Se l'Udc non divorzia subito dal Pdl a Messina il Grande Centro rischia di diventare un secondo Ponte sullo Stretto, un progetto solo di parole. Così Roberto Cerreti, del Mli,scrive in una lettera aperta indirizzata al senatore D'Alia dopo le dimissioni di Lombardo. Intanto i consiglieri del gruppo si preparano ad aprire i fuochi domattina in Consiglio Provinciale contro la giunta a 15 di Ricevuto.
Mezz’ora dopo le dimissioni di Lombardo, nel commentare la fine della stagione politica a lungo condivisa il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo ha lanciato un appello all’Udc per avviare un confronto in vista di un programma di cambiamento. Adesso a scrivere al senatore D’Alia, coordinatore regionale dell’Udc che ha parlato di una “stagione lombardiana con poche luci e tante ombre” è il capogruppo provinciale di Liberi Insieme Roberto Cerreti con una lettera aperta con la quale invita il leader del partito di Casini a scommettere davvero sul Grande Centro, rompendo ogni alleanza con il Pdl a Palazzo Zanca ed a Palazzo dei Leoni subito.
“Certamente il ruolo dell’Udc sul territorio regionale sarà importante, ma fondamentale sarà la linea politica che la sua compagine vorrà riservare per Messina. Le sue affermazioni, seppur palesemente in contrasto con la politica espressa dall’Udc nelle amministrazioni di Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni, permettono a tutte le anime moderate, democratiche e cattoliche della nostra provincia, di poter sperare che anche nella “Repubblica di Messina” realmente qualcosa in futuro potrà cambiare, con lo sdoganamento dei giusti propositi dei leader del suo partito Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini, che propongono di dare vita a un nuovo contenitore, con i cattolici, i laici, i riformisti, i liberali e per tutte le persone di buon senso che vogliono rimettere al centro della politica le persone”.
La lettera di Cerreti è un invito a sgomberare il campo da ogni dualismo che finora ha portato a posizioni ed alleanze diverse del partito ai diversi livelli istituzionali.
“Solo rompendo gli indugi potremo puntare concretamente sulla realizzazione di un progetto politico serio, credibile e moderato per Messina, che sappia da subito prendere le distanze da quel che rimane del PDL, convogliando tutte le forze disposte a scommettere in quel grande Centro, promosso dai vertici dell’Udc ed ampiamente condiviso dalle diverse anime cattoliche della nostra nazione”.
Se il Grande Centro può essere un’ipotesi condivisa dalle anime moderate e cattoliche della Sicilia, non potrà mai decollare, secondo Cerreti, in provincia di Messina fin quando proprio i centristi continueranno a governare con il Pdl in entrambi i Palazzi, dividendosi poltrone e incarichi.
In caso contrario rischierebbe di restare soltanto un bel progetto sulla carta, come il Ponte sullo stretto, del quale se ne parla da mezzo secolo, ma restano solo parole.
“Presidente faccia in modo che per i messinesi “Il Grande Centro non diventi il secondo Ponte sullo Stretto!”.
Intanto il Movimento Liberi Insieme si prepara a dar battaglia domani a Palazzo dei Leoni durante il Consiglio provinciale quando Ricevuto presenterà la squadra dei 15 assessori. “Non condividiamo l’ordine del giorno del Pd perché è ripetitivo rispetto a quanto finora abbiamo fatto e comunque non incide nei fatti. Presenteremo un altro documento che speriamo possa aprire una stagione rivoluzionaria” conclude Cerreti che in Aula aprirà ufficialmente i fuochi.
Rosaria Brancato
