Prima ispezione per l’ex Ipab che ospita i minori. Ferrandelli in sopralluogo

Prima ispezione per l’ex Ipab che ospita i minori. Ferrandelli in sopralluogo

Eleonora Corace

Prima ispezione per l’ex Ipab che ospita i minori. Ferrandelli in sopralluogo

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giovedì 14 Maggio 2015 - 07:18

Il Deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, ha eseguito nel pomeriggio di ieri un sopralluogo i centri di accoglienza messinesi. È la prima ispezione per l’ex Ipab Scandurra, che ospita 122 minori non accompagnati. Il centro nasce dopo la polemica dei minori abbandonati nella tendopoli. Un provvedimento Prefettizio illustra le fasi della sua fondazione

Nuovo sopralluogo nei centri per migranti di Messina. Ad essere coinvolto, per la prima volta, anche l’ex Ipab Scandurra, il centro in cui da ottobre vengono trasferiti i minori non accompagnati. Artefice dell’ispezione il deputato regionale in quota PD, Fabrizio Ferrandelli. “Questo pomeriggio – racconta via network Ferrandelli – ho visitato i centri di prima accoglienza per gli immigrati di Messina. Accompagnato da Antonella Monastra e da una delegazione di esponenti dell'associazionismo della città dello Stretto, ho visitato il centro di prima accoglienza per i minori non accompagnati all'ex Ipab e successivamente mi sono recato alla tendopoli per gli adulti al PalaNebiolo”.

La visita ha occupato l’intero pomeriggio di ieri. Il numero di migranti che soggiornano nei centri al momento si attesta intorno alle 400 persone. Sono 122, invece, i minori non accompagnati che si trovano all’ex Ipab. Ferrandelli, autore del primo ddl regionale sull’immigrazione – presentato a Messina il 25 novembre scorso – commenta: “Volontari, associazioni e cooperative sociali svolgono un lavoro egregio ma a scricchiolare è un sistema che non impedisce i viaggi della morte e che non riesce a gestire a livello europeo i flussi migratori, lasciando solo alla Sicilia il peso di un esodo inarrestabile".

Messina dal mese scorso ha ripreso ad essere investita direttamente dagli sbarchi, ma l’attività dei suoi centri non si è mai fermata. Il flusso di migranti che soggiorna al PalaNebiolo o all’ex Caserma Gasparro è praticamente continuo. Essendo centri di accoglienza temporanea, il periodo di soggiorno nella città dello Stretto varia da qualche settimana a qualche mese. In seguito i migranti vengono smistati in altri centri per richiedenti asilo come i Cara o direttamente immessi nel sistema di seconda accoglienza rappresentato dagli Sprar – sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati dell’Anci.

Sono stati passati in rassegna, dunque, nel pomeriggio di ieri, il primo centro di accoglienza sorto a Messina nell’ottobre 2013, ossia il PalaNebiolo e l’ultimo riservato – a sorpresa – ai minori non accompagnati nell’autunno del 2014. “A sorpresa” perché la struttura dell’ex Ipab era stata presentata al bando prefettizio che rinnovava l’incarico dell’ente gestore del PalaNebiolo e allo stesso tempo richiedeva di indicare un luogo per costituire un centro d’accoglienza, era rivolto ai migranti adulti e perciò destinato a diventare un Cara – centro accoglienza richiedenti asilo – e non un istituto per minori non accompagnati. Tali istituti, infatti, sono vincolati da regolamenti specifici e devono soddisfare parametri speciali dal momento che i minori stranieri non accompagnati rientrano in quelle che la legislazione europea definisce “categorie protette”, insieme alle donne, alle vittime di tratta o di tortura. Fu la Senis Hospice a presentare l’ex Ipab Scandurra e a vincere il bando dell’11 aprile confermandosi ente gestore dopo la vittoria del primo bando ufficiale per la gestione del PalaNebiolo nel 2013. Il provvedimento prefettizio e il trasferimento dei minori ha reso necessario stipulare un’apposita convenzione con l’ente gestore, con la successiva redazione di una specifica “carta dei servizi” garantiti dall’ente, che vertono soprattutto sul vitto, l’alloggio, l’accompagnamento e l’igiene. L’ex Ipab, struttura ideata inizialmente per adulti, è stata destinata ai minori su ordine Prefettizio dopo lo scandalo dei quasi cento minori non accompagnati abbandonati nella tendopoli del PalaNebiolo in assoluta promiscuità con gli adulti e privi della dovuta assistenza. Le polemiche che seguirono, molto accese tra Comune e Prefettura e società civile, portarono alle dimissioni dell’esperta del Comune, Clelia Marano, in polemica con il modus operandi dell’Amminsitrazione.

Nel provvedimento siglato il 31 ottobre 2014 dal Prefetto e trasmesso al Ministero dell’Interno e al Prefetto di Palermo viene specificato che:” La permanenza nel centro Ipab Scandurra è da intendersi limitata al tempo strettamente necessario al reperimento di strutture idonee all’accoglienza di minori non accompagnati”.

(Eleonora Corace)

6 commenti

  1. puzza di bruciato 14 Maggio 2015 07:42

    Visita annunciata…..

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  2. puzza di bruciato 14 Maggio 2015 07:42

    Visita annunciata…..

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  3. Meno male che c’è chi come l’On.le Ferrandelli si interessa e fa proposte di legge sui migranti. Ma dall’articolo non si in quale condizione siano stati trovati questi rifugiati e quale è il livello di accoglienza di queste strutture secondo il Vice Presidente della Comm.ne Antimafia on.le Ferrandelli? Una integrazione della Vostra giornalista Corace su tale questione, non sarebbe male.

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  4. Meno male che c’è chi come l’On.le Ferrandelli si interessa e fa proposte di legge sui migranti. Ma dall’articolo non si in quale condizione siano stati trovati questi rifugiati e quale è il livello di accoglienza di queste strutture secondo il Vice Presidente della Comm.ne Antimafia on.le Ferrandelli? Una integrazione della Vostra giornalista Corace su tale questione, non sarebbe male.

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  5. e i cittadini nelle baracche, bravi questi piddini, indifferenti ai problemi di chi paga le tasse, gli paga lo stipendio e gli da il voto

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  6. e i cittadini nelle baracche, bravi questi piddini, indifferenti ai problemi di chi paga le tasse, gli paga lo stipendio e gli da il voto

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