Muore al Policlinico per la perforazione dell'esofago: indagato un medico

Muore al Policlinico per la perforazione dell’esofago: indagato un medico

Redazione

Muore al Policlinico per la perforazione dell’esofago: indagato un medico

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lunedì 19 Novembre 2012 - 13:38

La Procura sta indagando sulla morte di un 75enne avvenuta il 28 agosto scorso al Policlinico. Durante un intervento chirurgico avrebbe subito la perforazione dell'esofago. Un medico del reparto di Chirurgia Generale è indagato per omicidio colposo.

La Procura sta indagando sulla morte di un uomo avvenuta al Policlinico il 28 agosto scorso. A determinarla sarebbe stata una perforazione dell’esofago subita durante un intervento chirurgico ma saranno le indagini a stabilire se si tratta di un caso di malasanità. La vittima è il 75enne Mario Savasta per il quale chiedono ora giustizia la moglie ed il figlio che hanno presentato una denuncia. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli ha già iscritto sul registro degli indagati un medico del reparto di Chirurgia Generale del Policlinico con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Intanto gli uomini della sezione di PG della Polizia hanno già acquisito le cartelle cliniche al Papardo ed al Policlinico i due ospedali dai quali Savasta è transitato. Tutto è iniziato nel maggio scorso quando al Papardo dopo un esame i medici gli riscontrarono una “incontinenza cardiale”. Gli fu consigliato di sottoporsi urgentemente ad intervento chirurgico che fu eseguito il 25 giugno nel reparto di Chirurgia Generale del Policlinico. L’operazione sembrò perfettamente riuscita. I medici definirono regolare il decorso post operatorio. In realtà pochi giorni dopo Savasta accusò febbre alta ed i medici ma in una richiesta di esame radiologico la definirono “un chiaro sintomo d’infezione in corso”. La situazione si complicò finchè non si dice di sottoporre il primo luglio Savasta ad un nuovo intervento chirurgico per una perforazione dell’esofago del diametro fra 3 e 5 millimetri. Una microperforazione che sarebbe stata provocata durante l’intervento dalle pinze laparoscopiche. Poiché la situazione non migliorava il paziente fu sottoposto ad un esame endoscopico che evidenziò una fistola di 10 millimetri di diametro e non di 3 o 5 millimetri come era stato detto ai familiari inizialmente. Con il passare dei giorni le condizioni peggiorarono e la sera del 28 agosto il paziente morì nel reparto di Rianimazione per “sindrome da insufficienza multiorgano”.

2 commenti

  1. In questo ospedale si sa quando entri e non si sa se esci.
    La Procura dovrebbe indagare affinchè si riconoscano i medici che possono dirsi tali ( cioè uno che veramente medica e guarisce)e quelli che bisognerebbe mandare a fare altri lavori ( tipo raccolta della spazzatura)

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  2. ha perfettamente ragione ed un medico veramente medico un giorno mi ha drtto che eaistono due tipi di medici, quelli che sanno curare e quelli che apsettano il fine mese. più chiaro di così si va al policlinico dovi chiedi l’estrema unzione prima di essere operato.se vai al papardo prima confessati e poi ricoverati così sei pronto per l’unzioneDirigenti messi a qauel posto non per merito m per politica.

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