Appalti revocati dalla Regione, esplode la protesta dei lavoratori davanti al Cas

Appalti revocati dalla Regione, esplode la protesta dei lavoratori davanti al Cas

Francesca Stornante

Appalti revocati dalla Regione, esplode la protesta dei lavoratori davanti al Cas

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venerdì 19 Aprile 2013 - 16:59

I lavoratori della ditta Ventura Spa vogliono chiarezza. La Regione ha revocato all'azienda gli appalti con il Cas dopo un'informativa della Prefettura di Milano che parla di vicinanza alla criminalità organizzata, i lavoratori però al momento sono gli unici a pagare.

Hanno protestato per l’intera mattinata davanti la sede del Cas perché rischiano di restare definitivamente disoccupati. I lavoratori della ditta Ventura, eliminata all’improvviso dagli appalti con il Consorzio a seguito dell’informativa con cui la Prefettura di Milano ha escluso la società dalle gare per partecipare all’Expo 2015 per possibili contingenze con la criminalità organizzata. I 71 lavoratori sono però rimasti senza lavoro e senza tutele. Erano impegnati da tempo nei servizi di sorveglianza attrezzata per gli interventi urgenti ed assistenza al traffico e in quelli per la conservazione, completamento e rinnovo delle piante e degli spazi verdi. Attività indispensabili, queste, da cui dipende la sicurezza dell’autostrada e che hanno obbligato il Consorzio a ricorrere agli affidamenti per 90 giorni a ditte terze, senza però prevedere il giusto assorbimento di quelle maestranze. Da gennaio a oggi è calato il silenzio.

Oggi si sono presentati davanti al Cas per ottenere risposte. Dopo una mattinata caotica c’è voluto l’intervento del Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane, ing. Trainiti per calmare gli animi dei 71 lavoratori della società Ventura S.p.A., e convincerli a sospendere la protesta.

“Gli operai, che dopo anni di impiego in quelle attività, sono rimasti improvvisamente senza stipendio e tutele non sono stati assorbiti dalle aziende che hanno avuto quelle attività in affidamento temporaneo per 90 giorni. Quegli affidamenti scadranno il prossimo 25 aprile e cresce quindi forte in loro, e nelle loro famiglie, il timore che anche stavolta per loro non ci sia più posto e che si voglia mettere la parola fine a questa vertenza” hanno spiegato Pino Foti della Filt Cgil e Antonio Settineri del Sil.

Le varie ipotesi di soluzione circolate nei mesi scorsi si sono rivelate nei fatti inconsistenti, ma il confronto iniziato stamani con l’ing Trainiti, e che proseguirà nei prossimi giorni, è certamente un segnale positivo per i sindacati. Resta da capire cosa vorrà fare la Regione. “E’ indubbio che senza un chiaro intervento da parte del governo regionale la situazione potrebbe precipitare e la rabbia esplodere nuovamente con maggiore vigore”.

(Francesca Stornante)

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