Nuovo Piano del Traffico: l'incarico da 216 mila euro a due società bolognesi

Nuovo Piano del Traffico: l’incarico da 216 mila euro a due società bolognesi

Francesca Stornante

Nuovo Piano del Traffico: l’incarico da 216 mila euro a due società bolognesi

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martedì 06 Febbraio 2018 - 11:41

E' durata due anni la gara per l'affidamento dell'aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano e della relativa Vas. L'ultimo piano risale al 1998. Chi sono le società che hanno vinto la gara. E nel frattempo si continua a parlare di isola pedonale

Ci sono voluti due anni, sedici riunioni della commissione di gara, di cui 7 pubbliche e 9 riservate, numerose verifiche, una gara d’appalto lunga e laboriosa. Sul tavolo l’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano, il famoso Piano che in questi anni è stato spesso al centro del dibattito ogni volta che si è parlato soprattutto delle famigerate isole pedonali. Un appalto da 260 mila euro, un incarico che il Comune due anni fa ha deciso di affidare a professionisti esterni perché i carichi di lavoro del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità non consentivano di affrontare un importante e gravoso impegno di lavoro, come quello di aggiornamento del Pgtu e della connessa Vas. Dunque è stata bandita una gara. Era il 9 gennaio del 2016. E adesso è arrivata l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Sarà la Rete temporanea di imprese composta da TPS PRO s.r.l. Società di Ingegneria e MATE Soc. cooperativa ad occuparsi della revisione del Piano Generale del Traffico Urbano, che si è aggiudicata definitivamente l’appalto offrendo un ribasso del 15% sull’importo a base d’asta. La rete di società redigerà il nuovo piano per 170.570 euro, il Comune spenderà un totale di 216 mila euro, compresi oneri previdenziali e Iva. L’incarico dovrà essere ultimato entro 400 giorni decorrenti dall’avvio dell’esecuzione del contratto, successivo all’affidamento (60 giorni per l’analisi conoscitiva delle attuali condizioni della mobilità urbana, 280 giorni per la proposta di aggiornamento del Pgtu compresa la redazione della Vas, 60 giorni per l’elaborazione della versione finale del Pgtu).

Chi sono le due società? La TPS Pro ha la sua sede a Bologna e fornisce un’ampia gamma servizi professionali nel campo dell’ingegneria del traffico e dei trasporti, avvalendosi di ingegneri esperti in pianificazione dei trasporti, modellistica applicata ed ingegneria del traffico e della circolazione, dell’esperienza a livello nazionale ed internazionale di team interdisciplinari e di consolidate partnership in vari ambiti che vanno dall’urbanistica all’ingegneria ambientale, dall’economia dei trasporti alla logistica ed il geomarketing, abbracciando tutti gli aspetti chiave della pianificazione territoriale e della mobilità sostenibile. La pianificazione dei trasporti e la progettazione di infrastrutture sono le attività principali di TPS Pro. La Mate invece ha sede legale a Bologna e sede operativa a Treviso, conta su 50 professionisti tra soci, collaboratori e dipendenti con un fatturato annuo consolidato negli ultimi anni di 4.000.000 euro. Si avvale inoltre, per aspetti particolari, di consulenti specialisti in collegamento con Università, istituti di ricerca, società di ingegneria nazionali ed internazionali.

L’ultimo piano attualmente in vigore a Messina risale al 1998 e dunque, tra le tante cose, l’aggiornamento del Pgtu dovrà riguardare l’analisi dei flussi di traffico, il miglioramento della mobilità pedonale con particolare attenzione ai disabili, del trasporto pubblico, la delocalizzazione al di fuori del centro città delle attività artigianali quali autolavaggi e officine, la mobilità sostenibile (piste ciclabili, car sharing, car pooling, taxi collettivo), l’afflusso e il deflusso degli spettatori allo stadio San Filippo in occasione dei grandi eventi, tecnologie per l’infomobilità, il programma di attuazione.

Uno strumento di programmazione importante che detterà la linea di quelle che saranno le condizioni della mobilità e del traffico in città. Strumento che spesso nelle ultime settimane è stato spesso tirato in ballo in consiglio comunale durante le discussioni infinite e polemiche sull’isola pedonale. C’è chi infatti vorrebbe ormai attendere l’aggiornamento del Pgtu per inserire queste modifiche nel nuovo piano, c’è chi invece legge questi tentativi come mosse dilatorie per rinviare ogni decisione a quando di sicuro questo consiglio comunale non ci sarà più, visto che il lavoro dei professionisti esterni durerà almeno un anno. Intanto però giovedì si tornerà in aula per un altro round straordinario sull’isola pedonale. L’ennesimo.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. SORBOLE

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  2. —-la delocalizzazione al di fuori del centro città delle attività artigianali quali autolavaggi e officine—- e che fanno??? fuori centro città dove vanno? per aprire una nuova attività potrei capirla ma che fanno chiudere tutti gli artigiani? già con tremestieri praticamente i negozi del Viale sono Vuoti, immagino di vivere in una città deserta

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  3. —-perché i carichi di lavoro del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità non consentivano di affrontare un importante e gravoso impegno di lavoro——-PERCHE’ non dicono la verità, la semplice verità…. CI VUOLE GENTE PREPARATA e loro non lo sono, vedi le rotatarie si superano agevolmente solo quando non c’è traffico, altrimenti è un casino, compresa l’ultima come se in città usuamo tutte el MICROMACHINE giocatolo e forse neanche la funzionerebbero

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  4. Niente di più normale in città civili e non in delle giungle come attualmente lo è Messina. Autofficine, autolavaggi, carrozzerie elettrauto sono attività estremamanete inquinanti in termini di emissioni, rifiuti ed rumorosità. Non si devono far chiudere ma con un percorso condiviso trasferite in luoghi consoni. Vicino casa per interderci, meglio l’alimentari ed il panificio rispetto a chi ti vernicia l’auto.

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