Tra proposte e contestazioni si parla solo di Tares, alta l'attenzione su Messinambiente

Tra proposte e contestazioni si parla solo di Tares, alta l’attenzione su Messinambiente

F.St.

Tra proposte e contestazioni si parla solo di Tares, alta l’attenzione su Messinambiente

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martedì 14 Gennaio 2014 - 02:42

Ieri mattina il commissario Armando Di Maria ha ricevuto la visita della Guardia di Finanza che ha prelevato dagli uffici di via Dogali documenti sulla gestione finanziaria. Intanto in città continua il dibattito sulla tassa più contestata di tutti i tempi.

Ato, Messinambiente, un costo della gestione rifiuti che supera i 44 milioni di euro, anni di debiti accumulati, emergenze sempre dietro l’angolo, città sommersa dall’immondizia con cadenza ormai regolare, Srr, Aro. Sono tutti i nodi caldi dell’immenso e caotico pianeta rifiuti. La Tares è solo la punta di un iceberg che l’amministrazione Accorinti si è trovato sul suo percorso, adesso servirà lavoro serio su costi e servizi, si dovrà capire cosa fare di Messinambiente, fare chiarezza su tanti punti oggi ancora oscuri. Anche la Magistratura sta facendo il suo corso, ieri mattina il commissario Armando Di Maria ha ricevuto la visita della Guardia di Finanza che ha prelevato dagli uffici di via Dogali documenti sulla gestione finanziaria e su un buco che riguarda il mancato pagamento dell’Iva da parte della società. Un’inchiesta era già in corso, la nuova visita di ieri ha allargato il campo di esame e così si arriverà ad analizzare numeri e documenti fino al 2012.

Intanto tra reazioni, polemiche e commenti. Il dibattito sulla Tares continua a catalizzare l’attenzione dei cittadini, dei movimenti, dei partiti, delle associazioni, non si contano più gli interventi che si registrano quotidianamente sulla tassa più discussa e odiata degli ultimi tempi. I riflettori restano puntati soprattutto sui costi dell’intero servizio rifiuti che ha portato la Tares a toccare cifre che a quasi tutti hanno fatto venire il mal di pancia, costi che l’amministrazione Accorinti intende abbattere per il prossimo anno. Numerosi i “suggerimenti” che arrivano da ogni parte politica ma anche dalle associazioni affinché il Sindaco e la sua Giunta mettano in atto tutti quei correttivi che servono quantomeno a rendere i tributi corrispondenti ai servizi per i quali vengono richiesti. Tanti anche gli attacchi che proprio sulla Tares l’amministrazione è costretta ad incassare.

Parlano alcuni consiglieri comunali, anche tra coloro i quali alla Tares hanno detto sì. I Democratici Riformisti Elvira Amata, Nino Carreri, Nino Interdonato, Carlo Abbate, Rita La Paglia, Santi Sorrenti criticano l’assenza del Sindaco Accorinti alla manifestazione di domenica mattina e sottolineano che “per amministrare occorre una classe politica seria, preparate, competente e che dica la verità. Non si può più parlare per slogan e urlare per dare forza a un’azione barcollante e incerta». Tra le proposte: rinforzare gli uffici che si occupano della Tares inviando per tempo 100 dipendenti che trovino gli evasori, correggano gli errori nelle bollette, accolgano le variazioni legittime suggerite dai cittadini; avviare una capillare campagna pubblicitaria di sensibilizzazione nei confronti della differenziata; studiare per il 2014 una possibile riduzione del piano industriale del servizio di raccolta e smaltimento che ne riduca il costo di almeno il 20% liquidando l’Ato, rivelatosi inutile e costoso.

Si sofferma invece su riduzioni ed esenzioni il consigliere Udc Libero Gioveni che segnala che non sono previste riduzioni per le famiglie numerose e a basso reddito, ci sono incongruenze con il Regolamento, non si stanno rispettando del tutto le indicazioni del Consiglio Comunale, urgono chiarimenti sulle riduzioni per le utenze non domestiche 22, 27 e 29, non sembrano essere previste riduzioni per i disoccupati di lungo corso.

In campo anche gli esponenti del Megafono Giuseppe Laface e Massimo Finocchiaro che intervengono per commentare il modus operandi dell’amministrazione Accorinti sulla vicenda Tares. “I consiglieri comunali del Megafono, pur essendo stati gli unici a non votare la delibera sulla Tares, in quanto ritenevano opportuno in questo momento di difficoltà non aggravare ancor di più i costi delle famiglie e quindi rimanere in regime di Tarsu, hanno mantenuto una posizione esemplare, non hanno cavalcato nessuna onda emozionale ed hanno provato fino all'ultimo, insieme a molti altri colleghi consiglieri, di far ragionare l'amministrazione e trovare, insieme, una soluzione che andasse incontro alle fasce deboli della popolazione. Hanno inoltre manifestato ulteriori loro perplessità evidenziando le potenziali problematiche che l'amministrazione avrebbe potuto avere senza un'analisi preventiva dell'anagrafe catastale e tributaria che è proprio quello che oggi si sta verificando con la consegna di cartelle "pazze" a nome di defunti, casi di omonimia, errori grossolani nel conteggio dei metri quadri e dei nuclei familiari”.

Dal fronte Pd è il Circolo “Umanesimo e Riformismo” a vedere anche nella gestione della vicenda Tares l’incompetenza e l’incapacità di ascolto da parte dell’amministrazione Accorinti ed una inesistente collaborazione con il Consiglio Comunale. “La tanto sbandierata rivoluzione dal basso che doveva partire dall’aumento della raccolta differenziata ha prodotto ancora una volta cumuli di immondizia, cassonetti stracolmi ed un problema sanitario per i cittadini che non si risolve certo con la raccolta straordinaria effettuata con i camion”.

Si è svolta sabato mattina, presso il campo di calcio di via Del Fante, l’assemblea pubblica promossa dall’Associazione S.S. Annunziata per discutere della tassa sui rifiuti e del miglioramento del servizio di raccolta e smaltimento. Dinnanzi ad una platea interessata e fortemente motivata, hanno preso la parola decine di cittadini residenti nel popoloso rione della zona nord della città i quali, oltre alla comprensibile rabbia verso una tassa considerata iniqua e sproporzionata rispetto al livello del servizio erogato dal Comune, hanno rilanciato numerose proposte da portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale mirate all’ottenimento di una più efficiente gestione del ciclo dei rifiuti. Dagli interventi che si sono susseguiti è emersa l’amarezza ed il disappunto di quei contribuenti, cittadini ed operatori commerciali, che negli anni hanno regolarmente pagato la tassa sui rifiuti ricevendo in cambio un servizio meno che modesto e che adesso sono costretti a subire una mazzata che rischia di mettere in ginocchio intere economie domestiche ed imprenditoriali. Ma ancora più sconfortante è l’aver toccato con mano l’impreparazione e l’inadeguatezza della macchina amministrativa comunale. Centinaia sono le di cartelle di pagamento viziate da errori, come centinaia sono i cittadini in coda già dalle sette del mattino dinnanzi all’ufficio tributi. Il sistema di conferimento non premia i comportamenti virtuosi come invece prevede la norma che istituisce la Tares.

C’è anche chi ha scelto di non cedere alla tentazione di una protesta fine a se stessa preferendo piuttosto l’intenzione di sottoporre delle richieste precise al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale e, soprattutto, di dare un contributo collettivo per il cambiamento radicale del sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti urbani. Sono gli abitanti dell’Annunziata che domenica mattina hanno scelto di costituirsi in un Comitato di Cittadini ribattezzato “Modello Annunziata” ed il cui intendimento è quello di promuovere sul territorio un nuovo modello di gestione dei rifiuti che contribuisca in termini di efficienza ed economicità alla chiusura del ciclo urbano dei rifiuti. L’idea di fondo, nelle aree urbane caratterizzate da forte presenza di complessi residenziali e cooperative edilizie, è quella di calibrare il sistema di conferimento non sul singolo contribuente ma sul complesso condominiale. Nel sistema informatizzato, le premialità riconosciute in seguito al conferimento virtuoso vengono attribuite ai codici fiscali dei soggetti contribuenti residenti nel condominio. Precise le richieste messe nero su bianco da parte del Comitato: distaccamento provvisorio ed immediato presso le sedi circoscrizionali di personale del Dipartimento tributi in grado di fronteggiare l’enorme richiesta di aiuto e consulenza; disponibilità presso l’ufficio tributi e le sedi circoscrizionali degli elenchi, certificati dal Dipartimento Servizi Sociali, degli utenti esenti dal pagamento dei tributi per ragioni socio- economiche; chiusura della società Messinambiente e l’affidamento del servizio ad un nuovo soggetto, pubblico o privato, guidato da un management con affermate competenze nel settore; incremento del numero di isole ecologiche distribuite sul territorio, con sistema informatizzato di pesatura del rifiuto differenziato; riconoscimento amministrativo, ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni tariffarie previste dalla normativa, dei complessi condominiali e delle cooperative edilizie quali soggetti di conferimento collettivo del rifiuto differenziato e di smaltimento della frazione umida tramite piccoli impianti di compostaggio a carattere condominiale.

Non si tira indietro neanche il Consiglio della IV Circoscrizione che ci tiene a ricordare che il parere espresso dal quartiere sul regolamento Tare era vincolato innanzitutto alla necessità di rendere più equo e proporzionale il tributo, al fine di non gravare troppo sui nuclei familiari meno abbienti e/o sui grandi nuclei familiari e sulle piccole aziende commerciali; ridurre il tributo per coloro che differenziano, al fine di abbattere la quantità di rifiuti da conferire in discarica e quindi il relativo costo, adottando la strategia rifiuti zero; recuperare l’evasione, al fine di distribuire su tutti la copertura del costo dei servizi; istituire un apposito ufficio evasione tributi e implementare la gestione ed i controlli per la riscossione.

Le proposte sono dunque tutte simili e probabilmente valide. Nei giorni scorsi ce n’erano state altre e di certo si andrà avanti ancora a lungo. Toccherà all’amministrazione scegliere come e se usare questi consigli.

3 commenti

  1. Sono davvero ridicoli.
    Non hanno vergogna ad aprire bocca per criticare una deliberazione (mi sfugge il termine che tanto piace al genio Le Donne) che loro stessi hanno determinato.
    L’occasione comunque è stata buona per farmi sapere che la divina signora Elvira Amata è ancora in vita, politicamente s’intende.

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  2. “per amministrare occorre una classe politica seria, preparate, competente e che dica la verità”…
    Da quale “pulpito” viene la predica!!!
    Dai su, diteci che siamo su scherzi a parte!!!
    Se non ci fosse da piangere verrebbe quasi da ridere!!!

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  3. ma tutti questi dove si trovavano al momento di “costruire” le decisioni?

    in questa città è sempre, sempre, sempre colpa di qualcun altro.

    che schifo.

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