«Sogas, basta con gli sprechi». La Uil rilancia l’ipotesi di un aeroporto per Messina

«Sogas, basta con gli sprechi». La Uil rilancia l’ipotesi di un aeroporto per Messina

«Sogas, basta con gli sprechi». La Uil rilancia l’ipotesi di un aeroporto per Messina

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venerdì 02 Settembre 2011 - 09:13

Amato: «Non si può chiudere un occhio sugli 800 mila euro spesi dall’amministrazione Ricevuto per foraggiare la Sogas. Ora il consiglio provinciale pensi ad un’alternativa»

Rilanciare l’ipotesi di un aeroporto per Messina. Nasce da qui la richiesta della Camera sindacale provinciale Uil di Messina di convocare a livello provinciale una conferenza dei servizi che finalmente punti al raggiungimento di un obiettivo imprescindibile per lo sviluppo di una provincia ad altissima vocazione turistica come la nostra. «Il colpo di mano del consiglio provinciale che lo scorso 23 agosto – spiega Costantino Amato, segretario provinciale della Uil – ha bocciato la ricapitalizzazione della Sogas, la società di gestione dell’aeroporto dello Stretto, decretando l’uscita della Provincia Regionale, titolare del 26,67% delle azioni, dal capitale sociale della società, ha posto fine a un capitolo imbarazzante per l’amministrazione. Un’amministrazione che nel Tito Minniti aveva creduto e investito, spingendo fino all’iniezione di oltre 600 mila euro necessari per la ricapitalizzazione, ritenuta indispensabile per mantenere in vita la società sino alla privatizzazione e in attesa che i messinesi provassero affezione per uno scalo che per i viaggiatori comporta numerosi disagi».

«Pur volendo, infatti, considerare la buona fede di chi amministra – continua Amato – non si può sottacere il fatto che la provincia Regionale si sia tuffata nell’affare Sogas con una noncurante leggerezza. Non si può chiudere un occhio sugli 800 mila euro circa spesi sin qui dall’amministrazione Ricevuto per foraggiare la Sogas, società con perdite accumulate negli ultimi dieci anni per circa 30 milioni di euro, ed un passivo annuale per gli ultimi quattro anni di circa 4 milioni di euro. Non si può non soppesare il flop dei collegamenti veloci con l’aeroporto, un servizio appaltato per 23 milioni di euro in tre anni. Un servizio di fatto poco funzionale e costosissimo che ha lasciato insoddisfatto l’85 per cento dell’utenza, spiazzato dall’alto costo del biglietto, dalle modalità di abbonamento, dagli orari non rispettati e poco funzionali alla coincidenza dei voli da e per l’aeroporto e soprattutto dalla necessità dettata dalle cattive condizioni meteomarine di deviare verso il porto di Reggio Calabria, con inevitabili disagi per i pochi coraggiosi utenti. Una variabile, quella dell’inadeguatezza del molo del Tito Minniti che avrebbe dovuto essere valutata prima di promuovere a spron battuto il servizio. Senza contare la beffa del check in a Messina, per il quale la stessa Sogas ha richiesto alla Provincia di Messina un balzello di 50.875 euro al mese».

«La domanda che ci poniamo a questo punto – prosegue Amato – è se rassegnarci ai lunghi e caotici check in di Fontanarossa, aeroporto sempre più internazionale e trafficato e chiedere una volta per tutte a gran voce che la politica tutta si impegni per la creazione di un aeroporto per Messina. Non è pensabile, infatti, immaginare un territorio come il nostro, ad alta vocazione turistica, senza vie di comunicazione veloci. In una società in cui anche le vacanze divengono più brevi diviene necessario infatti garantire spostamenti rapidi per essere competitivi dal punto di vista commerciale. Diventa imprescindibile avere un aeroporto che serva la città, l’area dei Nebrodi, le Isole Eolie e il bacino del milazzese. Un aeroporto tutto messinese. Il consiglio provinciale valuti, scevro da ogni tipo di interesse politico, l’opzione tecnicamente più adeguata (ad esempio tra la Valle del Mela e Torrenova) e quella che meglio si confà alle esigenze del territorio, anche in termini di impatto ambientale. Dopo di che si prenda una decisione in tempi rapidi, si convochi una conferenza di servizi e si coinvolgano i privati, peraltro già interessati a questo tipo di operazione. Alla politica – conclude Amato – il compito di dare un segnale forte e sposare una iniziativa, già da più parti acclamata, in nome dello sviluppo del territorio e dell’occupazione».

11 commenti

  1. “Pur volendo, infatti, considerare la buona fede di chi amministra –continua Amato – non si può sottacere il fatto che la provincia Regionale si sia tuffata nell’affare Sogas con una noncurante leggerezza”.
    Illuso o xxxxxxxx.

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  2. Non basta una pista (invero molto striminzita) per dire ” Et voilà, abbiamo l’aeroporto!!!!”. Ci vogliono piazzole di sosta per gli aerei, hangar per ricovero e manutenzione, scalo merci, scalo passeggeri, pargheggi per pullman e auto.
    Dai progetti di massima, tutto ciò manca. Ma avete idea dello spazio necessario?
    Bisogna investire nel Fontanarossa, diventandone soci, con tutti i vantaggi che i soci veri hanno e non con la buffonata della sogas.

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  3. …Ragazzi ma quale aereoporto del mela, ma finiamola,con chissa quanti soldi in meno si POTENZIANO I COLLEGAMENTI CON FONTANAROSSA CON MAGGIORI CORSE DI BUS E SI POTREBBE ANCHE FAR IN MODO DI PORTARE I TRENI FIN LI!!! ma che facciamo scherziamo, un aereoporto nel messinese sarebbe un quasi sicuro fallimento, RAGAZZI SVEGLIA…

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  4. per Luigi.
    Ma che sta dicendo?
    L’aeroporto di catania per noi Messinesi e solo uno stress.
    Anche se dovessero aumentare le corse dei pulman non e per niente comodo.
    Per raggiungere quell’aeroporto ci vogliono almeno 1,30 minuti contro i 30 minuti di reggio calabria, ovviamente con dei collegamenti fatti come si devono.
    Te lo dico io che viaggio almeno 2 settimane al mese.
    Altrimenti sarebbe ancora meglio farci il nostro piccolo ma funzionale aeroporto.

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  5. @fredd
    Concordo sul fatto che il collegamento ME-CT si possa sveltire, ad esempio non facendo passare il bus da Catania ma facendolo arrivare direttamente all’aeroporto.
    Con tutta la buona volontà 30 minuti non bastano nemmeno se si facesse il collegamento diretto con l’aliscafo con il “mitico” pontile del Tito Minniti. Con Cavalieri dall’autosilos all’aeroporto, considerando la precedenza all’imbarco ed allo sbarco dalla Caronte, non ci si impiegava meno di 1 ora (e doveva andare bene).
    Tieni anche conto, inoltre, che il problema grave era un altro: da Reggio i voli sono in numero ridicolo ed ad un prezzo da rapina a mano armata: da 2 a 3 volte Catania. Perchè farsi fregare?.
    Lasciamo perdere i sogni: altri aeroporti, nati per assecondare mire locali, hanno finito per diventare solo sedi di modestissimi aeroclub di modellismo aerodinamico.

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  6. Bravo Amato!!!Ha ragione!Non bisogna sperperare denaro pubblico!!!Poi però ci dovrebbe dire DOVE reperire quelli necessari per un utopistico aeroporto in provincia di Messina…parlare è facile…

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  7. “…sarebbe ancora meglio farci il nostro piccolo ma funzionale aeroporto…”
    Già, io vorrei un aeroporto all’Annunziata, per quant’è stressante alzarsi presto, prendere il bus che -comodamente- mi porta a Catania (orari SAIS permettendo…ben inteso).
    Pretendere collegamenti SERI degni della 13^ città d’Italia no, vero???

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  8. Si parla di un forte interessamento della sac per rilevare il 35 % delle quote sogas,non e’ la prima volta che la società di gestione dell aeroporto di catania guarda con interesse il tito minniti.

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  9. Fino a che ci saranno pessimisti come l’Osservatore pronti a vedere nero non si risolverà mai niente. In altre parti, anche d’Italia, non ragionano così perchè sono abituati a fare e a materializzare i loro progetti in poco tempo . Se già la politica non mettesse i bastoni tra le ruote sarebbe un grande passo avanti. Quanto ai soldi stai tranquillo che si trovano . Gli investitori per le grandi opere ci sono solo che sono disincentivati dalle lentezze burocratiche .

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  10. In Italia, le distanze tra due aeroporti difficilmente superano i 50 km.
    Catania è a circa 90 km. da Messina.
    Messina, oltre ad essere una grande città capoluogo di una popolosa provincia(670.000 ab.) ha un movimento turistico di rilievo, poichè è costellata di località rinomate nel mondo, da Taormina alle Eolie, da Tindari a Castelmola, da Savoca a Patti a Capo d’Orlando ect.ect.ect.tutta provincia e da nominare perchè è meravigliosamente bella dal mare ai monti.
    Un aeroporto in provincia di Messina è indispensabile, non si dipendere da terzi.
    Programmare gli orari dei voli, i collegamenti, le coincidenze ect. secondo le proprie esigenze è necessario ed indispensabile nella provincia dello Stretto, senza dipendere ed essere

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  11. Finchè ci saranno persone che pensano di risolvere i problemi del Mezzogiorno sperperando danaro pubblico (sempre meno del resto)avranno ragione quanti (e al nord sono molti)pensano che i meridionali sono solo dei “parassiti”.Capitali privati con voglia d’investire in un aeroporto?Chi?Quali?Dove?Magari come a Comiso?Oppure come a Crotone?Oppure Taranto?Salerno?I soldi chi li ha messi??? Ma finiamola! E pretendiamo invece collegamenti seri con Reggio e/o con Catania.

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