Furci. Piano Aro, via libera del Consiglio: si punta ad una svolta nella gestione del servizio rifiuti

Furci. Piano Aro, via libera del Consiglio: si punta ad una svolta nella gestione del servizio rifiuti

Carmelo Caspanello

Furci. Piano Aro, via libera del Consiglio: si punta ad una svolta nella gestione del servizio rifiuti

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giovedì 10 Marzo 2016 - 09:36

Un appalto da 6 milioni e mezzo di euro. Approvato all'unnanimità il Piano di intervento per lo spazzamento, la raccolta e il trasporto dei solidi urbani

Il Consiglio comunale di Furci ha approvato il Piano di intervento per lo spazzamento, la raccolta e il trasporto dei solidi urbani: un’altra tessere nell’intricato mosaico burocratico che dovrà portare alla nascita dell’Aro del Dinarini, che vede consorziati i Comuni di Roccalumera e Furci e ad una svolta radicale nella gestione del settore rifiuti. L’elaborato era stato approvato dalle Giunte dei due Comunali il 12 novembre del 2014. Roccalumera, in qualità di ente capofila, lo ha successivamente presentato all’assessorato regionale dell’Energia per l’approvazione. Che è stata decretata il 23 aprile del 2015. Lo stesso assessorato regionale il 14 maggio dello stesso anno ha emanato una direttiva in materia di gestione integrata dei rifiuti nella quale, fra l’altro, viene individuato l’organo competente all’adozione del Piano d’ambito specificando che lo stesso deve essere approvato dal Consiglio comunale, previa disposizione della Giunta. Da qui la necessità di vagliare il Piano in aula, con tutti gli allegati, che spaziano dal bando di gara, alla schede dei costi unitari del personale, degli automezzi e delle attrezzature. Il punto all’ordine del giorno è passato all’unanimità. La deliberazione è stata già trasmessa al Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti.

Si allungano così i tempi per giungere alla gara d’appalto ed all’avvio dell’Ambito di raccolta ottimale. Un appalto da 6 milioni e mezzo di euro: 5 milioni e 927mila e 650 euro più Iva al 10%, dei quali 5 milioni 749mila e 820 a base di gara oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (177mila e 829 euro), per una durata complessiva di sette anni. La competenza per l’espletamento della gara è dell’Urega di Messina. Come specificato nel bando, “il servizio prevede il raggiungimento di prefissate percentuali di rifiuti di raccolta differenziata e di riduzione dei quantitativi di rifiuti solidi urbani indifferenziati da avviare allo smaltimento finale”. Pertanto “l’offerta proposta dai concorrenti dovrà tenere conto delle specificità del territorio interessato e delle caratteristiche previste per la gestione”. S. Teresa di Riva è l’unico paese del comprensorio (e tra i primo in Sicilia) in cui è già avvenuta l’aggiudicazione in via definitiva del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ad eseguirlo, per i prossimi sette anni, sarà una associazione temporanea di imprese di Naso in virtù del ribasso del 7% sull’importo a base d’asta (7milioni 96 mila euro e 35 centesimi oltre Iva e oneri di sicurezza).

Carmelo Caspanello

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