Palagiustizia satellite, Adamo ad Accorinti: "Siamo in posizione di tiro, non perdiamo altro tempo"

Palagiustizia satellite, Adamo ad Accorinti: “Siamo in posizione di tiro, non perdiamo altro tempo”

Palagiustizia satellite, Adamo ad Accorinti: “Siamo in posizione di tiro, non perdiamo altro tempo”

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lunedì 14 Marzo 2016 - 13:58

Il consigliere comunale torna a scrivere al sindaco Accorinti per chiedere un'accelerazione sulle scelte che riguardano il secondo palazzo di giustizia. Per Adamo non c'è più tempo da perdere, altrimenti si rischia di soccombere a favore di altre città.

Palagiustizia satellite, il consigliere Piero Adamo torna a scrivere al Sindaco Renato Accorinti. Sono passati mesi da quei Consigli Comunali sul secondo palazzo di giustizia ed anche da quella seduta di “question time” 22 luglio scorso, in cui l’assessore Pino riferiva che allo stato vi erano stati solo “scambi di intenti” con il Governo centrale in merito alla realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia nell’area dell’ex Ospedale Militare. Dopo non si sono avute ulteriori notizie ufficiali e si è continuato a dire che "sono in corso trattative per un protocollo d'intesa con il Ministero della Difesa". E’ di questi giorni, invece, la notizia del venir meno di un altro “tassello” del sistema giustizia: il “Centro di Prima Accoglienza” presso il Tribunale per i Minorenni che sarà trasferito a Catania. Per Adamo: “Questa città, nel tentativo, o con la scusa, di trovare la soluzione migliore possibile da oltre vent’anni non è riuscita neanche a partorire una soluzione sufficientemente apprezzabile. In questi anni si è adoperato il criterio del non fare per fare meglio, con buona pace degli sprechi di denaro pubblico, delle lobby e dei disagi di chi opera nel pianeta giustizia”.

Il consigliere di SiAmo Messina ricorda che circa un anno fa scriveva che la soluzione Ospedale Militare, seppur interessante, non sembrava di immediata realizzazione, comportando iter amministrativi lunghi e complessi e che ogni mese di trattative, di riflessione e di valutazione costa alla comunità € 155.978,635 di soldi pubblici.

“Oggi non scrivo per polemizzare né per criticare, pur potendolo fare visto l’evolversi della vicenda, ma solo per evidenziare che mentre noi discutiamo con il Ministero della Difesa per l’assegnazione delle aree, al Ministero della Giustizia prosegue il percorso di smantellamento del sistema giustizia in riva allo Stretto. Mi sembra necessario, oltre alla costante azione dissuasiva rispetto alla ipotesi di soppressione della Corte d’Appello, porre in essere un fatto concreto che faccia apparire come antieconomico e sconveniente proseguire nel disegno di soppressione: la costruzione del secondo Palagiustizia”.

Per Adamo in questo momento, infatti, non spendere il cospicuo finanziamento nelle casse del Ministero pone la Città nella scomoda posizione per la quale sopprimendo la nostra Corte d’Appello si avrebbe un duplice vantaggio: abbattere dei costi (così dicono i fan della c.d. spending review) e liberare notevoli somme da dirottare su altre città (Catania?).

Il consigliere si rivolge direttamente al sindaco: “Siamo in posizione di tiro, viri prima che sia troppo tardi. Scelga una delle soluzioni indicate in questi anni che sia cantierabile nel giro di qualche mese, non perda altro tempo nella ricerca di quella che ritiene la migliore soluzione in assoluto, presto potrebbe essere tutto inutile e non ce lo possiamo permettere”.

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