Anna Maria Costagiorgiano e "le arti marziali, stile di vita"

Anna Maria Costagiorgiano e “le arti marziali, stile di vita”

Piero Genovese

Anna Maria Costagiorgiano e “le arti marziali, stile di vita”

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domenica 07 Giugno 2020 - 08:00

L'atleta, praticante di kickboxing e aerokick, è istruttrice e arbitro nazionale di kickboxing e shoot boxing

Anna Maria Costagiorgiano, praticante, istruttrice e arbitro nazionale di arti marziali, spiega che la sua passione per queste discipline nasce quando, entrando in palestra, iniziò a frequentare un corso di difesa personale.

“Il maestro – ci spiega – le disse che che doveva imparare la base del karate per essere più efficace nella difesa. Da lì inizio le lezioni del karate che lentamente mi appassionano e guardando i ragazzi che da anni lo praticavano la situazione mi affascinava sempre di più”.

Nel corso di una esibizione con la katana

“Le arti marziali afferma l’istruttrice – sono tecniche ma non solo sono postura, respirazione, mente e corpo che si muovono unisono”. Mentre la Kickboxing è il combattimento protetto che nelle Arti Marziali è il kumitè (combattimento in affondo a mani nude), l’aerokick è il divertimento in movimento con le tecniche della kickboxing ma lanciate nel vuoto a tempo di musica su uno step quindi partiamo di una allenamento cardio è il divertimento in movimento con le tecniche della kickboxing ma lanciate nel vuoto a tempo di musica su uno steep quindi partiamo di una allenamento cardio.

“In questo periodo di lockdown, fare Arti Marziali, kickboxing e/o aerokick, non è stato un problema in quanto sono degli allenamenti a corpo libero quindi basta un po di spazio in camera salotto ovunque e si pratica. Gli allievi della Asd libertà Delta maestro Bruno Capurro – come la stessa Costagiorgiano spiega – hanno un programma tecnico da seguire. Tutte queste discipline hanno la regola del distanziamento di per sé in quanto se ci si allena con Kion di base che non sono altro che tutte le tecniche non portare a bersaglio non cambia nulla”.

Nel corso di una fase di lezione

Qualche problema, che riguarda le realtà sportive che praticano arti marziali, sarà quello del combattimento corpo a corpo poichè, ancora, non si hanno ricevuto delle linee guida specifiche. L’aerokick, invece, la si può praticare tranquillamente in quanto la distanza tra un atleta e l’altro e di 1,5 metri in raggio.

“Per diventare istruttore, – afferma l’arbitro nazionale – a mio avviso bisogna essere prima atleti ed aver fatto la gavetta con gare e allenamenti poi si comincia a fare il corso di allenatore e poi si passa a quello d’ Istruttore. A questo punto si può pensare di accedere al corso di arbitro regionale e da lì gare su gare arbitrate ed esami sul capo lo si può accedere al arbitraggio nazionale. I corsi vengono indetti dalla federazione che è a livello mondiale”.

Per la Costargiacomo quindi, le arti marziali sono stile di vita che con allenamento – tecniche di respirazione – pensiero introspettivo. Ci si vive meglio in quanto si acquista la classica e tanto ricercata calma interiore.

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