A Reggio frana anche la depurazione: dall'AgCom stop all'Amministrazione

A Reggio frana anche la depurazione: dall’AgCom stop all’Amministrazione

Redazione

A Reggio frana anche la depurazione: dall’AgCom stop all’Amministrazione

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giovedì 21 Ottobre 2021 - 19:15

Iatì e Marcianò (Impegno e identità): «Il 12 ottobre, le censure. Guarda caso, lo stesso giorno inversione di marcia su proroghe e internalizzazione»

REGGIO CALABRIA – Dopo le pesanti “tegole” su appalto e assegnazione del servizio rifiuti a Teknoservice – su cui pende il giudizio del Tar della Calabria –, adesso sul Comune di Reggio Calabra piovono le pesanti censure dell’AgCom (Autorità garante della concorrenza e del mercato) sull’erogazione del servizio di depurazione.

Iatì e Marcianò: «Inadeguati e incapaci»

«Ciò che stiamo vivendo con il servizio rifiuti si ripete con il servizio di manutenzione e depurazione. D’altra parte è inevitabile che questi siano i risultati – rilevano il consigliere comunale di Impegno e identità Filomena Iatì e il presidente del movimento, Angela Marcianò – quando a imperversare sono inadeguatezza politica ed incapacità gestionale. Ci troviamo davanti ad un risultato tangibile, l’ennesimo, di ciò che significa portare avanti con caparbietà una opposizione vera e costruttiva.

Dopo l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), infatti, anche l’AgCom ha dato ragione alla battaglia condotta con ostinazione e competenza dal movimento Impegno e Identità».

Flashback: nel 2020…

A ben esercitare la memoria, scrivono le due esponenti del movimento, «già in campagna elettorale Angela Marcianò si era pronunciata sull’impraticabilità del percorso dell’internalizzazione dei servizi alla società Castore, cavallo di battaglia di Falcomatà & Co. – si legge nel comunicato diffuso agli operatori dell’informazione –. Come i fatti legati indissolubilmente al rispetto delle norme hanno certificato, le bugie del sindaco si sono rivelate drammaticamente per quello che erano: una mera illusione per tutti i dipendenti.

Entrati in Consiglio comunale, abbiamo ritenuto opportuno seguire da vicino la vicenda relativa ad internalizzazione e proroghe continue affidate a Idrorhegion, la società che svolge i servizi di depurazione e manutenzione. Una situazione densa di ombre che ci ha indotto a farci promotori di esposti alle autorità competenti.

Come volevasi dimostrare, in seguito alle nostre segnalazioni – fanno presente nuovamente Angela Marcianò e Filomena Iatì – l’AgCom, con segnalazione datata 12 ottobre, ha stoppato il Comune, invitando quest’ultimo a non sottoscrivere più proroghe a Idrorhegion, addirittura 9 fino al momento con concreta possibilità di arrivare alla decima (fino al 31 dicembre), ma a fare ricorso ad una modalità tra quelle consentite dall’ordinamento».

Occorreva una gara?

Ecco allora il più classico degli “noi l’avevamo detto”… «Lo abbiamo sempre detto, la strada da seguire sin dal 2017 non poteva essere quelle delle proroghe, chiaramente illegittime, né quella dell’internalizzazione a Castore dei servizi. L’AgCom conferma la bontà della nostra linea e sconfessa quella di Falcomatà imponendo di seguire una delle modalità percorribili come quella di procedere con un bando di gara, anche a procedura ristretta. Guarda caso, proprio il 12 ottobre (in concomitanza con la segnalazione dell’AgCom), il Comune ha invertito la direzione di marcia».

Per Iatì e Marcianò, la plastica dimostrazione di una «montagna di dilettantismo».

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