I lettori di Tempostretto bocciano "la famiglia politica allargata" di Crocetta

I lettori di Tempostretto bocciano “la famiglia politica allargata” di Crocetta

Rosaria Brancato

I lettori di Tempostretto bocciano “la famiglia politica allargata” di Crocetta

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sabato 25 Agosto 2012 - 06:02

I risultati del sondaggio di Tempostretto su Crocetta indicano che il 40% ritiene che,con l'alleanza Udc-Pd sul suo nome,si sia persa un'occasione di rinnovamento politico. Il 23% condivide l'operazione ed il 13% pur avendo un giudizio positivo sull'ex sindaco di Gela pensa che non riuscirà a resistere alle pressioni dei due alleati.

La “famiglia politica allargata” di Crocetta non è piaciuta ai partecipanti del sondaggio di Tempostretto.

Nelle scorse settimane, non appena Udc e Pd hanno iniziato a sostenere l’ex sindaco di Gela quale candidato alla Presidenza della Regione, Tempostretto ha lanciato un sondaggio per capire come “quest’abbraccio” politico di centristi e democratici dopo che si erano guardati in cagnesco sin dall’inizio, sia stato registrato dagli elettori. Volevamo capire se l’alleanza con l’Udc abbia pesato negativamente sull’iniziale messaggio di Crocetta alla società civile ed ai movimenti.

C’è da aggiungere, per la verità, che durante il sondaggio la famiglia politica si è allargata ulteriormente, con l’Api e i finiani pronti all’accordo, e molti lombardiani delusi già in fila per entrare nell’alleanza. Lo stesso governatore, prima che D’Alia battesse tutti sul tempo, aveva espresso le sue simpatie verso Crocetta. Proprio ieri Cateno De Luca, che nei giorni scorsi ha incontrato l’eurodeputato Pd, si è detto pronto, in nome della sua “Rivoluzione siciliana” a far un passo indietro da candidato a favore di chi comunque ha i suoi stessi obiettivi “rivoluzionari”.

Categoricamente fuori dall’alleanza restano Idv e Sel.

Claudio Fava ha rilanciato l’ipotesi delle primarie mentre Leoluca Orlando (che ha incontrato il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia anche per tastare il terreno su una sua discesa in campo), ha chiarito che con i centristi eredi di Cuffaro non farà alleanze. Il sindaco di Palermo ha fatto un appello al Pd “perché fermi una corsa che lo porterà alla catastrofe. La Sicilia ha bisogno di discontinuità con gli ultimi 11 anni di sgoverni, ruberie e mortificazione etica. Ha bisogno di discontinuità nelle persone con un Presidente che non sia espressione delle burocrazie dei partiti che hanno sostenuto i governi. Serve discontinuità nei comportamenti delle forze politiche che devono smettere la pratica dei negoziati di basso profilo basati solo sulla caccia al voto e sulla spartizione delle poltrone”.

La domanda del sondaggio era: Crocetta candidato alla Presidenza sostenuto da Pd e Udc, e non sgradito a Lombardo. Siete d’accordo?

Al sondaggio hanno partecipato 780 lettori.

Secondo il 40% dei votanti con l’alleanza Pd-Udc di fatto si è persa un’occasione di rinnovamento politico.

Il 23% dei lettori ha condiviso l’operazione ed il 13% nel dichiarare gradimento per Crocetta ritiene comunque che non riuscirà a reggere le pressioni dei partiti in caso di elezione.

Il 15% non conosce Crocetta ed il 9% avrebbe preferito il coordinatore regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia.

Determinante, in senso negativo, è stata proprio l’alleanza Pd-Udc che, secondo i lettori, ha “snaturato” l’iniziale portata innovatrice della candidatura nata su facebook. I votanti non si fidano dei partiti tradizionali e lo dimostra anche quel 13% che, pur dichiarando mi piace Crocetta, ritengono che, in caso di elezioni non riuscirebbe a reggere le pressioni dei partiti che a urne chiuse presenterebbero il conto. Già in queste settimane Pd e Udc hanno tentato in ogni modo di “marcare il terreno” con i vecchi sistemi, cercando di riempire sin da adesso caselle e caselline. Crocetta ha detto no, ma il vero problema delle vaste coalizioni ( lo avrà uguale anche Musumeci) è proprio quello dei “no”, quanti se ne potranno dire e fino a quando.

Se il 40% dei lettori ha quindi bocciato l’operazione, c’è pure quel 13% che non si fida del “dopo” e non perché non si fidi del candidato, ma perché conosce bene i vizi dei partiti che stanno correndo con lui.

Il 23% condivide l’alleanza allargata ai centristi ed il 9% che avrebbe preferito D’Alia è segnale di questa posizione favorevole all’accordo.

Resta infine quel 15% che non lo conosce.

A conti fatti è probabile che la famiglia politica allargata porti i voti dei serbatoi Pd e Udc che a Messina è risaputo sono ben forniti, ma sotto il profilo dell’immagine “l’abbraccio” con Genovese e D’Alia non è piaciuto a chi pensava ad un cambiamento radicale.

E se il Pd di Genovese ha governato con Lombardo negli ultimi anni e non solo con un sostegno “morale” ma con un assessore, Centorrino, in giunta, dall’altra parte c’è l’Udc di D’Alia che ha governato sia con Lombardo a fasi alterne, che a Messina, dal 2008 ad oggi con Buzzanca e Ricevuto. E se con Buzzanca il divorzio sarà tra pochi giorni, con Ricevuto il matrimonio va a gonfie vele,tanto che il 9 agosto è stato designato vicepresidente della Provincia Carmelo Torre, Udc (corrente Naro).

Alchimie difficili da far comprendere agli elettori quando si vuol parlare di rinnovamento scrivendo sempre le stesse pagine con gli stessi protagonisti.

Rosaria Brancato

5 commenti

  1. Il grande timore per il voto libero di OPINIONE, che si indirizzò verso il PARTITO DEMOCRATICO, è CROCETTA come il BASSOLINO o LORIERO di turno, il PD come il PDL due facce della stessa moneta. Il PD servo delle tante burocrazie annidate nello Stato e negli Enti Locali, servo del voto di scambio annidato nella Spesa Pubblica, servo del più becero cattolicesimo, che non riconosce la LAICITA’ dello Stato Italiano, servo della burocrazia sindacale, che lo utilizza per carriere politiche di oscuri funzionari, vedi PANARELLO e forse domani OCEANO, servo del finanziamento pubblico, di cui potrebbe fare a meno, visto la generosità e la genuina passione politica di migliaia di militanti.
    Prevedo una fortissima astensione, che farà prevalere il servo voto di interessi particolari, lontanissimi dall’interesse dei siciliani. Prevedo che MOVIMENTO 5 STELLE supererà facilmente lo sbarramento del 5%, FINALMENTE avremo dei giovani a palazzo dei Mormanni

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  2. Sempre gli stessi sono cambiano i nomo ma nn le persone…………..

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  3. Salvatore Vernaci 25 Agosto 2012 13:03

    Conosco personalmente Giampiero D’Alia., Politico di razza, serio, sincero, onesto, credibile quando afferma: “ Noi abbiamo candidato un programma… Crocetta lo ha sposato e ora vogliamo offrire ai siciliani un progetto politico coerente”. Probabilmente, forse ha accellerato i tempi nella scelta o accettazione delle Alleanze, senza considerare l’umore deglii elettori siciliani e della Gente che hanno sempre visto l’UDC, almeno in Sicilia, in contrapposizione con il PD. Se questa mossa è stata suggerita da Roma, come esperimento elettorale delle future alleanze nazionali, è stata prematura e non valutata adeguatamente. La Gente è stanca di tutti i Partiti tradizionali, i cui Esponenti si sono distinti e si distinguono perché, protagonisti di sprechi di denaro pubblico, mentre la Gente è massacrata di tasse. E’ stanca di sentire parlare di stipendi e pensioni auree dei parlamentari, mentre una famiglia non trova i soldi per pagare le bollette del gas e dell’Enel ed Equitalia arriva, addirittura, a pignorare la pensione, violando la legge e nell’indifferenza dei nostri Politici.- Circola su Facebook una vignetta in cui viene evidenziato: AGOSTO 2012 “G.Fini aumenta in gran segreto l’indennità dei Deputati del 3, 2%: – APRILE 2012 “P. Bersani “No alla cancellazione del finanziamento pubblico ai Partiti, sì per continuare a farli vivere nelle ricchezze!!!.- 10 APRILE 1974 il Presidente della Camera , S. Pertini “Mi sono rifiutato di firmare l’aumento di indennità ai Deputati. In un momento di crisi, voi date questo esempio di insensibilità!!! Entro un’ora potete leggere un altro Presidente, ma io non firmo!!!. ALTRO UOMO!…
    La Gente è’ stanca di vedere opere pubbliche iniziate e mai finite, a Messina gli svincoli docent. E’ stanca dei servizi pubblici che non funzionano, a Messina ATM e Servizi sociali docent. E’ stanca delle liste d’attesa per una ecografia o una mammografia, a meno che non ci si rivolga alla clinica privata. E’ stanca di aspettare anni per una autorizzazione, una firma, un parere conforme, una agibilità, una licenza, quando gli Uffici pubblici pullulano di dipendenti , di cui non si riesce a capire cosa facciano. E’ stanca di dover perdere mezze giornate per pagare una bolletta. E’ stanca di vedersi fissata all’anno 2013 la prima (la prima) udienza di una causa per farsi pagare da chi non l’ha pagata. E’ stanca di vedere la propria Città abbandonata, di vedere una panchina rotta, lasciata rotta a vita come un monumento, di vedere le aiuole ricettacolo di rifiuti. La Gente è stanca del lavoro che non c’è, che non si trova, e nessuno fa nulla per crearlo E’ stanca di vedere i suoi figli che continuano ad andar via, perché non si può tenere un figlio a casa a mandare ogni giorno curriculum, senza che arrivi una risposta, ecc…. E’ stanca di tutto e di tutti.
    Andando nello specifico delle elezioni regionali siciliane, non risulteranno credibili i programmi dei Partiti e dei Candidati Governatori se non contengono l’impegno solenne di pretendere e lottare per l’attuazione integrale dello Statuto Siciliano e per porre fine alla continua violazione, da parte del Governo Nazionale, fra gli altri, anche dell’art. 37 dello Statuto, che sancisce il diritto della Sicilia a riscuotere i proventi fiscali degli stabilimenti ed impianti operanti in Sicilia. In sostanza i tributi andavano e vanno incamerati, non dalla Regione dove le Imprese hanno la sede sociale, ma dal Territorio (principio della territorialità)dove le imprese producono e, spesso, inquinano. La Sicilia, per la sua non applicazione, specie per i proventi fiscali del petrolio, perde qualcosa come 7 miliardi di euro l’anno.L’assorbimento del Banco di Sicilia da parte di Unicredit ed il passaggio della sede sociale da Palermo a Milano, ha fatto e fa perdere alla Sicilia circa 380 milioni di euro l’anno. Si possono più tollerare queste anomalie? Possiamo continuare ad essere derubati e far finta di niente? I Padri nobili dell’Autonomia Regionale Siciliana si rivoltano nelle tombe… e la nostra tolleranza è arrivata al limte.

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  4. A onor del vero Giampiero D’ALIA è l’unico politico messinese che pubblica il suo reddito in INTERNET,quello più attivo in Parlamento, quello più preparato, stravince nel confronto con GENOVESE,ha due difetti, essere dell’UDC e non ha il coraggio di governare, cioè mettere la sua firma come futuro Sindaco o Governatore, insomma ha paura e non si fida per niente delle BUROCRAZIE.

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  5. Nonostante tutte le loro difficilissime alchimie ho già le idee abbastanza chiare!

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