La giovane è stata la prima bambina portata in Italia dopo la fine del regime di Ceausescu. Il suo libro in classe per sensibilizzare gli studenti
ROMA – La storia di Anna Barbera ha travalicato i confini messinesi per sbarcare nelle scuole laziali. Del suo libro, “Andreea Baev. Nata adulta con occhi da bambina”, si è già parlato nel 2023, quando la giovane donna di origini romene lo ha scritto e pubblicato per raccontare il suo lungo percorso di bambina. Lei è stata, infatti, la prima adottata in Italia dopo la fine del regime di Ceausescu in Romania. Aveva appena sei anni quando nel 1990 è stata accolta a Saponara da Pietro Barbera e Caterina Calabrò. Da allora sono passati 35 anni.
Anna in classe per parlare di adozione
E a maggio Anna, ormai messinese d’adozione, che prosegue nel suo percorso per diventare docente, è stata ospite dell’istituto comprensivo Anzio V, in provincia di Roma. Ha raccontato la sua storia agli alunni e ai colleghi, dal viaggio all’arrivo in Italia, dalla battaglia dei genitori per averla in Italia e fino ai problemi di una bambina nel conquistare il proprio posto con i suoi pari, affrontando anche bullismo e cattiverie. L’incontro a Roma è stato organizzato dal circolo Lions locale e potrebbe essere soltanto il primo di una serie. Non è escluso, spiega Anna, che incontri simili possano essere replicati a Messina.
Anna Barbera: “Ci sono ancora troppi tabù”
Anna ha spiegato: “Ho presentato il libro per raccontare la mia storia ai ragazzi, in un contesto sociale che vede sempre più giovani in attesa di affido, senza genitori, o stranieri in case-famiglia. Volevo parlare non soltanto agli studenti ma anche agli adulti. Ancora oggi queste tematiche vengono viste come tabù, parlo anche di adozione e affido. Per questo è importante parlarne sempre di più e analizzare insieme ogni aspetto”. Intanto Anna continua a cercare informazioni sui genitori biologici: “Sì, il mio percorso in questo senso continua. Voglio sapere di più delle mie origini”.
