Tutti i guai della giustizia nel distretto messinese: pochi giudici, troppo lavoro. I reati in aumento

Tutti i guai della giustizia nel distretto messinese: pochi giudici, troppo lavoro. I reati in aumento

Alessandra Serio

Tutti i guai della giustizia nel distretto messinese: pochi giudici, troppo lavoro. I reati in aumento

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venerdì 29 Gennaio 2016 - 23:50

La relazione del primo presidente della Corte d'Appello Michele Galluccio alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, oggi a Palazzo Piacentini. ALL'INTERNO LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

Un dato destinato a crescere, il prossimo anno. Tra i 39 tribunali d’Italia, quello messinese ha tra i più pesanti carichi di lavoro, ossia un elevato numero di cause e procedimenti in corso. Alla costante carenza di organico va ad aggiungersi il fatto che dal 1 settembre scorso le spese per il funzionamento della Giustizia gravano sul Ministero e non sui comuni, con la conseguenza che adesso ad occuparsene sono i dipendenti della Giustizia, già oberati di lavoro.Il risultato è che anche lo scorso anno sono andati prescritti quasi il 10% dei processi e crescono le cause della così detta legge Pinto, cioè l’equa riparazione per le lungaggini nella definizione dei processi. Legge che in 10 anni nel distretto di Messina è costato oltre 25 milioni di euro, circa 2 milioni di euro l’anno. Una soluzione potrebbe essere assumere magistrati onorari, così da abbattere l’arretrato. Assunzioni che comporterebbero un grosso risparmio, se si pensa che 2 milioni di euro bastano a pagare oltre 60 magistrati. Altre misure urgenti sono quelle di una sostanziosa depenalizzazione e un’amnistia, che per quanto poco gradevole è pur sempre una soluzione migliore della generale e più larga amnistia di fatto dovuta alla prescrizione. E’ questo il succo della relazione del Primo presidente della Corte d’Appello di Messina, Michele Galluccio, che oggi apre la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto di Corte d’appello di Messina.

E lo fa snocciolando i dati che fotografano la costante “disfatta” della giustizia. In Corte d’appello mancano sei giudici, ma nel settore civile diminuiscono le pendenze: da 4.877 fascicoli aperti a dicembre 2013 si passa ai 4042 del 30 giugno 2015. Buoni i dati anche della sezione Lavoro, dove sono stati definiti 1963 cause, più di quelle nuove iscritte, che lo scorso anno sono state 1127. Grazie alle migliorìe organizzative definite dal presidente della Sezione e all’impegno dei consiglieri addetti, oltre il 95% dei procedimenti viene definito in meno di 3 anni. Non va altrettanto bene nel settore penale, dove i 5780 procedimenti penali in corso del 2014 sono diventati 6683 alla fine del giugno scorso. Oltre il 23% in più rispetto all’anno prima le impugnazioni, 2208 contro le 1788 dell’anno prima. Il prossimo anno la situazione potrebbe migliorare, visto che si è insediato recentemente il presidente di sezione, è rientrato un magistrato impegnato nelle commissioni per l’accesso e in magistratura ed a breve ne arriverà un altro, ma serve comunque un adeguamento della pianta organica.

Al Tribunale servirebbero almeno altri 10 giudici e soffre il personale amministrativo per via di parecchi pensionamenti, non seguiti da nuove immissioni in ruolo. Malgrado l’alta produttività dei giudici, soprattutto nel settore civile, il carico di lavoro continua ad aumentare in tutti i settori, dal penale al lavoro. Nel settore penale a intasare i ruoli sono soprattutto le molte nuove pendenze, e a soffrirne è soprattutto il giudice monocratico, che si trova a registrare il maggior numero di prescrizioni. Sono ancora tanti processi per associazione mafiosa e usura, sono aumentati quelli per corruzione e per reati contro la pubblica amministrazione, mentre sono due i processi in corso per omicidio. La sezione misure di Prevenzione ha aumentato esponenzialmente il proprio carico di lavoro, grazie al lavoro degli inquirenti e degli investigatori che si occupano del delicato settore di sequestri e confische. Ben 151 i procedimenti aperti relativi a questo settore, 32 i maxi patrimoni sequestrati, gestiti dalla stessa sezione.

E’ ancora allarme al Tribunale di Barcellona, dove mancano in media il 25% dei giudici necessari al corretto funzionamento, e spesso ce ne sono in servizio meno della metà. Il Tribunale del Longano è considerato “di transito”, appetibile ai giudici di prima nomina quindi risente del costante avvicendamento di personale. L’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine, dagli investigatori e dalla Direzione Distrettuale antimafia è sfociato in un sempre crescente numero di processi per mafia. Ma il rafforzamento dell’azione dello Stato contro i clan locali non è andato di pari passo con un adeguamento degli organici dei giudici, per far fronte a questi processi, così che i ruoli si intasano anche qui, malgrado i giudici siano riusciti a chiudere ben il 21% dei processi pendenti in più rispetto all’anno precedente. Aumentano i procedimenti aperti anche nel settore civile, dove i procedimenti pendenti sono arrivati a 7983. Particolarmente oberati soprattutto i giudici del settore lavoro e previdenziale. Qui il contenzioso è alimentato dal fatto che in zona ci sono i tre maggiori poli industriali della provincia. Aumentano anche i fallimenti, già in numero spropositatamente più alto rispetto agli altri tribunali de distretto. In più i giudici quest’anno si ritrovano con un carico di lavoro ancora maggiore per via del fallimento di importanti e grosse imprese del comprensorio.

A Patti continua a creare problemi la soppressione del Tribunale di Mistretta e della sezione staccata di Sant’Agata Militello. A far fronte al carico di lavoro arrivato da quelle sezioni, che ha portato i procedimenti a 6346, c’erano soltanto 13 giudici sui 19 posti di organico. Lo scorso anno sono aumentanti ancora i procedimenti di lavoro e previdenza, e gli uffici non ce la fanno a smaltire il carico, soprattutto perché l’unico giudice destinato esclusivamente a tale compito è stato trasferito e non è stato sostituito, se non ricorrendo ad un giudice onorario. Continuano ad aumentare i processi penali, dove il problema principale resta la scopertura d’organico. Nel tribunale che si occupa della vasta e popolosa area dei Nebrodi fino a Mistretta, lo scorso anno sono aumentati i reati contro la pubblica amministrazione e i reati ambientali, i casi di corruzione e peculato e sono aumentati in maniera preoccupante gli omicidi colposi e i delitti contro la libertà sessuale e lo stalking – 98 processi contro i 64 del 2014 – e la droga – 86 processi contro i 66 dell’anno prima.

Il Primo Presidente offre anche alcuni dati interessanti sull’andamento dei reati. Diminuiscono i reati contro la pubblica amministrazione, che sono il 27% dell’anno precedente, aumentano però le denunce per concussione, il 13% in più nel 2015. Sono però aumentate le denunce contro la mafia, ben il 65% in più dell’anno precedente. Purtroppo sono aumentati anche gli omicidi volontari, più del doppio dell’anno prima, e i tentati omicidi, il 190% in più del 2014. Nel 2015 hanno avuto un esplosione anche i casi di pornografia, il 29% in più, e i reati informatici. Sono aumentanti anche i reati di estorsione del16%, e di riciclaggio – 30% . Cresce più del doppio, fino al 67% in più rispetto all’anno prima, il ricorso delle aziende alla bancarotta fraudolenta.

Alessandra Serio

FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

4 commenti

  1. Il vero problema finanziario sono le spese di ingiusta detenzione e le condanne della Corte di Strasburgo che ogni anno arrivano a catinelle.Anche l’Onu si è interessato della giustizia italiana che a breve prenderà dei provvedimenti molti seri nei confronti dell’Italia.
    Per il lavoro, sono diminuite le cause, il vero motivo è che sono diminuiti le assunzioni ,nulla togliere ai Giudici.La legge Pinto nel futuro sarà un bumerang per le casse dello stato ,l’Europa (non la miseria che l’italia eroga) ha stabilito 1500€ ogni anno.Da fonti giornalistiche già in migliaia si sono rivolti al Tribunale dei diritti dell’uomo. Nel discorso del Presidente, del Tribunale dei diritti dell’uomo non c’è traccia.

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  2. Il vero problema finanziario sono le spese di ingiusta detenzione e le condanne della Corte di Strasburgo che ogni anno arrivano a catinelle.Anche l’Onu si è interessato della giustizia italiana che a breve prenderà dei provvedimenti molti seri nei confronti dell’Italia.
    Per il lavoro, sono diminuite le cause, il vero motivo è che sono diminuiti le assunzioni ,nulla togliere ai Giudici.La legge Pinto nel futuro sarà un bumerang per le casse dello stato ,l’Europa (non la miseria che l’italia eroga) ha stabilito 1500€ ogni anno.Da fonti giornalistiche già in migliaia si sono rivolti al Tribunale dei diritti dell’uomo. Nel discorso del Presidente, del Tribunale dei diritti dell’uomo non c’è traccia.

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  3. In tutti i palazzi di giustizia dove si sono celebrati la cerimonia dell’anno giudiziario è assente la figura principale e nobile la Sovranità, cioè IL POPOLO.

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  4. In tutti i palazzi di giustizia dove si sono celebrati la cerimonia dell’anno giudiziario è assente la figura principale e nobile la Sovranità, cioè IL POPOLO.

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