Piattaforma di Pace, si tenta di scongiurare la chiusura. Cos’è stato fatto e cosa resta da fare

Piattaforma di Pace, si tenta di scongiurare la chiusura. Cos’è stato fatto e cosa resta da fare

Marco Ipsale- Francesca Stornante

Piattaforma di Pace, si tenta di scongiurare la chiusura. Cos’è stato fatto e cosa resta da fare

Tag:

mercoledì 10 Settembre 2014 - 22:04

Comune e MessinAmbiente ottimiste sulla possibilità di terminare in brevissimo tempo i lavori di messa in sicurezza della struttura. Nel frattempo, è già pronta una nuova ordinanza che rimoduli la precedente soprattutto per ciò che concerne lo stoccaggio dei rifiuti a terra

Il responso da parte di Asp, Arpa e Provincia sembrerebbe irrevocabile: il Comune non può utilizzare la piattaforma di Pace come stoccaggio temporaneo dei rifiuti. Un’ipotesi che getterebbe nel panico la città poiché potrebbe comportare un peggioramento nella già carente raccolta della spazzatura.

Si è tentato di correre ai ripari nel corso di un lungo incontro tra l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, il dirigente del dipartimento Ambiente e Sanità, Domenico Signorelli, ed il commissario di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, durante il quale sono state visionate tutte le relazioni presentate negli ultimi mesi da parte di Asp, Arpa e Provincia, in seguito ai vari sopralluoghi. Sulla scorta delle osservazioni mosse, MessinAmbiente ha attuato tutta una serie di interventi che sono stati sintetizzati in una relazione preparata la scorsa settimana.

“ A maggio è stato ripristinato il piazzale dell’intera piattaforma e in particolare l’area di carico destinata a deposito preliminare e della quale sono state ripristinate anche le pendenze. È stata ripristinata la recinzione perimetrale rinforzata con una paratia di un metro oltre il muro di cinta. Per questa recinzione si è utilizzata una rete con maglie 10 x 10 ed entro il 15 settembre si provvederà ad aggiungere su questa rete una maglia più fitta per aumentare l’efficacia della protezione delle dispersioni eoliche dei rifiuti e ridurre la dispersione di polveri. Le acque meteoriche provenienti dal costone collinare sono state sempre e lo sono tuttora naturalmente regimentate, garantendo che non entrino in piattaforma. La pulizia del costone che si effettuerà in questi giorni ne evidenzierà l’efficacia. Le operazioni di carico dei mezzi si effettuano ancora con la pala meccanica, procedimento da ritenersi in emergenza in quanto, pur essendo stato ripristinato il nastro trasportatore, è necessario effettuare la triturazione dei rifiuti per non dimezzare la massa caricata nei mezzi direttamente con il nastro trasportatore. È stato infine necessario il ripristino del telecomando del trituratore per effettuare tali operazioni in sicurezza”.

La cartellonistica indicante la tipologia di rifiuti nelle aree di deposito è stata realizzata e installata. Le aree dedicate al deposito di materiali provenienti da raccolta differenziata rispondono ai criteri che le identificano come zone di conferimento e deposito dei rifiuti non pericolosi, attrezzate con cassoni scarrabili/contenitori e aree impermeabilizzate e opportunamente delimitate. L'ingresso in piattaforma dei mezzi è coordinato dal personale per evitare interferenze tra quelli di Messinambiente e i mezzi privati. In questi giorni, assicura la società, sarà sistemata la segnaletica orizzontale, altra criticità rilevata dagli Enti controllori. Stesso discorso per l'acquisto della cartellonistica relativa a indicare comportamenti e divieti per evitare rischi per gli operatori. Per quanto riguarda la tettoia, fin dall'inizio richiesta da Asp, Arpa e Provincia, è stato dato incarico a professionista esterno per la progettazione e l'ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione della copertura dell'area destinata a deposito preliminare che presenta alcune criticità dovendo essere alta oltre gli 8 metri e con una luce di circa 25 metri, senza pilastri al centro. La prevenzione incendi viene effettuata con adeguate procedure e un sistema di estintori mobili e carrellabili, mentre periodici interventi di disinfestazione e derattizzi e sono da sempre programmati e attuati. La vasca di contenimento del percolato risulta non visibile e ispezionabile durante le fasi di carico, se effettuate con la pala meccanica, come avviene ancora oggi, tuttavia svolge le sue funzioni di intercettazione dei reflui, assicurano da via Dogali. È stata presentata alla Regione la richiesta di autorizzazione per il ricondizionamento dei rifiuti e è deposito preliminare dei rifiuti, in modo da non dover più operare in regime di ordinanza straordinaria. È stato richiesto l'avvio della procedura di VIA per il quale si sta redigendo apposito studio di impatto ambientale. Questa richiesta, spiega Messinambiente, rende l'iter più lungo.

Tutte operazioni che inducono il Comune e MessinAmbiente a ritenere che la piattaforma di Pace possa continuare ad essere utilizzata. Mancherebbero, infatti, solo altri piccoli interventi. In particolare, il potenziamento della rete antivento, ma il commissario Ciacci ha assicurato che sarà sistemata entro venerdì, ed altri piccoli accorgimenti a riguardo della cartellonistica per indicare ai camion il percorso da seguire.

E’ stata allora approntata una bozza di una nuova ordinanza e già nella giornata di oggi si studierà la forma migliore per rimodulare quella precedente, soprattutto per ciò che concerne lo stoccaggio dei rifiuti a terra. L’obiettivo è quello di continuare a utilizzare Pace come stoccaggio temporaneo dei rifiuti, prima di essere trasportati alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Viceversa, potrebbe acuirsi un’emergenza che non è mai terminata del tutto.

Marco Ipsale- Francesca Stornante

18 commenti

  1. COMMENTO APERTO all’ing.BENEDETTO ALBERTI e per conoscenza ai consiglieri comunali della PRIMA COMMISSIONE. L’ing. ALBERTI si è imposto all’attenzione dei messinesi nella recente querelle tra ATO e MessinAmbiente, pochi sapevano di ALBERTI come il deus ex machina dei rifiuti, l’uomo che più di tutti conosca questo mondo avvolto nella nebbia. Caro ALBERTI lei nei costi del piano finanziario 2013 ha inserito tra i COSTI D’USO DEL CAPITALE la voce AMMORTAMENTI pari a € 3.775.396, voce esclusa dal piano finanziario del 2012. Spieghiamo ai messinesi, facciamolo insieme, cosa sono gli AMMORTAMENTI: servono per ripartire in più anni finanziari l’acquisto dei beni che non esauriscono la loro utilità nel corso di un solo esercizio, non potremmo essere più chiari. A questo proposito la invito ad allegare al piano 2014 una tabella con la ripartizione di tali costi suddivisi per grandi categorie. Scorrendo il piano del 2013 non si trova traccia degli INVESTIMENTI relativi al 2013, ma sappiamo di quelli di Alessio CIACCI, per cui la invito ad allegare la TABELLA INVESTIMENTI per il 2014, come lei sa bene sono necessari in una azienda di servizi di igiene ambientale, quasi obbligatori, per poterli adempiere con efficacia e funzionalità e con automezzi e attrezzature, anche per questa tabella la descrizione per grandi categorie e i relativi importi. Caro ALBERTI se ci sono AMMORTAMENTI ci deve essere la REMUNERAZIONE del capitale investito, spieghiamolo insieme ai messinesi con parole terra terra: è la voce in cui vanno inseriti quegli oneri per la remunerazione dei mezzi propri e di eventuali mezzi di terzi, a cui si aggiunge il rischio d’impresa. Di questa voce non c’è traccia nei piani finanziari. LA RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE. I CONSIGLIERI COMUNALI farebbero bene a leggere con attenzione i miei commenti e il piano finanziario perchè i picciuli per mantenere questo scassata baracca rifiuti li sborsano i messinesi, non tutti a dire il vero.

    0
    0
  2. COMMENTO APERTO all’ing.BENEDETTO ALBERTI e per conoscenza ai consiglieri comunali della PRIMA COMMISSIONE. L’ing. ALBERTI si è imposto all’attenzione dei messinesi nella recente querelle tra ATO e MessinAmbiente, pochi sapevano di ALBERTI come il deus ex machina dei rifiuti, l’uomo che più di tutti conosca questo mondo avvolto nella nebbia. Caro ALBERTI lei nei costi del piano finanziario 2013 ha inserito tra i COSTI D’USO DEL CAPITALE la voce AMMORTAMENTI pari a € 3.775.396, voce esclusa dal piano finanziario del 2012. Spieghiamo ai messinesi, facciamolo insieme, cosa sono gli AMMORTAMENTI: servono per ripartire in più anni finanziari l’acquisto dei beni che non esauriscono la loro utilità nel corso di un solo esercizio, non potremmo essere più chiari. A questo proposito la invito ad allegare al piano 2014 una tabella con la ripartizione di tali costi suddivisi per grandi categorie. Scorrendo il piano del 2013 non si trova traccia degli INVESTIMENTI relativi al 2013, ma sappiamo di quelli di Alessio CIACCI, per cui la invito ad allegare la TABELLA INVESTIMENTI per il 2014, come lei sa bene sono necessari in una azienda di servizi di igiene ambientale, quasi obbligatori, per poterli adempiere con efficacia e funzionalità e con automezzi e attrezzature, anche per questa tabella la descrizione per grandi categorie e i relativi importi. Caro ALBERTI se ci sono AMMORTAMENTI ci deve essere la REMUNERAZIONE del capitale investito, spieghiamolo insieme ai messinesi con parole terra terra: è la voce in cui vanno inseriti quegli oneri per la remunerazione dei mezzi propri e di eventuali mezzi di terzi, a cui si aggiunge il rischio d’impresa. Di questa voce non c’è traccia nei piani finanziari. LA RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE. I CONSIGLIERI COMUNALI farebbero bene a leggere con attenzione i miei commenti e il piano finanziario perchè i picciuli per mantenere questo scassata baracca rifiuti li sborsano i messinesi, non tutti a dire il vero.

    0
    0
  3. COMMENTO APERTO a Guido SIGNORINO. Caro vicesindaco, intanto le rinnovo la mia stima, sicuramente non è facile muoversi nel labirinto spaventoso della finanza locale, non basta essere professori universitari, certamente non guasta. Caro SIGNORINO la sua relazione al piano tariffario 2013 era carente nella parte inerente l’applicazione dei coefficienti previsti dal DPR 158 del 1999, Kc e Kd in particolare, necessari al calcolo della tariffa per le utenze non domestiche. Lei ci deve spiegare meglio perchè al fine di contenere gli aumenti cospicui della tariffa per alcune categorie, I FIGLI, sono stati applicati i Kc e i Kd minimi, guarda caso sono quelle più produttrici di rifiuti e di cui non sappiamo nulla sul loro censimento, all’opposto si sono penalizzati I FIGLIASTRI, cioè le altre categorie, a cui sono stati applicati i Kc e Kd quasi massimi, per le famiglie ancora peggio, soprattutto nella parte variabile della tariffa. A mio avviso ROMOLO DELL’ACQUA ha tenuto conto, incredibilmente e illegittimaménte, della consistente evasione e di chi pur censito non paga. LE CHIEDO FORMALMENTE come cittadino di riportare nella sua relazione al piano tarifario 2014, non solo il numero degli abitanti di Messina, ma anche il gettito TARSU 2012 e TARES 2013;
    il numero di utenze UD e UND, quest’ultime distinte per categoria; il criterio di suddivisione dell’intera tariffa in parte fissa e variabile; il criterio di suddivisione della parte fissa tra UD e UND; il criterio di suddivisione della parte variabile tra UD e UND;specifiche sulla scelta degli indici di produzione dei rifiuti (Ka, Kb, Kc, Kd). LA RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE.

    0
    0
  4. COMMENTO APERTO a Guido SIGNORINO. Caro vicesindaco, intanto le rinnovo la mia stima, sicuramente non è facile muoversi nel labirinto spaventoso della finanza locale, non basta essere professori universitari, certamente non guasta. Caro SIGNORINO la sua relazione al piano tariffario 2013 era carente nella parte inerente l’applicazione dei coefficienti previsti dal DPR 158 del 1999, Kc e Kd in particolare, necessari al calcolo della tariffa per le utenze non domestiche. Lei ci deve spiegare meglio perchè al fine di contenere gli aumenti cospicui della tariffa per alcune categorie, I FIGLI, sono stati applicati i Kc e i Kd minimi, guarda caso sono quelle più produttrici di rifiuti e di cui non sappiamo nulla sul loro censimento, all’opposto si sono penalizzati I FIGLIASTRI, cioè le altre categorie, a cui sono stati applicati i Kc e Kd quasi massimi, per le famiglie ancora peggio, soprattutto nella parte variabile della tariffa. A mio avviso ROMOLO DELL’ACQUA ha tenuto conto, incredibilmente e illegittimaménte, della consistente evasione e di chi pur censito non paga. LE CHIEDO FORMALMENTE come cittadino di riportare nella sua relazione al piano tarifario 2014, non solo il numero degli abitanti di Messina, ma anche il gettito TARSU 2012 e TARES 2013;
    il numero di utenze UD e UND, quest’ultime distinte per categoria; il criterio di suddivisione dell’intera tariffa in parte fissa e variabile; il criterio di suddivisione della parte fissa tra UD e UND; il criterio di suddivisione della parte variabile tra UD e UND;specifiche sulla scelta degli indici di produzione dei rifiuti (Ka, Kb, Kc, Kd). LA RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE.

    0
    0
  5. Ma non comprendono che se chiudono Pace il centro cittadino diverrà come la periferia, che la spazzatura arriverà fino alle finestre …

    0
    0
  6. Ma non comprendono che se chiudono Pace il centro cittadino diverrà come la periferia, che la spazzatura arriverà fino alle finestre …

    0
    0
  7. IUCK,TARI,TARSU,TASI MA A TISI NON CI VENI A QUESTI …….

    0
    0
  8. IUCK,TARI,TARSU,TASI MA A TISI NON CI VENI A QUESTI …….

    0
    0
  9. Per anni, ialacqua ha tuonato contro le discariche.
    Da tempo, ne ha aperto una a Pace.
    O sbagliava prima o sbaglia adesso.
    In entrambi i casi, dimostra, al pari dei suoi colleghi di essere assolutamente inadeguato al ruolo ricoperto.
    Lui che ne distribuiva a tonnellate a destra e a manca, adesso dovrà essere sommerso dal carbone.
    In ogni caso: che figura vergognosa e barbina!!!!!!!!!!!!!!
    George

    0
    0
  10. Per anni, ialacqua ha tuonato contro le discariche.
    Da tempo, ne ha aperto una a Pace.
    O sbagliava prima o sbaglia adesso.
    In entrambi i casi, dimostra, al pari dei suoi colleghi di essere assolutamente inadeguato al ruolo ricoperto.
    Lui che ne distribuiva a tonnellate a destra e a manca, adesso dovrà essere sommerso dal carbone.
    In ogni caso: che figura vergognosa e barbina!!!!!!!!!!!!!!
    George

    0
    0
  11. COMMENTO APERTO a Guido SIGNORINO. Caro professore non vorrei dare l’impressione che sia facile la RIPARTIZIONE dei costi tra le utenze domestiche UD e non domestiche UND. Per i COSTI FISSI la suddivisione è più semplice, abbiamo a disposizione le superfici degli immobili e il numero delle utenze censite, semmai da verificare attentamente, e due dati di riferimento ereditati, il 70% per le UD e il 30% per le UND, da rivedere a tutti i costi. Per la ripartizione dei COSTI VARIABILI la suddivisione tra UD e UND, in assenza di strumenti di quantificazione puntuali della produzione di rifiuti, E’ PIU’ COMPLICATA, per questo si è legiferato in attesa di dotarsi nel terzo millennio di quei strumenti di misura. I criteri del DPR 158/1999 e le linee guida dell’ARPAV, cioè dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale, arricchiti dai campioni statistici predisposti da MessinAmbiente e ATO( ci sono?) determinano in modo statisticamente attendibile la produzione annua di rifiuti prodotti dalle utenze UD e UND. La suddivisione dei rifiuti del 2013 è TOTALMENTE SBALLATA, si è diviso a muzzu il costo totale in € trasformandolo in Kg, con il risultato che la produzione totale dei rifiuti a Messina sia stata di 44.424.677 Kg(44.425 t), UD 25.229.813 Kg(24.230 t) (UND 19.194.863 Kg(19.195 t), MAGARI, avremmo una produzione di rifiuti per messinese pari a 184 Kg, un record mondiale.

    0
    0
  12. COMMENTO APERTO a Guido SIGNORINO. Caro professore non vorrei dare l’impressione che sia facile la RIPARTIZIONE dei costi tra le utenze domestiche UD e non domestiche UND. Per i COSTI FISSI la suddivisione è più semplice, abbiamo a disposizione le superfici degli immobili e il numero delle utenze censite, semmai da verificare attentamente, e due dati di riferimento ereditati, il 70% per le UD e il 30% per le UND, da rivedere a tutti i costi. Per la ripartizione dei COSTI VARIABILI la suddivisione tra UD e UND, in assenza di strumenti di quantificazione puntuali della produzione di rifiuti, E’ PIU’ COMPLICATA, per questo si è legiferato in attesa di dotarsi nel terzo millennio di quei strumenti di misura. I criteri del DPR 158/1999 e le linee guida dell’ARPAV, cioè dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale, arricchiti dai campioni statistici predisposti da MessinAmbiente e ATO( ci sono?) determinano in modo statisticamente attendibile la produzione annua di rifiuti prodotti dalle utenze UD e UND. La suddivisione dei rifiuti del 2013 è TOTALMENTE SBALLATA, si è diviso a muzzu il costo totale in € trasformandolo in Kg, con il risultato che la produzione totale dei rifiuti a Messina sia stata di 44.424.677 Kg(44.425 t), UD 25.229.813 Kg(24.230 t) (UND 19.194.863 Kg(19.195 t), MAGARI, avremmo una produzione di rifiuti per messinese pari a 184 Kg, un record mondiale.

    0
    0
  13. i suoi commenti non li leggo,sono troppo difficili per un ignorante come me.ma se lei è bravo perchè non chiede a renatuzzo di pigliarlo come esperto ,almeno ci risparmia i suoi commenti e può stare vicino al tibetano.

    0
    0
  14. i suoi commenti non li leggo,sono troppo difficili per un ignorante come me.ma se lei è bravo perchè non chiede a renatuzzo di pigliarlo come esperto ,almeno ci risparmia i suoi commenti e può stare vicino al tibetano.

    0
    0
  15. Ha ragione, infatti io credo, e spero di non sbagliarmi, che lo stoccaggio dei rifiuti a Pace sia una misura di alleggerimento in attesa della differenziata.
    Solo con quella riusciremo ad abbassare drasticamente il conferimento in discarica e quindi anche le spese.
    Riusciremo anche a ripulire meglio le zone che partiranno successivamente con la differenziata.
    Direi che tutto si giocherà sulla nostra capacità e su quella del Comune di riuscire a differenziare.
    Questa per altro è una strada che solo Accorinti ha avuto la capacità e la voglia di percorrere.
    Non vi sono alternative e nessuno se ne è mai occupato prima.
    Ma questo chiaramente non importa a chi vuole solo criticare ed insultare.

    Salvatore

    0
    0
  16. Ha ragione, infatti io credo, e spero di non sbagliarmi, che lo stoccaggio dei rifiuti a Pace sia una misura di alleggerimento in attesa della differenziata.
    Solo con quella riusciremo ad abbassare drasticamente il conferimento in discarica e quindi anche le spese.
    Riusciremo anche a ripulire meglio le zone che partiranno successivamente con la differenziata.
    Direi che tutto si giocherà sulla nostra capacità e su quella del Comune di riuscire a differenziare.
    Questa per altro è una strada che solo Accorinti ha avuto la capacità e la voglia di percorrere.
    Non vi sono alternative e nessuno se ne è mai occupato prima.
    Ma questo chiaramente non importa a chi vuole solo criticare ed insultare.

    Salvatore

    0
    0
  17. La bocca della verità 11 Settembre 2014 15:00

    Ma mariedit la fa o lo è … lo capirebbe pure un bambino che quegli importi erano somme per investimenti che avrebbe dovuto effettuare Messinambiene, che, invece, non ha fatto.
    Adesso, se il Comune ha pagato quelle somme a fronte di investimenti non effettuati, dovrebbe immediatamente chiederne la restituzione … oppure no? A Mariedit l’ardua sentenza.
    Invece l’Ing. Alberti è da ammirare per il coraggio che ha dimostrato …. nessuno mai aveva denunciato tale situazione … bravo Ing. Alberti … ti meriti le congratulazioni di tutti noi cittadini.

    0
    0
  18. La bocca della verità 11 Settembre 2014 15:00

    Ma mariedit la fa o lo è … lo capirebbe pure un bambino che quegli importi erano somme per investimenti che avrebbe dovuto effettuare Messinambiene, che, invece, non ha fatto.
    Adesso, se il Comune ha pagato quelle somme a fronte di investimenti non effettuati, dovrebbe immediatamente chiederne la restituzione … oppure no? A Mariedit l’ardua sentenza.
    Invece l’Ing. Alberti è da ammirare per il coraggio che ha dimostrato …. nessuno mai aveva denunciato tale situazione … bravo Ing. Alberti … ti meriti le congratulazioni di tutti noi cittadini.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007