Ambulanze "truccate", 3 indagati nel messinese. Ecco chi sono

Ambulanze “truccate”, 3 indagati nel messinese. Ecco chi sono

Alessandra Serio

Ambulanze “truccate”, 3 indagati nel messinese. Ecco chi sono

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mercoledì 02 Agosto 2023 - 18:00

I fratelli Calderone di nuovo sotto la lente della Gdf, e del giornalista Mario Giordano

Nuovi guai per i fratelli Antonino, Francesco e Concetta Calderone, i “signori delle ambulanze” originari di Messine e Graniti, già al centro di una inchiesta per appalti sospetti con al centro la cooperativa First Aid One di Bollate, in provincia di Milano.

Il provvedimento di oggi è della magistratura e della Guardia di Finanza di Pescara che hanno eseguito un sequestro di beni per un totale stimato di oltre 10 milioni di euro in automezzi, terreni e fabbricati. Spiccati anche cinque avvisi di garanzia tra i quali tre a tra Messina, Taormina e Graniti. Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere e turbativa d’asta. Agli indagati sono stati “congelati” i conti e le disponibilità finanziarie fino a 200 mila euro circa.

Il sistema truccato

Secondo l’ipotesi dei finanzieri, ci sarebbe stato un vero e proprio sistema per smaltirsi gli appalti per le coop delle ambulanze, su tutte le piazze d’Italia. In questa tranche di indagine gestita dalla procura di Pescara sono finiti sotto la lente anche episodi di presunta turbativa d’asta avvenute nel catanese.

Anomali ribassi dei prezzi, garantiti tramite lo sfruttamento dei lavoratori con turni massacranti e mezzi non a norma, a volte non sanificati durante la pandemia, riuscivano a garantire ai Calderone e gli altri indagati gli appalti in in Abruzzo, Lombardia, Marche, Umbria, Campania, Lazio e Sicilia.

Per poter partecipare ai bandi la cooperativa, che opera sul territorio nazionale con undici unità locali, secondo gli inquirenti avrebbe fatto ricorso ad un prestanome in modo da occultare l’effettiva gestione e direzione aziendale di uno degli indagati, già condannato in via definitiva nel 2017 per turbativa d’asta, ed evitando così l’esclusione dalle gare.

La prima indagine a Pavia

I Calderone erano già stati coinvolti in una inchiesta analoga a Pavia, da cui sono scaturiti gli altri accertamenti in tutta Italia. Sotto il profilo cautelare le misure erano cadute, il processo è in corso e in una prima fase sono stati scagionati i vertici delle Asp coinvolte, mentre ha patteggiato un loro presunto prestanome, Francesco Di Dio.

L’inchiesta di Mario Giordano

Nella primavera di quest’anno il giornalista Mario Giordano ha pubblicato “Maledette iene. Quelli che fanno i soldi sulle nostre disgrazie”, che dedica una parte anche agli affari dei Calderone, raccogliendo la confessione di uno dei lavoratori sfruttati. Oltre ai turni massacranti, ai riposi e le ferie negate, l’ex dipendente aveva raccontato anche di mezzi non affatto idonei usati per il trasporto sanitario: “Pensavamo fosse una ambulanza invece era uno spazzaneve”, si legge.

Un commento

  1. Originari di????

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