Asia Usb: “La morosità incolpevole non è tra le priorità del Comune di Messina”

Asia Usb: “La morosità incolpevole non è tra le priorità del Comune di Messina”

Asia Usb: “La morosità incolpevole non è tra le priorità del Comune di Messina”

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venerdì 17 Luglio 2015 - 07:24

Il sindacato contesta il bando emanato da palazzo Zanca, che avrebbe ignorato la circolare regionale che includeva tutti i morosi incolpevoli senza nessuna restrizione temporale

“I componenti della VI commissione consiliare si sono mostrati sensibili alla causa. Gli unici assenti erano proprio coloro che hanno il potere di determinare il contenuto del bando, ovvero l’assessore ai Servizi Sociali, Nino Mantineo, ed il dirigente preposto al Dipartimento, Giovanni Bruno”. Il coordinamento provinciale del sindacato Asia Usb punta il dito contro il Comune, che non starebbe dando la giusta attenzione ai “morosi incolpevoli”.

“La Regione ha indicato le linee guida e consentito l’accesso ai benefici a tutti i morosi incolpevoli senza nessuna restrizione temporale – prosegue il sindacato – modificando il precedente orientamento con cui il campo di accesso al contributo per i morosi incolpevoli veniva limitato soltanto a coloro i quali avessero ricevuto citazione di convalida di sfratto nell’anno 2013. Ma il Comune di Messina ha ignorato la circolare e nel nuovo bando, non abbastanza pubblicizzato e già scaduto il 15 luglio, viene inserito come presupposto essenziale la notifica della convalida di sfratto al 2014 , impedendo cosi agli inquilini con convalida di sfratto ricevuta durante l’anno 2015, di accedervi”.

Asia Usb, col supporto dell’avv. Gianfranco Saccà, si muoverà su due strade:

"1) Procederemo con l’ impugnare la deliberazione della Giunta Regionale pubblicata lo scorso mese di aprile, con cui sono state illegittimamente stabilite le “linee guida per la gestione delle risorse finanziarie da assegnare ai Comuni siciliani per contributi ai morosi incolpevoli”, essendo state introdotte ingiustificate restrizioni sia sotto il profilo del reddito minimo per accedere ai benefici, che dal punto di vista dell’importo massimo erogabile e delle relative modalità, in spregio, ripetiamo, al provvedimento normativo nazionale che regolamenta l’istituto;

2) Chiediamo una nuova pubblicazione del bando , con le modifiche essenziali che riguardano l’art. 1 e l’art.8 evidenziate dall’emendamento messo agli atti in sede di Commissione ed inviato già agli uffici preposti”.
Il sindacato chiede anche di utilizzare i 254 milioni di fondi ex Gescal fermi alla Cassa Depositi e Prestiti, “utili per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, per finanziare pratiche dell’autorecupero di edifici pubblici sfitti e quelli abbandonati dai privati per lo sviluppo delle case popolari senza l’intervento delle solite imprese private e cooperative pronte a speculare sulle spalle dei cittadini”.

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