di Giuseppe Contarini che riflette sulla contemporaneità

A causa dell’allerta meteo della scorsa settimana, è stata spostata a Giovedì 4 novembre, alle ore 11,00, presso il dipartimento di Scienze cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali (COSPECS), la mattinata di studi dedicata ad un progetto fotografico realizzato da Giuseppe Contarini dal nome “404 Error MAD”.

Transmedialità

L’incontro nasce con l’intento di discutere, insieme ai ragazzi e alle ragazze del DAMS, l’importanza della transmedialità e dello sconfinamento disciplinare come strumento per l’analisi della contemporaneità. A partire da una clip, che si rimedierà in una mostra, si discuteranno gli aspetti performativi delle immagini fotografiche, sia dalla prospettiva del fotografo che guarda sia dalla prospettiva del modello che è guardato. A curarne la parte didattica saranno i professori Francesco Parisi, Dario Tomasello e Vincenzo Cicero. Alla fine della mattinata, il progetto sarà esposto in forma di mostra fotografica presso gli espositori del Dipartimento COSPECS e aperto alla città.

HTTPS “404 not Found

Giuseppe Contarini è un fotografo messinese con una lunga esperienza di fotografo di scena di svariati spettacoli teatrali con le più note compagnie e associazioni del territorio.

404 Error MAD, è il primo progetto fotografico, realizzato nel post lockdown: il titolo è un richiamo all’errore del protocollo HTTPS “404 not Found”, un’assonanza diretta ad un errore virtuale trasmutato nel reale, come se la stretta vicinanza di queste due dimensioni creasse un cortocircuito, un errore.

La locandina del progetto è stata realizzata da Davide Dell’Acqua, i soggetti ritratti sono Antonio Tomeo e Juni Villarmonte.

Una delle cui particolarità la storia favolosa ci narra: che gli dèi praticavano in terra con gli uomini. E, per dar certezza a’ princìpi della cronologia, meditiamo in quest’opera una teogonia naturale, o sia generazione degli dèi, fatta naturalmente nelle fantasie de’ greci a certe occasioni di umane necessità o utilità, ch’avvertirono essere state loro soccorse o somministrate ne’ tempi del primo mondo fanciullo, sorpreso da spaventosissime religioni: che tutto ciò che gli uomini o vedevano o immaginavano o anco essi stessi facevano, apprendevano esse-re divinità.

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