Il Governo conferma l'hotspot a Messina. D'Uva: "E' da irresponsabili"

Il Governo conferma l’hotspot a Messina. D’Uva: “E’ da irresponsabili”

Il Governo conferma l’hotspot a Messina. D’Uva: “E’ da irresponsabili”

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sabato 25 Marzo 2017 - 08:44

Duro attacco del PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, alle risposte che il Governo, nella persona del Sottosegretario di Stato Gianclaudio Bressa, ha fornito in relazione alla sua interpellanza sull’apertura di nuovi hotspot in Sicilia, in particolare a Mineo e Messina

“Il Governo non ha nessuna intenzione di tornare indietro sull’apertura di un hotspot a Messina, nell’ex Caserma Gasparro-Masotti. E questo nonostante le proteste che si sono levate da ogni parte nelle ultime settimane. Stamattina ho avuto l’occasione di discutere in aula un’interpellanza dicendo chiaramente che questo è da irresponsabili. Non solo stiamo parlando di un luogo, Camaro appunto, che si trova al centro di due villaggi importanti e popolosi, ma stiamo parlando di un’area che cade a ridosso di un torrente, in una città a forte rischio idrogeologico, e comunque a grande distanza dal mare”.

Duro attacco del PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, alle risposte che il Governo, nella persona del Sottosegretario di Stato Gianclaudio Bressa, ha fornito in relazione alla sua interpellanza sull’apertura di nuovi hotspot in Sicilia, in particolare a Mineo e Messina.

“La logica degli hotspot dovrebbe essere questa: al Paese che per primo accoglie i migranti spetta l’identificazione, l’eventuale rimpatrio e l’avvio di procedure di accoglienza, con ricollocamento, per chi ne ha diritto. Ma basta leggere i dati aggiornati al 21 marzo per capire che esiste un problema di fondo. Stando ai numeri, infatti, sarebbero stati solo 4435 i migranti ricollocati, a fronte dei 40000 previsti”, ha insistito D’Uva.

Il Governo, dal canto suo, ha risposto che l’apertura di nuovi punti hotspot rientra nel sistema nazionale di gestione dei flussi, evidenziando che nessun passo indietro ci sarà per la Città dello Stretto.

“Non solo l’hotspot rimane nei programmi di realizzazione del Governo – ha spiegato D’Uva – ma addirittura al Porto di Messina verrà creata un’area attrezzata di sbarco con una capienza di circa 250-300 posti. Una follia a cui continueremo ad opporci con insistenza, sia a livello nazionale che locale. Soprattutto nell’ottica di rivendicare, dinnanzi all’Unione Europea, una soluzione più efficace per l’incessante fenomeno migratorio che insiste sulle nostre coste”.

8 commenti

  1. Non rimane altro che prepararsi a difenderci con tutti i mezzi che possiamo.Avremo vita difficile a controllare tutti questa gente disperata in cerca di una vita migliore ma che renderà la nostra vita peggio di adesso.

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  3. MessineseAttenta 25 Marzo 2017 14:53

    Se Accorintintin, a suo tempo, si fosse fatto i fatti suoi, Messina non sarebbe arrivata a questo punto.
    Fu lui che si propose, nella convinzione di ottenere i contributi statali.
    Non ebbe i contributi ma ha riempito messina di mendicanti e scippatori.

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  4. MessineseAttenta 25 Marzo 2017 14:53

    Se Accorintintin, a suo tempo, si fosse fatto i fatti suoi, Messina non sarebbe arrivata a questo punto.
    Fu lui che si propose, nella convinzione di ottenere i contributi statali.
    Non ebbe i contributi ma ha riempito messina di mendicanti e scippatori.

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  5. Ogni imposizione ha il sapore amaro della dittatura.
    Questo governo impone a Messina la realizzazione di una struttura contro la volontà e gli interessi dei messinesi.
    Lo stesso governo, sempre contro la volontà e gli interessi dei messinesi, ha privato Messina della sua storica autorità portuale.
    Stranamente sembra esserci un accanimento contro Messina.
    Messina non ha la stessa connessione tra politici ed altri poteri molto forti come Catania e Palermo. Queste scelte fanno pensare alla democrazia, che viene sbandierata con le bandierone ad ogni occasione, ma i lavoratori, i giovani, gli studenti si illudono che dietro quella bandiera ci siano ancora ideali democratici di un governo che fa imponsizione contro la volontà del popolo….

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  6. Ogni imposizione ha il sapore amaro della dittatura.
    Questo governo impone a Messina la realizzazione di una struttura contro la volontà e gli interessi dei messinesi.
    Lo stesso governo, sempre contro la volontà e gli interessi dei messinesi, ha privato Messina della sua storica autorità portuale.
    Stranamente sembra esserci un accanimento contro Messina.
    Messina non ha la stessa connessione tra politici ed altri poteri molto forti come Catania e Palermo. Queste scelte fanno pensare alla democrazia, che viene sbandierata con le bandierone ad ogni occasione, ma i lavoratori, i giovani, gli studenti si illudono che dietro quella bandiera ci siano ancora ideali democratici di un governo che fa imponsizione contro la volontà del popolo….

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  7. È come sempre stiamo a guardare! Perché non ci ribelliamo? Perché non scendiamo in piazza?

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  8. È come sempre stiamo a guardare! Perché non ci ribelliamo? Perché non scendiamo in piazza?

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