Pala Nebiolo e quei lettini ancora vuoti: un'altra notte di attesa

Pala Nebiolo e quei lettini ancora vuoti: un’altra notte di attesa

Veronica Crocitti

Pala Nebiolo e quei lettini ancora vuoti: un’altra notte di attesa

Tag:

martedì 08 Ottobre 2013 - 13:44

Slitta ancora l'arrivo dei profughi in città. Nessuna conferma dalla Prefettura ma l'ipotesi più accreditata è che si tratti di 80 immigrati, probabilmente uomini e provenienti dal centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo.

Sembra che al Pala Nebiolo dell’Annunziata l’attesa sia destinata a durare un’altra notte.

L’arrivo degli immigrati, infatti, continua a slittare di giorno in giorno così come le notizie certe circa numero, sesso e provenienza.

L’ipotesi più accreditata al momento è che si tratti di 80 profughi, probabilmente uomini e provenienti dal centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo (Ragusa).

Ma la Prefettura non dà alcuna conferma ufficiale e preferisce non sbilanciarsi.

La cosa certa è che si continua a lavorare per approntare gli ultimi interventi e cercare soluzioni future.

Stamattina i rappresentanti di Questura, Comune, Università, Croce Rossa e Protezione Civile si sono riuniti in un nuovo vertice organizzativo in Prefettura.

Stiamo continuando a lavorare – è stata la dichiarazione dell’ass. Guido Signorino – collaboriamo tutti. Non si sa quando arriveranno, ma auspichiamo che vengano utilizzate altre strutture”.

La questione emersa oggi, infatti, riguarda anche gli aspetti di privacy, rispetto della persona, promiscuità e ordine pubblico.

Che la soluzione del Pala Nebiolo fosse provvisoria, una sorta di tampone emergenza, era ormai noto a tutti. Il problema, adesso, è trovare delle strutture più idonee.

La volontà dell’amministrazione comunale, a tal proposito, sarebbe quella di “valutare le caserme dismesse, sempre col benestare del Ministero della Difesa” e, allo stesso tempo, di non tralasciare l’ipotesi di alcune strutture alberghiere che hanno dato la loro disponibilità.

E mentre sono ancora in corso tali perlustrazioni e valutazioni, in quella palestra messa a disposizione dall’Università di Messina sembra ormai esser tutto pronto.

Questo pomeriggio sono stati ultimati i lavori di scerbatura e illuminazione esterna, mentre alla pulizia interna ed alla sistemazione di brandine, lettini, materassi e cuscini si era già provveduto nella giornata di ieri.

Grande generosità, in tal contesto, deve essere riconosciuta ai messinesi che in queste difficili ore hanno donato nelle sedi della Croce Rossa (Via Bonino e Via Bruno) lenzuola, asciugamani e vario occorrente per l’igiene intima.

Accogliere e dare assistenza a questi uomini non sarà un lavoro semplice, e su questo concordano tutti. Ecco perché, da un lato, il continuo slittare dell’arrivo in città ha “regalato” maggior tempo per organizzarsi.

Non si sa chi arriverà a Messina, non si sa se si tratta di immigrati da identificare, se verrà legittimata la loro permanenza sul territorio italiano o se invece verrà confermato il loro allontanamento.

Quel che si sa è che al Pala Nebiolo sono state allestite le stanze che fungeranno da ufficio immigrazione e polizia scientifica

Si sa che è stato approntato il punto infermieristico della Croce Rossa.

Si sa che ci sono numerosi volontari addestrati per questo tipo di emergenze.

Si sa che le numerose forze dell’ordine sono pronte e all’erta.

Poi, per il resto, è solo attesa.

Veronica Crocitti

@VCrocitti

2 commenti

  1. Perchè non accompagnarli all’ex Hotel Riviera prima che qualcuno lo occupi come “bene comune”?
    Pare siano interessati a quei locali sia i giovani dabbene che occupano i locali limitrofi alla dogana per potere ospitare i ragazzi del “no tav” che i vecchietti di Piazza Muricello per potere giocare a “scala quaranta” senza gli occhi indiscreti dei paganti.

    0
    0
  2. hanno capito che era una …….., ma secondo voi quanto impiegheranno a trovare un’altra soluzione? Il tempo di danneggiare una struttura che era un fiore all’occhiello. Mi sbaglio o i ragazzi erano costretti a turni allucinanti per gli allenamenti di basket perché le strutture erano insufficienti e le varie società se le contendevano per qualche ora? una volta di qua , una volta di la.
    A.. forse non ci sono neanche più le squadre, in questa città scompare tutto nell’indifferenza generale e delle amministrazioni in particolare. Dai non importa poi faranno un bel progetto di ristrutturazione con i soldi di qualche fondo europeo e tra qualche anno magari i ragazzi torneranno a giocare. RENATO il sindaco ora sei tu.

    0
    0

Rispondi a mariblu Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007