Il capodanno nel mondo: tradizioni e stranezze dai cinque continenti

Il capodanno nel mondo: tradizioni e stranezze dai cinque continenti

Il capodanno nel mondo: tradizioni e stranezze dai cinque continenti

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venerdì 31 Dicembre 2010 - 10:40

Dalla Spagna alla Russia, dall'Argentina all'Australia, come si accoglie il nuovo anno al di fuori della nostra penisola. Un viaggio tra i costumi del pianeta per scoprire come si accoglie il 2011 nel pianeta

Tre, due, uno… via il tappo, spumante nei bicchieri, e brindisi al nuovo anno! Tra veglioni, nottate in discoteca, feste private, manifestazioni in piazza e fuochi d’artificio, Messina si è preparata come sempre ad accogliere il 2011 con trasporto, gioia, e, soprattutto, in compagnia: perché il momento conviviale, nella notte di San Silvestro che attende l’arrivo del nuovo anno, è un must nella tradizione della città, così come il momento della baldoria che segue immediatamente dopo il brindisi. Per gli scaramantici, poi, esistono ineliminabili rituali, quali il vestire biancheria intima di colore rosso o il mangiare lenticchie come auspicio di ricchezza. E non dimentichiamo il bacio sotto il vischio…

E nel resto del mondo? Quali sono i costumi (e le stranezze) con le quali si usa accogliere il nuovo anno?

Beh, tanto per cominciare, immancabili sono i fiumi di champagne che scorrono nei bicchieri dei francesi durante (e dopo) la notte di San Silvestro!

In Spagna, ad ogni rintocco (in diretta tv) dell’Orologio della Puerta del Sol di Madrid, si mangia un acino (dodici, in tutto), mentre in Danimarca si sale sulle sedie e si comincia a saltare… metaforicamente nel nuovo anno! In Grecia, una persona viene scelta per il primo ingresso in casa, e, una volta superata la soglia, scaglia un melograno per terra e lo rompe: più chicchi spargeranno, più fortuna avranno i proprietari. I russi, addirittura, amano festeggiare il Capodanno due volte: il 31 dicembre (secondo il calendario gregoriano) e il 13 gennaio (secondo quello giuliano). Al dodicesimo rintocco, a Mosca e dintorni, si usa aprire la porta per far entrare l’anno nuovo… non prima, naturalmente, di aver bevuto una buona dose di vodka e champagne! In Germania, il Capodanno è un po’ come il Carnevale: tutti in maschera e bicchieri di spumante alla mano! In Inghilterra, il brivido (in tutti i sensi) del gioco si accompagna a quello della festa: come pescare con le dita frutta secca mentre galleggia su un liquore infiammato, o saltare su di un cerchio di tredici candele poste sul pavimento senza spegnerne nessuna, o ancora mangiare una mela infilata in un bastoncino sospeso a un filo evitando di spegnere la candela infilata all’altra estremità!

In America, in alcune zone degli Stati Uniti, si esce di casa e si va a prendere qualcosa di vecchio (per esempio, una pietra o un ramo), come simbolo di fortuna, e a mezzanotte si tiene un penny in mano per provare ad assicurarsi denaro per tutto l’anno. In Canada, invece, specialmente a Vancouver, consuetudine vuole che il primo giorno dell’anno ci si immerga nelle acque gelate in quello che viene definito “Polar Bear Swim”.

In Argentina, una tradizione particolare è quella di buttare via dalla finestra piccoli pezzi di carta per liberarsi e prepararsi alle novità del nuovo anno. Lì cade la stagione estiva, come in Brasile: a Rio de Janeiro e a San Paolo ci si veste di bianco (simbolo della pace) e si balla per tutta la notte sulla spiaggia. In alcune zone brasiliane, ancora, si usa spingere al largo, in balia della corrente, piccole zattere sulle quali vengono disposti sigari, bevande alcoliche, fiori e candele in offerta alla Dea Iemania, la sirena delle acque. In altri stati del Sud America, invece che di bianco, ci si veste di giallo oro, colore del sole e della luce: a mezzanotte, poi, si mangiano dodici chicchi di uva nera (un po’ come in Spagna) esprimendo un desiderio per ciascuno, e il capofamiglia, davanti alla porta di casa, con la schiena girata verso la strada, lascia cadere il contenuto di un bicchiere di vino, scacciando via così la sfortuna.

Per tutta la giornata, in Messico, il fuoco viene acceso e poi spento gettando tra le fiamme pietre, pestelli, mestoli di legno. In India, ancora, tutti devono scendere in strada, vestiti di nuovo, per accogliere il nuovo anno con balli e banchetti. Suggestivo, infine, il benvenuto al nuovo anno che danno in Australia: un milione di persone partecipa a uno degli eventi pubblici gratuiti più importanti al mondo, davanti al “Sidney Harbour” e al ponte che, allo scoccare della mezzanotte, viene illuminato da strepitosi fuochi artificiali. Soddisfatta la vostra curiosità? Probabilmente, dopo la lettura di queste usanze, vi verrà voglia di fare qualcosa fuori dell’ordinario… però ricordate: l’importante è celebrare il Capodanno con allegria, spensieratezza, ma sempre con responsabilità.

Che la festa cominci, dunque. E auguri di buon anno a tutti!

Enrico Anastasi

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