Nominati i Rup per gli interventi urgenti ma mancano 100 mila euro. Oggi la Protezione civile incontra la popolazione per informare su autoprotezione e sirene
Messina – Come funzionano le sirene di allarme, come bisogna comportarsi in caso di allerta meteo, cosa bisogna fare prima, durante e dopo le emergenze. Insomma ridurre i rischi in caso di eventi estremi di qualunque entità. E’ questo l’obiettivo dell’incontro che si terrà oggi pomeriggio a Zafferia, il villaggio messinese colpito dall’alluvione dello scorso 2 febbraio, dove la popolazione oggi teme gli effetti delle ulteriori piogge in arrivo.
Oggi pomeriggio la Protezione Civile comunale incontrerà i residenti per un incontro formativo volto a “illustrare il funzionamento del sistema di allerta tramite sirene e fornire indicazioni sui comportamenti corretti da adottare in caso di piogge intense, per mitigare il rischio di frane e alluvioni”, spiega in una nota ufficiale il Municipio, annunciato l’incontro. L’appuntamento è oggi, sabato 8 febbraio, alle 15.30 nella chiesa di Zafferia con l’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli e gli esperti Antonio Rizzo, Sebastiano Monaco e Daniele Ingemi.
L’importanza dell’autoprotezione
“L’amministrazione prosegue con l’attività informativa, illustrando le misure previste e le procedure da seguire in caso di emergenza. Il ciclo di incontri è stato avviato già da tempo, con sessioni svolte nella zona nord della città, in località come Faro Superiore e Sperone. Alla luce della situazione attuale, si è deciso di dare priorità a Zafferia, ripartendo dalle aree maggiormente colpite. Questo appuntamento rappresenta una delle tappe di un percorso che proseguirà anche in altre zone vulnerabili della città, dove sono installate le sirene di allerta. Messina dispone attualmente di 16 sirene, posizionate in punti strategici per garantire la massima copertura e una tempestiva diffusione delle segnalazioni di emergenza. È fondamentale che i cittadini siano informati e consapevoli delle misure di autoprotezione”, spiega l’assessore Minutoli.
Durante l’incontro saranno illustrate le diverse tipologie di segnale delle sirene di allerta – preallarme, allarme e cessato allarme – e saranno fornite linee guida su come comportarsi prima, durante e dopo un evento alluvionale.
Come funzionano le sirene e perché domenica scorsa non hanno suonato
Il giorno dopo l’alluvione di domenica scorsa, i residenti del villaggio si erano interrogati proprio sul sistema di funzionamento delle sirene istallate nei mesi scorsi, che durante il recente alluvione non hanno suonato. Mentre l’assessore Minutoli ha più volte spiegato che in vista di piogge abbondanti il greto del torrente deve restare il più sgombro possibile, mentre lo scorso fine settimana erano ancora tante le auto parcheggiate lungo gli argini.
Via al progetto per i primi interventi, ma mancano 100 mila euro
Intanto si è messa in moto la macchina burocratica per gli interventi di messa in sicurezza urgenti dell’area, dove c’è da consolidare la collina che sovrasta il borgo, resa fragile dagli incendi della scorsa estate, rimuovere i detriti che si sono formati, che domenica scorsa hanno invaso la zona a valle, trascinati dall’acqua, ed effettuare un intervento tampone sul torrente Zafferia, prima della sistemazione definitiva.
Dopo lo stanziamento da parte dell’Autorità di Bacino di 400 mila euro, Palazzo Zanca ha incaricato i Rup per il progetto, che sono il geometra Letterio Rodilosso e l’ingegnere Antonino De Salvo. Gli interventi dovrebbero cominciare proprio da Zafferia.
Palazzo Zanca aveva chiesto alla Regione, lo scorso 4 febbraio, 500 mila euro per gli interventi urgenzi ai torrente Zafferia, Santo Stefano, Galati, vallone Finanze, e Bordonaro.

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