Alì Terme. "La chiusura dell'Ufficio del Giudice di pace sarebbe una sconfitta per tutti"

Alì Terme. “La chiusura dell’Ufficio del Giudice di pace sarebbe una sconfitta per tutti”

Carmelo Caspanello

Alì Terme. “La chiusura dell’Ufficio del Giudice di pace sarebbe una sconfitta per tutti”

venerdì 07 Febbraio 2020 - 07:00

Vertice dei sindaci jonici. Impegni per far fronte alle spese e scongiurare disagi con lo spostamento a Messina di circa 400 cause l'anno

ALI’ TERME – “Se dovesse chiudere l’Ufficio del Giudice di pace di Alì Terme sarebbe una sconfitta per tutto il comprensorio jonico messinese. Ed avrebbe delle ricadute notevoli sugli utenti, innanzitutto logistiche. Ma non solo. Sono comunque fiducioso su quanto i sindaci riusciremo a fare per uscire dall’impasse”.

A parlare è Davide Paratore, primo cittadino di Antillo e presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani. E’ stato lui a convocare nell’aula consiliare di Alì Terme i suoi colleghi sindaci dei sedici paesi interessati dal servizio. Si erano solennemente impegnati negli anni scorsi a farsi carico dei costi di gestione dell’ufficio e del personale necessario per farlo funzionare. Ottenendo così il via libera alla riapertura (perché quell’ufficio era stato già chiuso in passato) dal Ministero della Giustizia.

Non tutti i Comuni pagano la quota

Il “nuovo” ufficio è stato aperto il 2 gennaio del 2017. Ma non tutti i Comuni hanno versato regolarmente le quote stabilite. Ciò influisce sull’organizzazione, che lascia a desiderare. Problemi vecchi, tornati d’attualità. E che il presidente Paratore intende risolvere. Così ha convocato i sindaci di Nizza, Fiumedinisi, Alì, Alì Terme, Scaletta, Itala, Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Furci, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio, S. Teresa e Savoca. Si è discusso del personale necessario per il funzionamento dell’Ufficio. Ma serve chiarezza. Innanzitutto su retribuzioni e orari id lavoro.

Al momento il Comune di Mandanici fornisce un impiegato. Il sindaco Giuseppe Briguglio, durante l’incontro, ha detto di non essere più disposto a lasciarlo lì se le cose non cambieranno. Per la cronaca servono 4 impiegati: due contrattisti di categoria C, uno di categoria B e un dipendente di ruolo categoria B. Fondamentali per scongiurare la chiusura del Giudice di pace di Alì Terme, nella cui sede vengono trattate, ogni anno, circa 400 cause. Che, in caso di stop sarebbero trasferite a Messina. Con tutti i disagi che ciò comporterebbe. I sindaci si sono impegnati a pagare e trovare una soluzione.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007