"A Messina ci sono troppe auto", Saija replica a Sciacca

“A Messina ci sono troppe auto”, Saija replica a Sciacca

Autore Esterno

“A Messina ci sono troppe auto”, Saija replica a Sciacca

mercoledì 16 Aprile 2025 - 16:00

"Non prendo a modello Copenaghen e qui c'è un tasso di motorizzazione da congestione. E bisogna andare in bici in città, non fuori", scrive l'esperto

MESSINA – Mobilità sostenibile. Nuovo articolo dopo la replica di Gaetano Sciacca, presidente del comitato Messina 3S, all’intervista con l’esperto Giuseppe Saija, specializzato in mobilità ciclistica all’Università di Verona, oltre che segretario di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta). A rispondere è adesso lo stesso Saija.

Caro direttore, nel ringraziarti per lo spazio che la tua testata dedica alla mobilità urbana e alla pluralità di vedute che essa ispira, sento di dover fare due piccole precisazioni sulla garbata replica dell’ingegnere Sciacca alla mia intervista di domenica scorsa.

Non prendo a modello Copenaghen, il nodo è l’elevato tasso di motorizzazione a Messina

Modello Copenaghen. No, non prendo a modello Copenhagen ed evidentemente ogni città deve elaborare un suo approccio alla modalità sostenibile in funzione delle sue caratteristiche fisiche e sociali. Non è pensabile che Messina copi pedissequamente quanto fatto in un contesto così diverso. Ho citato Copenhagen per fare emergere quello che è a mio modo di vedere il punto centrale del problema. Nel 2021 Messina (220mila abitanti) aveva circa 146mila auto sul suo territorio, qualche migliaio in più rispetto a Copenhagen (138mila auto, per una popolazione di 640.000 abitanti, quindi quasi tre volte quella di Messina). In termini tecnici questo si chiama “tasso di motorizzazione”. Il tasso di motorizzazione indica il rapporto tra il numero di abitanti su un dato territorio, e il numero di veicoli circolanti. Il tasso di motorizzazione di Messina è intorno al 64% (66% secondo quanto riportato nel Pums).

Il problema, il problema centrale che non si può far finta di non vedere, è esattamente questo. Abbiamo sul territorio troppi veicoli rispetto a quanto il territorio possa sopportare senza entrare in sofferenza (congestione, appunto). È un problema diffuso in Italia, rispetto al quale Messina rappresenta una situazione tipica del centrosud (Catania e Roma stanno messe peggio, ad esempio). Ma se noi non riconosciamo che quello è il problema, finiremo a parlare di dettagli (il cordolo delle ciclabili o il singolo parcheggio) senza riuscire a intervenire sulle cause del problema.

Ben venga il cicloturismo ma bisogna andare in bici anche in città

Cicloturismo. Sì, ben venga il cicloturismo, che peraltro in Sicilia sta vivendo sviluppi molto interessanti grazie a splendide iniziative come la Sicily Divide, un percorso che collega Trapani e Palermo a Catania, attraversando le campagne e i borghi interni della regione. Ma trovo sbagliata l’idea che in bici si possa andare solo per diletto e rigorosamente fuori città, quando è proprio in città che l’impatto può essere più benefico in termini di riduzione del traffico, perché molto spesso chi va in bici, lo fa rinunciando all’auto. Aggiungo che il cicloturismo funziona meglio laddove il territorio è preparato e abituato alla gestione della mobilità ciclistica. Non è un caso che le regioni più attrezzate in Italia siano Trentino Alto Adige e Veneto, dove sono stati fatti investimenti importanti sia nelle ciclovie paesaggistiche, che nelle infrastrutture di mobilità urbana. È un aspetto sul quale sarò lieto di confrontarmi più approfonditamente in altre occasioni.

Giuseppe Saija

 Giuseppe Saija

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27 commenti

  1. Il signor Saija forse farebbe meglio a rimanere a Verona per tanto tempo e occuparsi dei problemi di quella città, anziché venire a Messina a contare le auto.

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  2. Ben detto…….BISOGNA LASCIARE L’AUTO A CASA, camminare con il Bus o con bici o ancor meglio a piedi

    Non bisogna entrare con tutta l’auto dentro il negozio dove si vuole fare acquisti

    Il problema della mancanza delle strade larghe è solo per quelli che si ostinano a volere spazio per lasciare l’auto in doppia/tripla/quarta fila….solo per questo si necessitano le strade larghe

    VOLETE CAPIRLO O NO…….fatevene una ragione, l’auto a casa

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  3. Cittadino sconvolto 16 Aprile 2025 17:52

    …. immagino che questo signore sia pagato con denaro pubblico…… ancora uno spreco di questa discutibile amministrazione….

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    1. Marco Olivieri 16 Aprile 2025 22:01

      Buonasera, Saija non ha alcun rapporto di lavoro e di collaborazione con l’amministrazione comunale di Messina.

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  4. Non ho capito quindi dobbiamo vendere le auto ?
    Totò’ direbbe ma mi faccia il piacere !
    Bisogna invece che la citta’ si doti di diversi ed enormi parcheggi multipiano.
    In punti strategici come ad esempio in centro.

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  5. Ma lei ha provato ad andare in bici con i pacchi della spesa partendo da via la farina sino a gravitelli alta e con70 anni di età, rispetti i cittadini

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  6. a messina ci sono troppi messinesi

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  7. La differenza più grande è che a Copenaghen i vigili fanno il loro lavoro e senza bisogno di essere “comandati” a farlo…per altro

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  8. Ma per favore! Le bici possono in teoria dare un piccolo contributo per risolvere il problema delle troppe auto, ma solo un trasporto urbano efficiente, tipo il tram con corse ogni dieci minuti e tutto su percorso riservato e collegato ad un servizio efficiente di bus verso i vari villaggi, potrà portare nel tempo ad un minore utilizzo della propria automobile!
    Non scherziamo!!

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  9. Saija le avrà contate visto che sa per certo che ce ne sono troppe, adesso dovrebbe contare i ciclisti, e sicuramente gli verrà più facile.

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  10. Non sarà che i messinesi non si fidano tanto dei mezzi pubblici,specie nei villaggi assolutamente carenti, e sono costretti ad usare l’automobile?

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  11. Questo signore Sajia abita a Messina? Mi sembra di no. Il problema di Messina non sono le troppe auto ,ma la ineducazione stradale dei Messinesi . Provi il signor Sajia ad andare in bici fino al Boccetta alto con pacchi , borse della spesa e soprattutto problemi di salute o di età…..prima di parlare certa gente dovrebbe pensare e conoscere bene ciò di cui si parla, cose oramai sconosciute in questa epoca a tantissime persone e finirla di parlare per proprio egoismo o egocentrismo senza pensare anche ai lati negativi o ai vari problemi che altri possono avere!

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  12. Copenaghen é un buco rotondo e piatto, 90 KM quadrati Messina ha una superficie di 220 Km quadrati (più del doppio), si estende su 60 Km di coste, così dicono i politici, ed ha un’altezza massima sul livello del mare di oltre 1000 metri. Insomma si può organizzare una bella tappa del Giro D’Italia, ma non si può andare a lavorare o fare shopping con la bici.

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  13. Questo signore si trovi di meglio da fare. Che se ne stia a Verona invece di dar fastidio qui, per non scrivere altro che verrebbe censurato…ma mi faccia il piacere.

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  14. ma a Missina siti tutti malati e tutti vecchi i 70 anni chi non putiti annari in bicicletta ?Si, siti malati ma i putrunaria

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  15. Il signor Sajia dice una cosa logica e sensata .
    Se si ragiona per iperbole:
    Possono sostare 100 auto in un parcheggio con 60 posti?
    Cosa c’è di difficile da comprendere?
    Crea disag ai retanti 40i?
    Si.
    È insensato?
    No lo è pensare il contrario.
    Provate a riempire una bottiglia da un litro con un litro e mezzo di acqua.
    Si ma io ho ho bisogno di riempirla con un litro e mezzo.
    Bene, allora va dove le leggi della fisica cessano di valere e buona fortuna.

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  16. Purtroppo la conformazione geofisica di Messina non si può paragonare a Copenaghen. L’unico sistema per eliminare le auto dal centro è uno solo, portare le attività di interesse pubblico ai margini del centro, così il centro città diventi un luogo di passeggio per il quale non serve l’auto. La morte commerciale

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  17. Messina è una città di transito, non è Verona dove ci devi andare apposta.Transita da Messina tutto ciò che è diretto da e per la Sicilia, che non si può certo bloccare. E allora, per l’ennesima volta, si devono limitare i diritti dei cittadini che devono lasciare la macchina a casa, per fare posto a turisti e trasportatori. La città ai cittadini!! Fuori dalla città quest’ amministrazione matrigna!

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  18. Buongiorno questo Signore non ha nemmeno la più pallida idea di cosa parla 😂😂😂😂

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  19. Sempre le stesse storie, sui messinesi maleducati, incivili e bla bla bla …. Ci troviamo a un bivio o si fanno le piste ciclabili seriamente e seriamente intendo che partono dai quartieri periferici fino a raccordarsi con quelle in centro o la finiamo di rendere la vita alle persone impossibile , ci sono categorie di persone che mal si conciliano con la bici , purtroppo Messina è città di anziani , Messina città senza infrastrutture ( strade) , scrivo da anni di creare parcheggi auto a spina di pesce ( usati in tutta Europa) ma niente, le multe si sono trasformate in una tassa occulta , quindi di cosa precisamente stiamo parlando , se c’è da incentivare l uso della bici bisogna prima individuare chi può fisicamente usarla perché caro prof saia ogni città va studiata intrinsecamente, non si possono applicare modelli così senza un accurato focus sulla popolazione

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  20. Altrimenti e continuo si fa solo del populismo green , che non fa altro che creare ancora più caos

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  21. Altrimenti e continuo si fa solo del populismo green , che non fa altro che creare ancora più caos , Messina non è solo litoranea e centro , Messina è Catarrati , Camaro, giostra , gravitelli sperone , santa Lucia , pistunina , viale Europa, migliaia di persone hanno nell auto un mezzo di lavoro oltre che di spostamento magari con figli piccoli , siate onesti intellettualmente, a tutti piacerebbe Messina stile Valencia , Miami , ma siete in grado di garantire ciò a tutti ????

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  22. Ogni tanto qualcuno che parla con numeri e anche citando le fonti.
    Ovviamente i 60 milioni di commissari tecnici, che per l’occasione si trasformano in esperti di viabilità (in attesa di trasformarsi in geologi riguardo al Ponte sullo Stretto), non perdono occasione di far sentire le loro opinioni.
    Sono temi da esperti.

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  23. Se c’è qualcosa da cambiare a Messina, è la mentalità provinciale della maggior parte dei messinesi!

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  24. Sig.Saija, anch’io ho una macchina, la uso in casi eccezionali, mi sposto in autobus, tram o a piedi, come dicevo viaggiando sull’autobus e tram mi è capitato di vedere salire biciclette, monopattini e qualche ciclomotore elettrico. A Copenaghen si vedono queste cose? Poi aspetto il momento del pagamento dei nuovi parcheggi per vedere quanti posti resteranno liberi. Per me queste politiche scelte dall’amministrazione sono sbagliate.

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  25. Il sig. Saija lo sa che le immatricolazioni sono a livello provinciale e non comunale? e gli abitanti del comune sono una minima parte rispetto a quelli della provincia che è molto estesa e popolata. Il Sig. Saija sa che le vie del centro cittadino, già molto strette in partenza, sono ormai occupate per circa il 20% dalle piste ciclabili che hanno tolto ovviamente ulteriori parcheggi auto che erano già carenti prima. Ora, considerato che è anche esperto di statistica e matematica, probabilmente ha dedotto che a Messina ci siano oltre 40.000 persone (20% circa della popolazione) che si muovono in bicicletta per mobilità urbana e non per sport…..ma come ci siamo ridotti!

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  26. La conformazione di Messina rende difficoltoso l’uso della bicicletta e la gente, per necessita’ o poltroneria, gira in auto. Ridurre il numero di macchine e’ molto difficile, ma si potrebbe evitare di aumentarlo comprando la “macchinetta” ai minorenni, che la vogliono solo per moda e per farsi belli.

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