L'Associazione -Tutela della salute dei cittadini- di Pace del Mela lancia una denuncia contro il nuovo elettrodotto
Un territorio ad altro rischio di crisi ambientale. Tale è considerato il comprensorio del Mela. Eppure dalla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 1° agosto si apprende che l’Assessorato all’Ambiente ha autorizzato il tracciato dell’elettrodotto 380 kv doppia terna, da Sorgente di S. Filippo del Mela fino a Rizziconi (Calabria). Lo rende noto l’associazione -Tutela della salute dei cittadini- di Pace del Mela, con una lettera a firma del presidente Giuseppe Trifirò diretta, tra gli altri, al presidente della Regione e all’assessore all’Ambiente Giuseppe Sorbello.
Il percorso dell’elettrodotto interesserà tutti i comuni da S. Filippo del Mela a Villafranca Tirrena, e, stando all’autorizzazione, rappresenterà «uno scippo ambientale, -voluto- da certa inqualificabile politica, nei confronti dei cittadini di questo comprensorio. Piuttosto che bonificare si continua a sommare inquinamento, grazie al fatto che non si è ancora ad oggi volutamente programmare alcun piano di risanamento» .
L’Associazione TSC ricorda che ha partecipato ad incontri con amministratori locali e con Terna Spa, durante i quali si è discusso sulle possibili soluzioni alternative del tracciato: riammarare l’elettrodotto da Villafranca ad Archi, ed interrarlo sino a Sorgente. Oppure spostare verso monte il tracciato dell’elettrodotto, piuttosto che farlo passare vicino ai centri abitati, per effetto di un fantomatico teorizzato corridoio energetico. O, ancora, interrare il tracciato in prossimità di insediamenti civili o industriali. Trattandosi di piccoli tratti interrati, non sarebbero necessarie nemmeno opere di rifasamento.
L’Assessorato, però, ha autorizzato il progetto di Terna s.p.a., così come presentato originariamente, senza introdurre alcuna prescrizione. «Pertanto – scrive Trifirò -, ancora una volta non si è tenuta in alcuna considerazione la salute pubblica, nonché il danno ambientale – paesaggistico – economico, che l’elettrodotto ad altissima tensione, alto metri 80 circa, arrecherà definitivamente ai cittadini interessati.»
L’Associazione lancia un appello a tutti gli amministratori, locali e regionali, perché intervengano presso l’Assessorato all’Ambiente per modificare l’autorizzazione con l’apporto delle opportune prescrizioni.
