L'appello di Annachiara Saraò, premiata dal Comune di Messina per il salvataggio in mare: "Servono più assistenti bagnanti"
Messina – Annachiara Saraò ha 17 anni. Questa estate alle vacanze ha preferito l’impegno come assistente bagnante in servizio per il Comune di Messina. Una scelta che le è valsa il riconoscimento, consegnatole dal sindaco Federico Basile, per il salvataggio in mare effettuato il 7 agosto scorso.
Sogna il camice bianco
Una esperienza che Sara porterà sempre nel cuore. “Assistente bagnante a 17 anni perché ho sempre amato il nuoto e quando c’è stata la possibilità di potermi anche impegnare per gli altri, attraverso questa mia passione, l’ho colta al volo – spiega – Essere utile per me è importante ed è per questo che vorrei diventare medico, da grande”.
Intanto Sara si è impegnata sulle spiagge cittadine, a Capo Peloro in particolare. Ed è qui, che ad agosto scorso, ha contribuito a salvare un giovane in difficoltà. Quel pomeriggio Sara si era allontanata dalla torretta di avvistamento per aiutare nelle ricerche di una bimba dispersa. La piccola è stata ritrovata in breve e, mentre tornava alla torretta, ha sentito e visto il poliziotto Fausto Di Bella (anche lui premiato da Palazzo Zanca), urlare chiedendo aiuto e tuffarsi in acqua, verso un giovane che si sbracciava in mare, in evidente difficoltà, in balìa delle correnti che in quel punto possono essere anche molto forti.
Il salvataggio in mare
Annachiara non ci ha pensato un attimo e si è tuffata per aiutare entrambi, riportando in spiaggia, con l’aiuto dell’agente, il malcapitato. “Era bianco in viso, respirava con difficoltà, aveva le gambe letteralmente immobilizzate – racconta – per fortuna ha poi ricominciato a respirare e si è ripreso. Ha cominciato a parlarmi, solo che era straniero e non capiva, aveva una immaginetta appesa al collo, indicava me e il ciondolo, che si portava al cuore e baciava, ho capito che mi stava ringraziando”.
Paura? “In un certo senso – risponde – Conoscendo il mare, sapevo che era possibile il salvataggio, malgrado le correnti. Probabilmente quell’uomo era stato preso alla sprovvista o aveva avuto un malore. Soltanto che, quando si è tuffato anche l’agente, ho realizzato che a quel punto erano in due in acqua da supportare. Ma è andato tutto bene e questo e l’importante”.
Messina e lo Stretto: “Servono più assistenti bagnanti”
Annachiara però, fedele allo spirito di servizio che l’ha spinta a impegnarsi nell’attività di assistente bagnante e anima il suo desiderio di indossare il camice bianco, non si limita a ricordare l’esperienza e gioire per i ringraziamenti, ma esorta tutti a essere più accorti in acqua, soprattutto a Messina: “Credo che le nostre spiagge abbiano davvero bisogno di più assistenti bagnanti perché ci sono punti molto delicati come quelli di Capo Peloro, lo Stretto sa essere infido per chi non sa approcciarlo. E penso che in quel punto forse le correnti andrebbero meglio segnalate”, esorta la ragazza, che ha scelto la piscina comunale “Graziella Campagna” per lanciare il suo appello. E’ qui infatti che ha conseguito il brevetto di assistente bagnante, grazie ai corsi della Federazione Italiana Nuoto. “Mi hanno insegnato le tecniche per aiutare ma soprattutto mi hanno trasmesso il senso di responsabilità che ciò comporta”, racconta parlando in particolare della sua istruttrice Giusy Micciari della sezione salvamento Fin.
