L’annuncio di Signorino sul consuntivo 2014 sembra il “remake” di quello sul consuntivo 2013

«Si presenta alla città di Messina un bilancio nuovamente in attivo dopo due anni di deficit ripetuto (si ha infatti un avanzo di circa 6,5 milioni di euro, la cui maggior parte è vincolata per la costituzione del fondo di svalutazione dei residui attivi con maggiore anzianità o per spese in conto capitale), che dà risposta a molte delle osservazioni rilevate dalla Corte dei Conti nelle sue relazioni al bilancio 2012 ed al primo semestre 2013».

Così scriveva il 20 giugno 2014, esattamente un anno fa, l’assessore alle politiche finanziarie nonché vice-sindaco, Guido Signorino, nel comunicato in cui annunciava l’approvazione da parte della giunta Accorinti del rendiconto 2013 (VEDI QUI). Nonostante i toni trionfalistici, che avevano illuso i più di un reale cambio di passo dopo gli anni bui delle giunte precedenti sul fronte finanziario, quel documento contabile è stato successivamente rivoltato come un calzino dal Collegio dei revisori dei conti, tanto da rendere necessaria l’approvazione di una seconda delibera, che recepiva le indicazioni fornite da Zaccone , Zingales e Basile e fotografava una situazione totalmente opposta: il bilancio non registrava più un avanzo di 6,5 milioni di euro come scritto nel comunicato firmato da Signorino , bensì un disavanzo di 2,5 milioni di euro.

Quell’episodio relativo al consuntivo 2013, da poco stroncato anche dalla Corte dei Conti (VEDI QUI) , è rimasto impresso nella memoria dei molti, che oggi – di fronte al comunicato di Signorino sul consuntivo 2014- non riescono a non essere scettici.

L’enfasi utilizzata da Signorino è la stessa di un anno fa , i contenuti simili, l’avanzo annunciato addirittura cresciuto: «Torniamo in attivo, dopo tre anni consecutivi di ''rosso'', i conti del Comune. Il bilancio passa a un saldo attivo per + di 9,9 milioni nel 2014 di avanzo ''libero''….. Il patto di stabilità è stato rispettato e otto parametri di deficitarietà strutturale su nove applicabili sono in equilibrio e al di sotto dei valori di soglia. Anche le maggiori criticità ''fondamentali'' storicamente rilevate dalla Corte dei Conti mostrano evidenti segni di miglioramento».

L’auspicio di tutti è che il consuntivo 2014 abbia un destino diverso rispetto al consuntivo 2013. Di sicuro, i due rendiconti sono già accomunati dal notevole ritardo con cui sono stati predisposti, visto che i termini di approvazione fissati dalla legge sono scaduti 30 aprile ed il Comune di Messina risulterà inadempiente sino a quando il bilancio di chiusura esercizio non incasserà il via libera del Consiglio comunale.

Dopo i proclami di Signorino, sono numerosi i consiglieri comunali diffidenti sul “miracolo” contabile compiuto dalla giunta Accorinti, anche alla luce delle criticità emerse durante l’approvazione del bilancio di previsione 2014, con somme che si spostavano da un capitolo all’altro sino a poche ore prima della votazione in aula, avvenuta alle 23.30 del 31 dicembre. «Quel bilancio era già un consuntivo, questi risultati strabilianti si saranno verificati dalle 23.30 alle 24 dell’ultimo giorno del 2014 » commenta sarcastica la consigliera Nina Lo Presti.

Sulle dichiarazioni di Signorino assume una posizione critica anche l’associazione di area pd Lab Dem.

«Non si comprende perché – si legge in un comunicato – invece di evidenziare un avanzo a sette zeri non si sia iniziato già l’anno scorso a utilizzare tale disponibilità per riconoscere almeno una parte dei debiti fuori bilancio censiti, come peraltro richiesto dalla Corte dei Conti in ottemperanza all’articolo 193 del testo Unico Enti Locali.E ancora, perché non si sia provveduto a sanare le posizioni delle società partecipate, continuando a predisporre i Conti Consuntivi del Comune di Messina senza rispettare le richieste della magistratura contabile. Prima tra le altre, quella di chiudere i bilanci delle partecipate e di inserire le risultanze nel Consuntivo di Palazzo Zanca».

L’associazione politica ammette apertamente «la mancanza di fiducia», perché «le dichiarazioni del vicesindaco Signorino sugli avanzi sembrano simili a quelle relative al Consuntivo 2013, che poi fu rivisto al ribasso e che comunque fu oggetto della pesante stroncatura della Corte dei Conti».

Il Laboratorio democratico parla di «non elevatissima attendibilità dei documenti contabili del Comune» e torna a sponsorizzare l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi dalla consigliera comunale Antonella Russo: «il ricorso ai servizi ispettivi del ministero dell’Economia appare quanto mai opportuno».

Danila La Torre