Nel post partita la vittoria diventa marginale. Mister Romano: "Dispiaciuto per Martello, non ci tesserano calciatori, personalmente valuterò"
MESSINA – Terremoto in casa Messina. In conferenza stampa si presenta il direttore sportivo Giovanni Martello che dopo aver commentato con orgoglio il risultato e il miracolo in corso dei peloritani annuncia il suo passo indietro. In settimana entrante la proprietà nuova dovrebbe definitivamente operare da sola senza più il Tribunale, ma l’allenatore spiega come da settimane ci siano giocatori aggregati che non vengono tesserati. Il ds non sente la fiducia della società e fa un passo indietro aspettando notizie della società. L’allenatore, scuro in volto nonostante la vittoria, fa sapere che rifletterà sul da farsi, condividendo la scelta del dirigente.
Martello: “Faccio un passo indietro”
Giovanni Martello, direttore sportivo Acr Messina: “Da inizio campionato l’importante è sempre vincere. Non ci interessa come, belli o brutti o sporchi, i tre punti sono l’unica cosa che conta. Da quando abbiamo iniziato abbiamo visto il solito Messina operaio e umile, questo è l’atteggiamento che ci siamo prefissati dall’inizio e solo continuando così si può riuscire in questa impresa che non è più una chimera. Ad oggi siamo in piena corsa per la salvezza, lo merita la città, il pubblico e la società. Fa effetto guardare la classifica e non essere più ultimi. Ho vissuto tanti spogliatoi e in questo ho trovato un’alchimia che non ho riscontrato altrove. Abbiamo tolto la penalizzazione, abbiamo iniziato a fare punti, ora abbiamo tolto l’ultimo posto e la salvezza diretta è a sei lunghezze. Chi segna a noi interessa poco, il gruppo è omogeneo e coeso. La dice lunga anche che oggi la squadra ha giocato con quattro under in campo. A proposito del mercato vi vorrei comunicare che da oggi mi fermo e faccio un passo indietro. È giusto che la società faccia le proprie scelte da martedì e io faccio un passo indietro, non percepisco questa fiducia sulla mia persona, senza polemica o astio devo fare un passo indietro. Da 18 anni faccio il direttore sportivo, non faccio parte di nessun giro particolare, non porto sponsor non mi faccio raccomandare e quello che faccio l’ho guadagnato con l’onestà e in questo momento faccio un passo indietro e mi sento privilegiato di essere stato a Messina. La mia professionalità mi impone di non entrare nei dettagli, non faccio polemica, se la società lo riterrà opportuno chiarirò con i presidenti. Ho troppo rispetto per società, città e tifoseria per farlo adesso. Neanche il mister sapeva nulla, l’ho lasciato libero di concentrarsi sulla partita”.
Romano: “Valuterò in settimana”

Giuseppe Romano, allenatore Acr Messina: “Ne avevamo già parlato col direttore, sono dispiaciutissimo ma capisco le sue ragioni. Facciamo accordi con calciatori ma poi vengono valutati diversamente, capisco il suo momento e la sua decisione, per quanto riguarda me farò anche io delle mie riflessioni e non significa che mi sto dimettendo. Valuteremo in settimana. Avevamo possibilità di raddoppiare nei primi venti minuti e non l’abbiamo fatto. Noi poi abbiamo carenze davanti e si va in affanno e in sofferenza, elogio i ragazzi hanno vinto una partita col cuore. Hanno attaccamento e voglia di centrare l’obiettivo. L’importante era prendere questi benedetti tre punti, in classifica non siamo più ultimi ed è positivo. Ci avviciniamo in modo preponderante alla zona salvezza. Dobbiamo mantenere l’umiltà e lavorare settimana dopo settimana per uscire da questa zona playout il più presto possibile. Abbiamo fatto un capolavoro, il direttore ha le sue ragioni, oggi abbiamo giocato con quattro under, quando potevamo tesserare Pedicone anche a titolo gratuito e non è stato fatto. Chi come il direttore esercita questa professione deve avere il diritto di scegliere i calciatori che vuole. A caldo in questo momento non do dichiarazioni affrettate sul mio futuro, le dimissioni del direttore mi feriscono tanto. Ci abbiamo messo la faccia e lottato contro i mulini a vento, giorno dopo giorno non si sapeva se l’indomani potevamo entrare in campo per un allenamento. Nel momento dove dovremmo avere una spinta e tutto viene frenato dico che mi dispiace che una persona seria, capace e con tanta dignità capisco le sue ragioni. Abbiamo due giocatori che si allenano con noi da 15 giorni e avevano accennato di giocare a titolo gratuito ma non sono stati tesserati, mi chiedo qual’è la motivazione? Noi non vogliamo mandare nulla a monte, lavoriamo da mesi, noi vogliamo salvarla dentro il campo dopo che, giorno 9, sarà salvata fuori dal campo. La squadra va rinforzata, i ragazzi hanno voglia e sono strepitosi, manchiamo in tante cose. O la squadra si rinforza in modo serio, anche nella possibilità di fare i cambi”.
