Acr Messina, dopo cinque giornate qualche certezza. I numeri

Acr Messina, dopo cinque giornate qualche certezza. I numeri

Simone Milioti

Acr Messina, dopo cinque giornate qualche certezza. I numeri

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lunedì 26 Settembre 2022 - 08:35

La trasferta di Catanzaro ha chiuso questo primo mese di campionato. Ecco alcune statistiche interessanti per i biancoscudati allenati da mister Auteri

MESSINA – Il calendario dell’Acr Messina si era rivelato subito in salita e la squadra del presidente Pietro Sciotto non è riuscita a sovvertire il pronostico. Così dopo cinque giornate ha racimolato solo un punto. Tra le sfide giocate ci sono state tre trasferte Francavilla, Avellino e Catanzaro; e due sfide casalinghe l’esordio col Crotone e la Viterbese, da cui è arrivato l’unico punto sin qui della stagione.

“Il calendario duro è finito” ha detto Auteri dopo Catanzaro, quasi tirando un sospiro di sollievo. Sabato prossimo allo stadio Franco Scoglio di Messina arriverà il Giugliano, una partita da non sbagliare ma ci sarà tempo per presentarla. Dopo cinque giornate giocate nel mese di settembre è il momento di dare uno sguardo ai numeri e capire che forma ha preso la squadra.

Se è vero che gli avversari settembrini erano meno abbordabili ci si aspetta che dalle prossime sfide la squadra continuerà a giocare allo stesso modo ma i risultati miglioreranno. Ma già qui nasce un dubbio: in che modo giocherà il Messina? L’allenatore Auteri dopo due partite disputate col modulo 3-4-3 ha abbandonato la difesa a tre per passare ad un più inedito, per la sua storia, 4-3-3.

Gli uomini di fiducia di Auteri

Sono in cinque i calciatori che hanno goduto della fiducia di Gaetano Auteri sin dall’inizio della stagione partendo sempre titolari. Tra loro c’è ovviamente il portiere Riccardo Daga che non è mai stato sostituito. Immancabili nell’11 titolare di partenza di Auteri anche il difensore Daniele Trasciani. A loro si aggiungono in mediana i centrocampisti Lamine Fofana e Roberto Marino. Tra gli attaccanti massima fiducia a Ibourahima Balde e su questa scelta alcuni nutrono dubbi, ma quando gli è stato nominato il mister ne ha sempre parlato bene.

Sempre in attacco troviamo chi ha giocato tutte e cinque le partite, magari subentrando dalla panchina. Curiale che è il giocatore del Messina che è subentrato più di tutti dalla panchina in questo inizio di stagione, ben quattro volte. A cinque presenze anche Catania, più i centrocampisti Fiorani e Konate, molto duttile quest’ultimo che si sta adattando a giocare terzino destro nella difesa a quattro.

Con l’ingresso di Mallamo nel finale di partita a Catanzaro Auteri ha dato un’occasione a tutti i giocatori di movimento. Escluso quindi il secondo portiere Lewandowski e il fuori lista Celic. Mai utilizzati fin qui anche i giocatori della Primavera aggregati in prima squadra Spartà, terzo portiere, Nicosia e D’Amore.

Il calo nei secondi tempi

Un altro dato lampante che è confermato dai numeri, ma è stato evidente anche nella partita di Avellino, è il calo avuto dalla formazione nei secondi quarantacinque minuti di gioco. Basandoci sul numero delle reti segnate, 4 da inizio campionato, e subite, 11 dopo cinque giornate, i dati statistici indicano come nel secondo tempo l’Acr Messina abbia segnato solo una volta, all’esordio contro il Crotone, e ha invece subito 7 gol, quasi il doppio di quelli incassati nei primi quarantacinque minuti, 4.

Restando per un attimo alle reti segnate dal Messina sono tutte arrivate su azione e alla squadra peloritana non sono stati concessi calci di rigore. Anche sui gol subiti solo due di questi sono arrivati da situazioni da fermo, un rigore e una punizione diretta, ma per il resto il Messina quando è chiamato a difendere da calcio piazzato, calci d’angolo o punizioni crossate in area, non ha preso gol.

Per tre volte i biancoscudati hanno concluso i primi tempi con risultati utili, sul pareggio (Francavilla, Avellino) o addirittura in vantaggio (Viterbese). Ma di queste solo una alla fine si è trasformata in un risultato che ha portato punti al termine dei 90 minuti. Solo la sfida casalinga con la Viterbese, in cui però i locali si sono fatti rimontare. Per una squadra che come ha spesso ripetuto Auteri non ha problemi fisici legati alla preparazione bisogna capire se esiste un problema di tenuta mentale magari legato all’inesperienza; un problema dei cambi dalla panchina inferiori agli avversari o a chi vanno a sostituire; o ancora se è sbagliata la lettura da parte dell’allenatore a partita in corso. 

Minutaggio e utilizzo dei giocatori

Il più utilizzato visto il suo impiego da titolare senza mai essere sostituito in tutte e cinque le partite sin qui disputate è Daga, il portiere ha già giocato per 483 minuti. Dietro di lui Balde con 464, l’attaccante di origini senegalesi è stato sostituito nei finali di due partite. Marino, Trasciani e Fofana, gli altri sempre partiti titolari, hanno accumulato a testa un minutaggio oltre i 400 minuti. Seguono poi Konate, Fiorani, Filì, Catania e Angileri tra coloro che sono rimasti in campo più minuti.

Quelli che hanno giocato meno sin qui sono stati Mallamo, in tutto 7 minuti, Piazza (che probabilmente visto l’infortunio non rivedremo tanto presto in campo), poi Berto, Napoletano e Fazzi. L’esterno di Barga ha esperienza e per lui possiamo dire per certo che non è stato per scelta tecnica che ha giocato così poco. Interessante infine il dato di Zuppel utilizzato tre volte, di cui una anche da titolare, ma che non ha raggiunto neanche il minutaggio di una partita intera, fermandosi a 78 minuti compresi i vari recuperi concessi.

In ultimo, senza entrare nel complicato meccanismo che la Lega utilizza per calcolare il minutaggio degli Under, calciatori nati dal 2000 in poi, sui 5.254 minuti giocati sin qui dai 22 calciatori utilizzati da mister Auteri i giovani del Messina ne hanno giocati 2.207. Gli Under nella rosa dell’Acr Messina ricordiamo sono: Daga, Berto, Filì, Angileri, Trasciani, Nicosia, Fiorani, Mallamo, D’Amore, Iannone, Zuppel, Piazza e Napoletano.

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2 commenti

  1. L’unica certezza è il solo e unico punto in classifica. Tutto il resto è solo evidenza. Evidenza che non è certo la squadra di qualità sbandierata dalla società allorché ha addossato ad altre cause le sconfitte sinora incassate.

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  2. Si qualche certezza comincia a esserci questa certezza si chiama Cnd.

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