Porto di Tremestieri alla Coedmar. Firmata la presa d'atto della sentenza

Porto di Tremestieri alla Coedmar. Firmata la presa d’atto della sentenza

Ma. Ip.

Porto di Tremestieri alla Coedmar. Firmata la presa d’atto della sentenza

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martedì 01 Ottobre 2013 - 09:13

Ieri è stata firmata la presa d’atto della sentenza del giugno scorso. Adesso bisogna attendere il via libera per la Valutazione d’Impatto Ambientale. E passeranno diversi mesi, forse un anno, prima di poter realmente dare avvio ai lavori di ampliamento. A breve, intanto, la nuova ordinanza che abolirà il sistema dei pass per il passaggio dei tir

I tempi non saranno brevi. Lo dimostra il fatto che la sentenza del Consiglio di Stato è arrivata nello scorso mese di giugno, mentre la presa d’atto della sentenza, che aggiudica l’appalto alla Coedmar, è stata firmata solo ieri.

Il responsabile del coordinamento degli interventi, Santi Alligo, ha firmato la presa d’atto della sentenza, passaggio propedeutico alla firma del contratto. La Coedmar dovrà ottenere l’ok alla Valutazione d’Impatto Ambientale, passaggio che era già stato espletato dalla Sigenco, vincitrice dell’appalto prima del ribaltamento, ma che adesso andrà rifatto pur se molti aspetti legati al progetto sono simili.

Prima dell’avvio dei lavori, insomma, passeranno diversi mesi, forse un anno. Poi, da contratto, avranno una durata di 730 giorni, due anni. L’importo dei lavori ammonta a 80 milioni di euro, dei quali 74 soggetti a ribasso. Che, nel caso della Coedmar, sarà del 15 %, per una somma di circa 63 milioni di euro più i 6 non soggetti a ribasso.

Il passaggio più a breve scadenza riguardante il porto di Tremestieri, più volte ribadito, riguarda la fine dei lavori sulla seconda invasatura del porto, prevista per il prossimo 16 dicembre. Se i tempi verranno rispettati, sarà possibile spostare tutto il traffico pesante sulle due invasature esistenti.

Il progetto di ampliamento prevede la costruzione di altre quattro invasature, che dovranno servire a smaltire anche tutto il traffico degli autoveicoli e quello delle navi ro-ro: la Messina – Salerno ed altre che a quel punto potranno aggiungersi senza gravare sul territorio cittadino.

Solo in quel momento, e sembra quasi un sogno lontano, potrà essere definitivamente chiusa la rada San Francesco per tutti i mezzi. Si potrà dire addio alla schiavitù del traffico di attraversamento dello Stretto e pensare a riqualificare un prezioso tratto del lungomare cittadino. Per il momento ci accontenteremmo, e non è poco, di dire addio alla maggior parte dei tir. Su questo fronte, in questi giorni dovrebbe essere firmata la nuova ordinanza che prevede l’abolizione del sistema dei pass e l’obbligo di uscita a Tremestieri per tutti i mezzi pesanti. In caso di intasamento della “chiocciola” e di presenza di segnalatori mobili dopo le barriere di Tremestieri e Villafranca, sarà ancora possibile per i tir, ahinoi, l’utilizzo degli altri svincoli della tangenziale.

Un commento

  1. e le navi ha ha?

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