Lungomare del Ringo "terra di nessuno": arredo urbano e giochi nel degrado

Lungomare del Ringo “terra di nessuno”: arredo urbano e giochi nel degrado

Carmelo Caspanello

Lungomare del Ringo “terra di nessuno”: arredo urbano e giochi nel degrado

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venerdì 12 Ottobre 2018 - 06:00

Sorge su area dell’Autorità portuale e negli anni è stato assegnato in convenzione alle “cure” del Comune di Messina ma ci sono incertezze sulle competenze. Il consigliere Scavello interroga il sindaco De Luca

“Il lungomare del Ringo Biagio Belfiore, negli anni punto di riferimento delle famiglie, è diventato territorio di nessuno”. La denuncia del consigliere Giovanni Scavello (Lega Salvini premier) è contenuta in una interrogazione inviata al sindaco, Cateno De Luca e fa seguito alle denunce della professoressa Beatrice Belfiore, che ha contribuito alla redazione del documento.

Il tratto di Lungomare oggetto dell’ interrogazione è stato realizzato nella prima metà degli anni 2000, recuperando un tratto di arenile che versava in stato di abbandono anche a seguito dell’esecuzione dei lavori della tranvia. Sorge su area di competenza dell’Autorità portuale di Messina e negli anni, anche attraverso l’interessamento della V Circoscrizione, è stato assegnato in convenzione alle “cure” del Comune di Messina. “Ci risulta che tale convenzione – spiega Scavello -non è stata rinnovata.

Probabilmente, le segnalate incertezze rispetto alle competenze dei luoghi oggetto dell’ interrogazione, hanno fatto sì che il Lungomare del Ringo – Biagio Belfiore sia diventato, di fatto, “territorio di nessuno”, sebbene negli anni fosse punto di riferimento delle famiglie della zona, anche in ragione della realizzazione di un angolo con alcuni giochi per bambini.

Tutto ciò, purtroppo – prosegue il consigliere comunale – appartiene al passato in quanto, a seguito dei vari danneggiamenti dei giochi da parte dei vandali, quell’area, è stata privata degli attrezzi, ormai non funzionanti e divenuti quindi pericolosi.

Ai giorni nostri invece, non può non segnalarsi la persistente incuria che interessa le aree a verde e tutto l’arredo urbano in generale, contraddistinto, ormai, da panchine divelte e lampioni senza luce.

A ciò si aggiunga che da tempo, alcuni fruitori – incalza Scavello – hanno allocato vecchie sedie o rudimentali panche in legano sotto i gazebo presenti in alcune zone del lungomare e sono soliti lasciare queste sedute di fortuna legate con corde o catene, per poi essere utilizzate alla bisogna”.

Ad avviso del consigliere “in primo luogo dovrebbe essere chiarita in maniera definitiva la competenza degli spazi e, una volta fatto ciò, anche con la collaborazione delle attività economiche prospicienti, promuovere un percorso virtuoso di recupero di uno degli spazi più suggestivi della città.

Una proposta a costo zero potrebbe essere quella di affidare, in cambio della pulizia e della sorveglianza delle aree, alcuni spazi ai bar ed ai locali che esistono nelle vicinanze, per mettere tavolini e sedie. Un’ltra proposta sempre a costo zero potrebbe riguardare l’affidamento dei gazebo, installati nel lungomare, ai fioristi messinesi per l’organizzazione di esposizioni o eventi vari, in cambio della cura delle aree a verde”.

Scavello attraverso l’interrogazione chiede al sindaco “quale sia la competenza del Comune; se il Comune abbia predisposto interventi di recupero delle aree con particolare riferimento al verde pubblico ed all’arredo urbano e se il Comune abbia predisposto un piano per garantire la fruizione delle aree coinvolgendo se del caso le attività commerciali della zona”.

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