Acqua non potabile a Nizza, la soluzione c'è ma i fondi necessari ancora no

Acqua non potabile a Nizza, la soluzione c’è ma i fondi necessari ancora no

Gianluca Santisi

Acqua non potabile a Nizza, la soluzione c’è ma i fondi necessari ancora no

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martedì 01 Aprile 2025 - 08:20

Non si sblocca l'iter per la realizzazione l'impianto di dearsenificazione progettato dal Cnr di Catania

NIZZA – C’è la “cura” ma i fondi per metterla in atto ancora no. Sembrava cosa fatta per il ritorno alla normalità sotto il profilo dell’erogazione idrica a Nizza, ma il contributo assegnato dalla Regione rimane ancora impantanato e il Comune non può quindi procedere all’assegnazione dei lavori. Senza quei 400mila euro stanziati da Palermo, tutto rimane fermo e l’obiettivo del ritorno alla normalità entro la primavera è ormai definitivamente tramontato. “Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto il contributo”, conferma il sindaco Natale Briguglio da noi interpellato sull’argomento. Le norme inserite nel Collegato all’ultima Finanziaria regionale che prevedono una serie di finanziamenti – e tra questi anche un contributo di 400 mila euro per la realizzazione di un impianto di dearsenificazione a Nizza – erano state contestate dal Mef. Secondo le ultime notizie che giungono da Roma, però, la situazione potrebbe sbloccarsi presto.

L’acqua non potabile e la soluzione del Cnr di Catania

Come è noto, da mesi l’acquedotto del Comune di Nizza è interessato da inquinamento di arsenico, con valori oltre soglia che hanno costretto il sindaco a disporre il divieto di uso potabile dell’acqua. A seguito di tale problema, l’Istituto per i Polimeri Compositi e Biomateriali (CNR-IPCB) del Cnr di Catania, nelle persone del dott. Emanuele Mirabella e della responsabile dott.ssa Sabrina Carroccio (nella foto di copertina con il sindaco Briguglio), si è prontamente attivato mettendo a disposizione della comunità nizzarda la propria esperienza in monitoraggio e purificazione delle acque per trattamento tramite filtrazione.

Da questa collaborazione, si è arrivati ad una soluzione che prevede l’implementazione dell’attuale impianto di distribuzione delle acque municipali, con un trattamento a filtri specifico per l’arsenico. Il sindaco si è quindi adoperato alla ricerca dei fondi necessari e attraverso il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, è riuscito ad ottenere l‘inserimento del contributo da 400mila euro nell’ultima Finanziaria regionale. Soldi che però non sono ancora materialmente a disposizione dell’Amministrazione comunale, che quindi non può avviare le procedere per l’assegnazione dei lavori. Da quel momento, serviranno poi altri 3 mesi circa per completare gli interventi.

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