Piano di rientro entro il 10 settembre, scadenza per l'iscrizione in Serie D il 10 luglio con migliaia di euro da sborsare e da far vagliare al commissario giudiziario
MESSINA – Sul fallimento dell’Acr Messina arriva una mano d’aiuto dal tribunale che ha dato tempo alla società, 60 giorni, per tornare dal giudice il prossimo 10 settembre con un piano per superare lo stato di crisi, il sostituto procuratore Monaco era per l’inammissibilità dell’istanza. Alla fine così si è deciso e i creditori dovranno essere pagati e il Messina di Stefano Alaimo, compaiono lui e Cissè nei documenti del tribunale non l’ex presidente Sciotto ancora titolare del 20% della società, dovrà presentare un piano dettagliato. Ci sarà comunque qualcuno a vederci chiaro, l’avvocata Maria Di Renzo, indicata dal giudice quale commissario giudiziario che riceverà una relazione periodica e dovrà essere informata per le operazioni superiori ai 5 mila euro. Al Messina tutto ciò costerà al momento (solo) 15 mila euro da versare come costo della procedura in modo immediato.
L’iscrizione in Serie D
Per evitare il fallimento in tribunale il Messina avrà tempo fino al 10 settembre, entro il 10 luglio però va garantito un futuro sportivo a questa società, con a capo un presidente che mesi fa aveva annunciato cha avrebbe presentato le dimissioni e che soprattutto è stato inibito per dieci mesi contestualmente alla penalizzazione di 14 punti. Allo stato dei fatti poi la società con cui si deve per forza interloquire al momento si è inceppata finanziariamente alla prima scadenza di poco più di 100mila euro.
Fatta questa premessa per non perdere il titolo sportivo l’iscrizione in Serie D va formalizzata dal 4 al 10 luglio entro le ore 17, sperando di non ridursi all’ultimo. Serviranno inoltre tra gli altri documenti i dati della società, l’organigramma (anche questo sconosciuto da parte di Aad Invest) e il campo principale (immaginiamo che il sindaco dia disponibilità ma molti anche tra i consiglieri vorrebbero fare resistenza). Bisognerà ancora fare un versamento di più di 20mila euro, e qui occorrerà quindi passare dalla commissario giudiziario Di Renzo, per coprire la tassa d’iscrizione di 16 mila euro a cui si aggiungono tassa associativa (300 euro), iscrizione campionato Under 19 (2mila euro), e si dà per scontato che il Messina abbia una Primavera, acconto spese di oltre tremila euro a cui aggiungere assicurazione dei tesserati, calciatori più dirigente da calcolare. Andrà inoltre presentata una fideiussione bancaria pari a 31mila euro.
Scadenze perentorie prima della presentazione del piano di rientro
Per una società, con presidente dimissionario e comunque inibito, incapace di saldare stipendi e contributi nei mesi scorsi, e che deve presentare un piano di rientro sembra fantascienza riuscire a trovare dal nulla ulteriori somme per l’iscrizione in D oltre quelle già dovute. In tutto ciò andranno comunque assolti i pagamenti dovuti per la stagione professionistica conclusa pagando tutto ciò che era in programma fino a maggio 2025, ma ancora prima di presentare il piano di rientro perché le deadline cadono prima. Nel caso degli stipendi di maggio andrà fatto entro il 10 luglio prossimo. In questo caso quindi oltre al Tribunale di Messina che vigilerà sui conti la Co.Vi.So.C. comunicherà al dipartimento interregionale la posizione debitoria della società.
Se si riuscisse a formalizzare l’iscrizione al campionato di serie D entro il 10 luglio per le società provenienti dall’area professionistica, quale appunto il Messina, ci sarebbe un altro termine perentorio entro il 21 agosto 2025. Entro quella data andranno assolti pagamenti per tesserati, dipendenti, collaboratori etc per la mensilità di giugno 2025, in caso di inosservanza il Messina potrebbe ricevere un ulteriore punto di penalizzazione. La società potrebbe anche salvarsi dal fallimento ma potrebbe non riuscire a iscriversi al campionato.
Oltre l’Acr Messina la Cooperativa dal sindaco
Nella giornata di mercoledì l’appena nata Società Cooperativa Calcio Messina ha presentato al sindaco di Messina Federico Basile l’advisor di rilievo internazionale Dante Scibilia. Il professionista è stato dirigente del Venezia di Tacopina e consulente a Catania di Pelligra, un incontro di natura interlocutoria con Scibilia che ha confermato la propria disponibilità ad attivarsi per il calcio cittadino. Resta da capire se per rilevare una società che al momento è salva dal fallimento o se per ripartire con un nuovo titolo, qualora fosse possibile ottenerlo, nel prossimo campionato di Eccellenza.
