Manutenzione impianti ospedale Piemonte, lavoratori senza stipendio da ottobre

Manutenzione impianti ospedale Piemonte, lavoratori senza stipendio da ottobre

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giovedì 12 Gennaio 2012 - 11:40

La denuncia è della Fim Cisl che annuncia l'avvio delle procedure di raffredamento

– Sciopero all’orizzonte per i lavoratori che si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti all’interno dell’ospedale Piemonte. Già nei giorni scorsi la Fim Cisl aveva evidenziato la situazione dei dipendenti della società Keita srl, aggiudicatrice dell’appalto di gestione e manutenzione, che non ricevono alcun emolumento, compresa la tredicesima mensilità, dal mese di ottobre. Il sindacato, dopo una riunione con la società, aveva richiesto di un incontro al committente ma dall’Azienda Papardo-Piemonte non è arrivata nessuna risposta. Così la Fim Cisl ha avviato le procedure di raffreddamento dalla legge per i servizi essenziali e si preparano allo sciopero.
“La società – spiega Antonino Alibrandi, segretario provinciale della Fim Cisl – ci aveva risposto di essere impossibilitata a pagare gli stipendi perché ancora non aveva ricevuto dall’Azienda Papardo-Piemonte le somme dovute per i lavori effettuati”. A seguito di tale spiegazione, la Fim Cisl aveva ritenuto opportuno chiedere un incontro ai dirigenti della struttura ospedaliera per avere chiarimenti in merito alla vertenza e tempi certi perdare risposte ai lavoratori.
“E’ impensabile che all’interno di una struttura ospedaliera – commenta Alibrandi – lavoratori che si occupano della manutenzione degli impianti, garantendo funzionalità alla struttura nella sua complessità, non abbiano quel minimo di certezza sul pagamento delle spettanze. Parliamo di lavoratori che hanno continuato, comunque e con grande senso di responsabilità, a prestare la propria attività vista la peculiarità della struttura nonostante abbiano trascorso le festività natalizie senza stipendi. Una vicenda che abbiamo portato a conoscenza anche del Prefetto. A causa, però, della mancanza di risposte adeguate abbiamo deciso di attivare le procedure di raffreddamento e iniziare a programmare un’azione di protesta”.

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