Conferenza di Messina, il presidente del Senato Grasso: "Il sogno europeo deve ripartire dal Mediterraneo" FOTO

Conferenza di Messina, il presidente del Senato Grasso: “Il sogno europeo deve ripartire dal Mediterraneo” FOTO

Francesca Stornante

Conferenza di Messina, il presidente del Senato Grasso: “Il sogno europeo deve ripartire dal Mediterraneo” FOTO

Tag:

sabato 06 Giugno 2015 - 15:34

Nella giornata conclusiva delle celebrazioni del 60esimo anniversario della Conferenza di Messina, ospite d'onore a Palazzo Zanca il presidente del Senato Pietro Grasso che ha toccato i temi dell'attuale situazione geopolitica europea e internazionale per riflettere sulle strategie future per ricostruire un'unità che oggi manca. Sui migranti: "Obblighiamo l'Europa ad assumersi le sue responsabilità". FOTO DI SERENA CAPPARELLI

Per un’Europa nuova, che sappia rendersi conto che 60 anni dopo quella storica Conferenza di Messina che gettò le basi della Comunità europea è giunto il momento di superare le divisioni, di ripensare e ricominciare a costruire. Per un’Europa che sia capace di espandersi, non solo come potenza economica ma come vera comunità di culture che si intrecciano e si contaminano. Per un’Europa che sia capace di riaprire gli occhi sul Mediterraneo, sulle partite geopolitiche che si giocano su questo asse, sui conflitti che stanno decimando intere popolazioni, sui disastri umanitari dei migranti che l’Italia non può continuare ad affrontare da sola. Con queste riflessioni si è chiusa la quattro giorni che l’amministrazione Accorinti ha dedicato alla celebrazione dei sessant’anni dalla Conferenza di Messina. Tanti interventi, tutti attentamente coordinati dal segretario generale Antonio Le Donne, in sala anche alcuni consiglieri comunali, naturalmente la presidente Emilia Barrile, esponenti politici. In quello stesso salone delle Bandiere che anche oggi ha visto la presenza di tanti ospiti internazionali, il messaggio che l’amministrazione comunale ha voluto lanciare è quello di chiederci e ripensare al cammino fatto ed alle sfide future. “Da questo antichissimo porto naturale che ha visto nei secoli incontri di culture e civiltà diverse, vorremmo che si guardasse verso nuovi orizzonti, verso una diversa prospettiva, che ponesse al centro la costruzione di una Comunità Euro-Mediterranea. Dare il buon esempio con una politica di disarmo, favorire lo sviluppo privilegiando la salvaguardia dell'ecosistema, accogliere chi fugge dalla fame, dalle guerre, dall'oppressione, con il serio rilancio di una politica di cooperazione con i popoli del continente africano, dove hanno origine i più rilevanti flussi migratori, sono questi gli intenti da raggiungere”.

A impreziosire questa giornata conclusiva la visita a Palazzo Zanca del Presidente del Senato Pietro Grasso, felice di essere tornato nella “sua” Sicilia per celebrare lo spirito della Conferenza del ’55, quello “spirito di Messina” che richiama alla mente la svolta determinante che avvenne 60 anni fa proprio in quella sala. “A quei giorni dobbiamo una scelta cruciale che ha permesso il progressivo affermarsi di un sistema politicamente stabile e avanzato: l’Unione Europea. Oggi ricordare il coraggio visionario dei padri dell'Europa è un doveroso esercizio di memoria e un monito per il futuro” ha detto Grasso che nel suo intervento ha voluto analizzare l’attuale situazione europea, minacciata da una doppia crisi, esterna ed interna. “Sul versante interno oggi si assiste a un lento recupero della situazione economica e ad una parziale ripresa della crescita, ma nel tentativo di spegnere l' incendio dell’instabilità finanziaria con la massima urgenza è mancata l'equità sociale. I cittadini europei hanno pagato un prezzo elevatissimo in termini di occupazione e depauperamento della sicurezza sociale proprio a causa del ritardo con il quale al rigore finanziario è stato affiancato il sostegno alla crescita. Le diseguaglianze sociali minacciano la coesione e svuotano dall'interno la democrazia, condannando troppe persone all’esclusione dalla cittadinanza attiva e all'emarginazione. Anche per effetto di questa situazione l'Europa è così scossa da populismi, nazionalismi, da sentimenti di disaffezione dei cittadini che chiedono, crescita, lavoro e sicurezza”. Un quadro che per il presidente del Senato si traduce nei risultati elettorali delle ultime consultazioni europee che hanno visto un netto incremento delle forze euro-scettiche e di quelle che si oppongono ai percorsi di integrazione e ancor di più da quelli che hanno toccato recentemente nazioni come la Spagna, la Grecia, la Svezia.

Sul versante esterno la stabilità e la sicurezza dell’Europa sono messe in discussione dalle profonde fratture geopolitiche causate dalla crisi Ucraina e dai conflitti nel Mediterraneo, con la devastante catastrofe umanitaria che interessa centinaia di migliaia migranti in fuga dalle guerre, dal malgoverno, dalla persecuzione, dalla fame”.

Per Grasso però proprio in questi scenari purtroppo l’Europa è mancata. “L'Europa ha gestito le relazioni euro mediterranee in modo insufficiente, senza una strategia, non considerando il Mediterraneo come priorità su cui impegnarsi. Eppure è immersa nel Mediterraneo che da millenni è la ragione della nostra prosperità e identità”. Dunque serve un cambio di passo, in modo indifferibile e urgente, partendo dalla consapevolezza che le difficoltà sono enormi e per questo da affrontare in modo compatto. “Non possiamo stabilizzare i focolai delle guerre in Siria, in Libia, in Yemen, non siamo in grado di determinare in tempi brevi condizioni di vita e governo accettabili in zone come l’Eritrea, la Somalia. Vi è poi il difficile caso libico, un paese sconvolto dalla guerra civile e diventato crocevia di traffici di ogni tipo, droga, armi, persone, e possibile base operativa dello stato islamico. Io credo che l'unico obiettivo ragionevole sia promuovere, come l’Italia sta già facendo, una soluzione politica affidata alle Nazioni Unite, la costituzione di un governo di unità nazionale che metta fine almeno alle principali ostilità militari, che riacquisti il controllo del territorio e il potere di spesa, che per l’Europa diventi interlocutore credibile. Sulla lotta allo stato islamico credo che alle azioni militari in atto si debbano affiancare strategie per contrastare i traffici criminali che sostengono i terroristi e dare vita progressivamente a istituzioni, luoghi della politica che riempiano i vuoti geopolitici occupati dal terrorismo”.

Grasso ovviamente non poteva ignorare il delicatissimo tema dei migranti. “La tragedia che lo scorso aprile si è verificata nelle acque del Canale di Sicilia, seguita senza interruzione fino ai giorni scorsi da altri naufragi, ha rivelato agli occhi del mondo la gravità della catastrofe umanitaria in corso e la nostra collettiva responsabilità. Non possiamo però fermarci al dolore e allo sgomento, devono seguire azioni affinchè questo non accada mai più”. Per Grasso il Governo italiano sta seguendo la strada giusta, “dobbiamo chiamare alla responsabilità e alla solidarietà i paesi europei, e accolgo come primi passi utili i progetti di intervento delle istituzioni europee sui diversi piani. Per prima cosa, un sistema efficiente di sorveglianza e soccorso in mare, di riconoscimento dello status di rifugiati e di accoglienza, secondo una giusta e solidale distribuzione degli oneri e dell'impegno. Poi un impegno contro gli infami trafficanti di persone, le reti criminali transnazionali che gestiscono tutte le fasi del turpe commercio. Quindi un’azione politica profonda e di lungo periodo, di dialogo e cooperazione. Il Mediterraneo, epicentro di esperienze grandiose, ha unito le due sponde molto più di quanto non dica la vuota retorica dello scontro di civiltà. Ecco, io credo che interpretare lo spirito di Messina con gli occhi del presente significhi impegnarsi per ridare slancio al sogno europeo, con più democrazia, con più sviluppo, con l'unione di intenti che uomini valorosi qui a Messina seppero pensare e interpretare. Significa proteggere e promuovere davvero i valori, i diritti, i principi emersi faticosamente dai conflitti, dalla barbarie che l'Europa ha vissuto a più riprese. Significa credere nella bellezza di un mare nel quale le civiltà non si scontrano, ma si riconoscono e si rispettano: un luogo in cui le diversità non sono contrapposizioni ma declinazioni della nostra incancellabile, preziosa umanità”.

Recuperare dunque quello spirito da “visionari” che ebbero i padri fondatori e, come ha poi sottolineato il Sindaco Accorinti, obbligare l’Europa a non girarsi dall’altro lato e ricordare che facciamo tutti parte della grande famiglia umanità.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. PRESIDENTE SE SI TRATTA DELLE PERSONE CHE LA SUA POLITICA INVOGLIA A VENIRE E CAISANDO MORTI E INFANTICIDI DOVUTI AL MIRAGGIO DI AGEVOLAZIONI DI LAVORO CASA TRASPORTI PENSIONI DI INIVALIDITA’SANITA’ GRATIS, IN ITALIA ARRICCHENDO LA MAFIA MUSSULMANA E AFRICANA CON RELATIVI ARRICCHIMENTI IN ITALIA DI POLITICANTE TRUFFATORI GALOPPINI ASSOCIAZIONI NATE PER SCROCCARE COOPERATIVE ALLA POTEVA STARE A ROMA A GODERSI IL VENTICELLO DE ROMA.

    0
    0
  2. PRESIDENTE SE SI TRATTA DELLE PERSONE CHE LA SUA POLITICA INVOGLIA A VENIRE E CAISANDO MORTI E INFANTICIDI DOVUTI AL MIRAGGIO DI AGEVOLAZIONI DI LAVORO CASA TRASPORTI PENSIONI DI INIVALIDITA’SANITA’ GRATIS, IN ITALIA ARRICCHENDO LA MAFIA MUSSULMANA E AFRICANA CON RELATIVI ARRICCHIMENTI IN ITALIA DI POLITICANTE TRUFFATORI GALOPPINI ASSOCIAZIONI NATE PER SCROCCARE COOPERATIVE ALLA POTEVA STARE A ROMA A GODERSI IL VENTICELLO DE ROMA.

    0
    0
  3. 2) Curioso e paradossale:Se si vuole rendere CONCRETI i propositi espressi nell’appello di Messina all’Europa,non resta al nostro Sindaco che una sola via: indossare la maglietta SI PONTE, SI ecoPONTE e mandare in soffitta con COR-AGGIO GIOIA e vera UMILTÀ,la vecchia e logora maglietta No Ponte.
    Paradossalmente SOLO così potremmo tutti realisticamente sperare nel sogno espresso nell’appello di ieri alla GRASSEUROPA che,sappiamo anche pero che se ne fotte di noi.
    So per certo che un AUTENTICO maestro “tibetano” sarebbe in grado di..sorprenderci tutti. Il nostro Renato ne sarebbe altrettanto capace? È indubbio però che per il Sindaco è il SOLO modo per passare positivamente alla storia città.Sfido chiunque a dimostrare il contrario

    0
    0
  4. 2) Curioso e paradossale:Se si vuole rendere CONCRETI i propositi espressi nell’appello di Messina all’Europa,non resta al nostro Sindaco che una sola via: indossare la maglietta SI PONTE, SI ecoPONTE e mandare in soffitta con COR-AGGIO GIOIA e vera UMILTÀ,la vecchia e logora maglietta No Ponte.
    Paradossalmente SOLO così potremmo tutti realisticamente sperare nel sogno espresso nell’appello di ieri alla GRASSEUROPA che,sappiamo anche pero che se ne fotte di noi.
    So per certo che un AUTENTICO maestro “tibetano” sarebbe in grado di..sorprenderci tutti. Il nostro Renato ne sarebbe altrettanto capace? È indubbio però che per il Sindaco è il SOLO modo per passare positivamente alla storia città.Sfido chiunque a dimostrare il contrario

    0
    0
  5. L’appello di Messina,letto dall’attore Campolo è da sottoscrivere parola per parolaTuttavia,affinché questo appello non rischi di essere il solito sterile”copione”autoreferenziale,giogonesco,da”mattatore”di provincia, bisognerebbe avere il CORaggio e l’ILLUMINAZIONE(buddista?)di affiancare e sottoscrivere anche quell’altro appello della comunità scientifica internazionale, redatto dall’emerito Pro-rettore del Politecnico di Milano prof.Giulio Ballio,assieme ai 39 maggiori accademici di tutte le università del mondo,che hanno DECRETATO scientificamente che la costruzione del ponte(del bridge Messina STYLE),l’ecoPonte dell’archi-genio Libeskind avrebbe determinato nella povera e disperata Messina LAVORO PROGRESSO “epicentro del Mediterraneo”

    0
    0
  6. L’appello di Messina,letto dall’attore Campolo è da sottoscrivere parola per parolaTuttavia,affinché questo appello non rischi di essere il solito sterile”copione”autoreferenziale,giogonesco,da”mattatore”di provincia, bisognerebbe avere il CORaggio e l’ILLUMINAZIONE(buddista?)di affiancare e sottoscrivere anche quell’altro appello della comunità scientifica internazionale, redatto dall’emerito Pro-rettore del Politecnico di Milano prof.Giulio Ballio,assieme ai 39 maggiori accademici di tutte le università del mondo,che hanno DECRETATO scientificamente che la costruzione del ponte(del bridge Messina STYLE),l’ecoPonte dell’archi-genio Libeskind avrebbe determinato nella povera e disperata Messina LAVORO PROGRESSO “epicentro del Mediterraneo”

    0
    0
  7. ma visto che c’era il presidente grasso,il tibetano poteva cambiare maglietta e scrivere “FREE MESSINA” oppure si trasferisca in Tibet;Vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!

    0
    0
  8. ma visto che c’era il presidente grasso,il tibetano poteva cambiare maglietta e scrivere “FREE MESSINA” oppure si trasferisca in Tibet;Vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!

    0
    0
  9. Caro pgiuttari, contro il ponte, quindi contro l’area dello Stretto, vi erano situazioni di concorrenza nei trasporti e nello sviluppo. Il ponte con l’alta velocità avrebbe permesso di raggiungere Napoli in poco più di due ore, Roma in 3 ore, quindi per gli aeroporti siciliani sarebbe stato il crollo. Le merci, con la piattaforma del Mediterraneo in Sicilia, con il collegamento stabile, avrebbero raggiunto velocemente, economicamente ed ecologicamente tutta l’Europa..un problema per le fumose ed inquinanti navi e per i TIR. La Puglia ha saputo approfittare della situazione.
    Con l’aiuto della politica l’area dello Stretto è stata marginalizzata, di conseguenza anche la Sicilia e la Calabria. perchè lo Stretto è il cuore..naturale.

    0
    0
  10. Caro pgiuttari, contro il ponte, quindi contro l’area dello Stretto, vi erano situazioni di concorrenza nei trasporti e nello sviluppo. Il ponte con l’alta velocità avrebbe permesso di raggiungere Napoli in poco più di due ore, Roma in 3 ore, quindi per gli aeroporti siciliani sarebbe stato il crollo. Le merci, con la piattaforma del Mediterraneo in Sicilia, con il collegamento stabile, avrebbero raggiunto velocemente, economicamente ed ecologicamente tutta l’Europa..un problema per le fumose ed inquinanti navi e per i TIR. La Puglia ha saputo approfittare della situazione.
    Con l’aiuto della politica l’area dello Stretto è stata marginalizzata, di conseguenza anche la Sicilia e la Calabria. perchè lo Stretto è il cuore..naturale.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007